Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/331

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penitenzia io ritorni insino a là d’onde mi fe’ a venire qua a questa cotale festa. — A laude di Gesú e del poverello Francesco.

Cap. XII.

Come frate Ginepro fu ratto, celebrandosi la Messa.


EEssendo una volta frate Ginepro a udire la Messa con molta divozione, fu ratto per elevazione di mente per grande spazio. E lasciato solo ivi per la stanzia di lungi dagli frati, ritornando in sé cominciò con grande fervore a dire: — O frati miei, chi è in questa vita tanto nobile che non portasse volentieri la cesta del letame per tutta la terra, se gli fusse data una tasca tutta piena d’oro? — E dicea: — Oimé, perché non vogliamo noi sostenere un poco di vergogna, acciocché noi potessimo guadagnare vita beata? — A laude di Jesú Cristo e del poverello Francesco. Amen.