Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/19

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capitolo i. 3

starà forse male a fronte di un Orlando o di qualunque altro più vantato eroe delle storie insigni della cavalleria? Fosse buona la mia musa chè n’uscirebbe un’opera grande, un’opera piena di mille contrarie e diverse passioni, di dolori crudeli e di purissime gioie, d’insuperabili cortesie e di lunghi esilii e sventure, di invitte e mirabili prove di virtù, di amore e di fede, un’opera piena di affetti e di forti commozioni alle anime gentili!1

Carlomagno re di Francia e figliuolo di Pipino, essendo stato negli anni del nostro signore Gesù Cristo eletto imperatore d’occidente, promise di non portar corona dell’imperio, se prima non acquistava il cammino di San Giacomo apostolo di Galizia. Quindi aspettava il tempo di compiere questo voto, conciossiachè avesse egli concepita tanta venerazione per San Jacopo di Compostella dopo la visione descritta nell’antica leggenda di Turpino, che alla

  1. Vedi Ferrario, Della Cavalleria, vol. II.° diss. 7.
    In una edizione de’ Reali di Francia fatta in Firenze nel 1557, Cristofano l’Altissimo viene enumerando i libri che decantarono le gesta gloriose dei Paladini, fra i quali non tralascia il famoso eroe del libro di maestro Andrea:

         Se vuoi trovare i fatti de’ Reali,
    Di que’ di Francia, e d’altri paladini,
    I gran fatti che feciono a’ mortali
    Con quelli de’ lontani e de’ vicini,
    Va, leggi delli Imperiali
    Ch’io ti conterò a tal dimini,
    E troverai costor ch’io t’ho contato,
    Tutti i lor fatti con lor magno stato, ec. ec.
         Leggi il Meschino, che fu uom sovrano,
    Detto di poi Guerin. Ha cotal vece,
    Che cercò l’universo per trovare
    Colui che l’ebbe al mondo a ingenerare, ec. ec.

    La più antica edizione che si conosca del Guerin Meschino fatta in Padova nel 1473 da Bartolomeo di Valdezochio, comincia con questo argomento, che credo all’uopo di qui riportare:
    «In questo libro vulgarmente setratta al una ystoria breve de re Karlo imperatore poi del nascimento et opere di quello magnifico cavalieri nominato Guerino et prenominato Meschino per lo qualle se uade la narratione de le provintie quasi di tutto lo mondo e de la diversita de li homini e gente, de loro diuersi costumi, de molti diuersi animali e del habitatione d’ la Sibilla che se troua uiua in le montagne in mezo Italia et anchora del inferno secondo dechiara la ystoria»".
    A questo modo si verrà di quando in quando aggiugnendo qualche osservazione che giovi a rischiarare maggiormente i tempi e le costumanze, a cui tutto questo libro risguarda; per questo riserbandoci anche in fine a dare un’apposita prefazione o discorso. Non sarà necessario il dire che nella presente lezione del Guerin Meschino sarà conservato religiosamente tutto ciò che è dell’aureo trecento. Nostra cura è il presentare questo libro coll’ordine il più giusto che per noi si potrà.