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TRI — 1048 — TRI


Trincettu. s. m. Ferro trinciante da calzolaio: trincetto. || – pri lu fenu: frullana.

Trinchettu. s. m. T. mar. Quella vela quadra piccola che è sopra il calcese: trinchetto. || L’albero piantato a perpendicolo sul davanti della nave, e la vela inferiore portata dallo stesso albero: trinchetto. || arvulu di trinchettu, il sopra detto: albero di trinchetto.

Trinchi. Nel modo prov. trinchi di cca, trinchi di ddà l’anca di (p. e. dell’autore) appizzata ddà, così scherzosamente terminano le novellette: stretta è la foglia e larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia.

Trinchilanzi. V. tringhilanzi.

Trinchittina. s. f. T. mar. Vela triangolare, sul davanti delle navi e che segue la direzione dello straglio di trinchetto: trinchettina (Zan. Voc. Met.).

Trincialardu. s. m. Coltello da cucina; e coltello in generale: trinciante.

Trincianti. s. m. Quegli che ha l’ufficio di tagliar le vivande: trinciante. || Coltello più grande degli altri da tavola con cui si taglia la carne: trinciante.

Trinciari. v. a. Minutamente tagliare; tagliar la carne cotta a tavola: trinciare. P. pres. trincianti: trinciante. P. pass. trinciatu: trinciato.

Trinciatura. s. f. Il trinciare: trinciatura.

Trinciaturi. s. m. Coltello da trinciare le vivande: trinciante.

Trincirari. V. trincerari.

Trincu. Nella frase tagghiari ’n trincu, tagliare pari pari, ugualmente.

Trinetta. V. trina.

Tringhi-lanzi. Voce tedesca, che vale bevi compagno o paesano; e si usa spesso come espressione di allegria. || fari tringhi lanzi, sciupare, far la festa di una cosa, darsi bel tempo: fare scialo.

Tringuli-minguli. iri o fari iri tringuli minguli, fare barcollare, tentennare: andare tentennone. || fari ad unu tringuli minguli, tagliarlo a pezzi (In Fr. tringle è una vergella di ferro lunga; chi sa che dall’idea dello brandire che essa farebbe scuotendola, non ne sia nata fig. la nostra frase).

Tringuliari. v. intr. Andar a diporto, a zonzo: andar a spasso.

Trini. Paragoge di tri: Anco in Toscana trene per tre (Nerucci), treje (Lori).

Trinnità. s. f. Le tre persone in cui i teologi dividono e non dividono Dio: trinità, trinitade, trinitate. || La festa in onore di essa: la trinità.

Trinnitarii. Nome di un ordine religioso istituito dapprima per la redenzione dei cristiani caduti in ischiavitù, poscia divenuto come gli altri cuccagna di parassiti: trinitarii.

Trinnitati. V. trinnità.

Trintina. s. f. Nome numerale che comprende tre decine: trentina.

Trintinedda. dim. di trintina.

Trintinu. add. Di trent’anni: trentenne. || s. m. Vaso a doghe capace di 30 quartucci. || Spezie di frumento.

Trinu. add. Di tre, cioè di tre persone, si dice di Dio: trino. || Per triade, onde il prov. ogni trinu è malantrinu, il numero tre è perfetto.

Tripateri. V. in ’nsifaleri.

Triperi. V. trippodu.

Tripianu. V. facci di trippa.

Tripiolu. s. f. Lavoro che fanno i contadini colla zappa dopo preparato coll’aratro, per ripulire il terreno, e prepararlo a vigna.

Triplicari. v. a. Replicar tre volte: triplicare. P. pass. triplicatu: triplicato.

Triplicatamenti. avv. Con triplicità: triplicatamente.

Triplicazzioni. s. f. Il triplicare: triplicazione.

Trìplici. add. Triplicato: triplice.

Triplici. s. m. T. bot. Erba detta pure spinaccione: atrìplice. Atriplex hortensis L.

Triplicità. s. f. Qualità di ciò che è triplice: triplicità (Mort.).

Triplu. s. add. Tre volte tanto: triplo.

Tripodi. V. trippodu.

Trippa. s. f. Pancia, ventre: trippa. || Vivanda fatta dello stomaco di vitello: trippa. || Quel segno che rimane altrui dopo il vajuolo: bùttero. Onde facci di trippa: butterato. || addivintari triddinari di trippa cotta, rappiccinirsi, impaurirsi, avvilirsi.

Trippaloru. s. m. Colui che vende trippa: trippajo.

Trippari. V. trippiari.

Trippazza. pegg. di trippa: trippaccia.

Trippeddi. V. trippodu. || Quell’arnese su tre piè su cui si mette la catinella per lavarsi le mani: lavamano.

Trippi. V. trippu.

Trippialoru. V. trippiaturi. || Luogo divenuto pubblico convenio di passeggio.

Trippiari. v. intr. Saltar spessamente e a piccoli salti: saltellare, salterellare, balzellare. || Stare in ispasso e in ischerzi, far chiasso: schiassare. || Ballare confusamente e senza ordine: ballonzolare (Da tripudiare).

Trippiata. s. f. Il salterellare; lo schiassare. || Ballo scomposto e molto saltato: abballottìo.

Trippiatedda. dim. di trippiata.

Trippiaturi. s. m. Quell’ajuola ove i conigli, le lepri, le volpi ecc., saltellano e galluzzano. || Sorcio, topo.

Trippicedda. dim. di trippa: trippetta.

Trippodu. s. m. Arnese qualunque con tre piedi, per reggere checchessia: treppiedi, treppiè, trìpode.

Trippu. s. m. Festeggiamento, allegria: tripùdio. || Voglia di scherzare, di darsi buon tempo: ruzzo. || fari passari lu trippu, fare stare a segno alcuno: cavar il ruzzo.

Trippudeddu. dim. di trippodu.

Trippuliari. V. trippiari.

Trippusu. V. facci di trippa.

Tripu. s. m. Quell’ordine di alberi traversale: filare.

Tripudiamentu. s. m. Il tripudiare: tripudiamento.

Tripudiari. v. intr. Far festa ed allegrezza: tripudiare.

Tripùdiu. s. m. Festeggiamento in cui si mostri allegrezza: tripùdio.

Trìpulu. s. m. Terra secca, friabile, ruvida, che serve a pulire gli ottoni, i cristalli ecc.: trìpolo.

Trìrici. V. tridici.

Trirregnu. s. m. Mitria del Papa, circondata da tre corone: triregno.