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64 la vita in famiglia

e silenziosa, e una grande tristezza lo invase guardando Sebastiano smarrito in quella turba di gente misera curva al suolo... Allora Cesario si allontanò: vagò nel sole, e cercò il fiume, le cui rive coperte di sambuchi, di oleandri e di capelvenere gli diedero un po’ di sollievo. Ma ebbe il torto di tuffarsi nell’acqua d’argento, i cui meandri imperlati dal sole ridevano con strana malia di sirena. Cesario colse le febbri. E dopo quel giorno ogni istinto campagnuolo, se pur ne aveva ereditato da suo padre e dai nonni, si estinse in lui.