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capitolo xx. 65

si è che l’uomo rio crede che ogni uomo sia fatto come lui: la seconda si è, perchè colui di cui l’uomo ha sospetto, è uso di fare male; la terza si è, perchè l’uomo voglia male ad altrui, e però crede leggermente male di lui: la quarta si è per avere provato molte cose. E però dice Aristotile: Tutti gli vecchi sono naturalmente sospettosi, perocchè hanno provato molte cose. E si è differenza tra sospezione e gelosia. Sospezione si è a credere male di altrui per qualche lieve indizio, siccome io ho detto; ed è vizio. Gelosia è a temere che la persona che l’uomo ama, non faccia cosa che potesse tornare danno o vergogna a lui o a sè; e discende da virtù d’amore, chè nessuno non può essere geloso se non per due cose: la prima per paura che l’uomo ha della persona, che non faccia cosa che non sia da fare; la seconda, che l’uomo non possa nuocere al suo bene e amore; e però la gelosia è effetto d’amore, siccome prova Fra Tommaso. E puossi appropriare lo vizio della falsità alla volpe: che, quando ella non puote trovare da mangiare, si si getta ne’ campi a modo che se ella fosse morta; e tiene la lingua di fuori, e gli uccelli le vanno dattorno credendo ch’ella sia morta; e quando ella vede che si sono assicurati, si leva la testa, e piglia quelli che ella può; e altre molte falsità fa, ch’io lascio per brevità di dire. Salomone dice: Il falso al fine non truova guadagno. Ancora dice: Non usare col falso; che non puote amare se non chi gli piace. Il Profeta dice: Iddio distrugga la falsità e le male lingue.