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le anime oneste 293

le montagne e i cespugli parevano sfumare nell’azzurro pallido del cielo.

Anna provò come un senso di freddo e il pallore dell’oriente calò sul suo viso sfinito dalla stanchezza.

Paolo scese da cavallo e spinse il cancello, che si apri cigolando.

Una giovinetta in costume apparve in fondo al viale, ma scomparve subito ed ecco che Sebastiano accorse. Pareva trasognato, benchè fosse avvertito dell’arrivo di Angela e di Anna.

— Oh, buona sera!.... — esclamò con le braccia tese, quasi avesse voluto abbracciar tutti in una volta. — Oh Angela, babbo....

Anna restava fuor del cancello, ma Sebastiano sentiva bene la sua presenza.

— Ciao! — esclamò Angela smontando, aiutata dal padre. — Come stai?

— Bene, bene.... Oh, Anna!

E l’anima gli esalò in questo nome.

La fanciulla sorrise, s’inclinò e fece atto di scendere.

Sebastiano l’accolse tra le braccia e se la