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44 | la vita in famiglia |
modo, se la sua biancheria non risplendeva per candore. Studiava però, seriamente, e molte speranze eran riposte in lui.
Ad ogni modo Annicca provò un senso di sollievo alla sua partenza e si sentì più libera.
— Ti dispiace che Cesario sia lontano? — domandò una mattina a Sebastiano, nell’orto.
— Ma no. Studia. Quest’anno prenderà la licenza liceale.
— Cosa farà?
— L’avvocato, credo.... — mormorò Sebastiano, con voce lievemente ironica, ficcando un randello vicino a un magnifico cavolo dall’immenso fiore di un giallo acceso.
— Perchè metti quel randello?
— Perchè questo cavolo deve far le sementi.
— Come?
Pazientemente il grazioso ortolano glielo spiegò, poi Anna tornò al primo argomento.
— E tu perchè non hai continuato a studiare?
— Ah, io? — fece Sebastiano, distratto, uscendo dal solco con le scarpe bagnate di brina.