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VAG | — 1070 — | VAL |
vagabondo. || Prov. frati vagabbunnu nun mai dici beni di lu so cunventu, chi va vagabondando non parla bene della sua casa.
Vagamenti. avv. Con maniera vaga, indeterminatamente: vagamente. || Con vaghezza: vagamente.
Vagamentu. s. m. Il vagare: vagamento.
Vagari. v. intr. Andar errando: vagare. || met. Uscire dal preso tema: vagare. P. pres. vaganti: vagante. P. pass. vagatu: vagato.
Vàgghia. s. f. Valore: vaglia. || Efficacia: vaglia. || Valuta, prezzo: vaglia. || s. m. Nuovo modo comodissimo di mandare il danaro consegnandolo all’ufficio di posta dove si trova chi spedisce, e mercè una ricevuta, detta pure vaglia postale, chi lo deve ricevere lo riscote all’ufficio postale dov’egli, il ricevente si trova: vaglia postale. Ugolini vorrebbe si dicesse: bono postale.
Vaggina. s. f. Guaina: vagina. || T. anat. Canale che dalle parti pudende giunge all’utero: vagina.
Vaggiri. v. intr. Il piangere del bambino da poco nato: vagire.
Vaggitu. s. m. Il pianto de’ bambini: vagito.
Vaghiggiamentu. s. m. Il vagheggiare: vagheggiamento.
Vaghiggiari. v. a. Star a rimirare fisamente e con diletto l’amante, far all’amore: vagheggiare. || Rimirare con diletto checchessia: vagheggiare. || rifl. a. Compiacersi della propria avvenenza, o simile: vagheggiarsi. P. pres. vagheggianti: vagheggiante. P. pass. vagheggiatu: vagheggiato.
Vaghiggiata. V. vaghiggiamentu.
Vaghissimu. add. sup. Vaghissimo.
Vaghizza. s. f. Desiderio voglia: vaghezza. || Diletto: vaghezza. || Bellezza attrattiva, atta a farsi vagheggiare: vaghezza.
Vaglia. V. vagghia.
Vagnamanu. s. f. Regalo, mancia, data altrui per subordinarlo: ingoffo.
Vagnamentu. s. m. Il bagnare: bagnamento. || L’atto del bagnarsi: bagnamento.
Vagnari. v. a. Spargere d’acqua, o d’altro, checchessia: bagnare. || – li manu, fig. subornare con regali: ugnere le mani o le carrùcole, toccar la mano a uno. || rifl. a. Entrar in bagno: bagnarsi. || Immollarsi, farsi molle: bagnarsi. P. pass. vagnatu: bagnato.
Vagnasciuca. s. m. T. mar. Quel moto del bastimento onde un po’ va sotto e un po’ si rialza: bagnasciuga. || Quella parte della nave che è a fior d’acqua: bagnasciuga.
Vagnata V. vagnatina.
Vagnatedda. dim. di vagnata.
Vagnatina. s. f. L’atto del bagnare o del bagnarsi: bagnatura, bagnamento. || – di manu, V. vagnamanu.
Vagnatu. s. m. L’umore sparso su checchessia, e il luogo che ne è asperso: fràdicio (sost.), lavacchio, p. e. Non ti ci mettere costì, c’è fradicio. || Prov. chioviri supra lu vagnatu, ad un male sopravviene altro maggiore: il male, il malanno e l’uscio addosso.
Vagnatura. s. f. L’atto del bagnare o bagnarsi: bagnatura.
Vagnaturedda, dim. di vagnatura. || V. vagnolu.
Vagniceddu. V. vagnolu.
Vagnolu. s. m. Quel liquore o semplice o composto con che si bagna qualche parte del corpo: bagnuolo.
Vagnu. V. bagnu. || Per vagnamanu V.
Vagnuleddu. dim. di vagnolu: bagnolino.
Vagnumaria. s. f. La stufa umida per istillare: bagnomaria.
Vagò. s. m. Ognuna di quelle carrozze del convoglio che va per la via ferrata: vagone (Ugolini).
Vagu. add. Bramoso, desioso: vago. || Leggiadro, vistoso, grazioso: vago. || Indeterminato, incerto: vago (Tomm. D.).
Vaguliddu. dim. di vagu: vaghetto.
Vaguni. V. vagò.
Vah. V. va.
Vaina. V. guaina (Sp. vayna).
Vainetta. V. guainetta.
Vàiru. Metatesi di variu V. || E V. anco cancianti (Muse Sic.).
Vairuliddu. dim. di vairu (Veneziano).
Vaja. V. va. E delle volte diciamo vajasi.
Vajalora. V. valora.
Vajana. s. f. Guscio nel quale nascono e crescono i granelli de’ legumi: baccello (Lat. vajana).
Vajanazza. pegg. di vajana: baccellaccio.
Vajanedda. dim. Baccelletto.
Vaju. V. guaju.
Vajulatu. add. Butterato, pieno di butteri.
Valanca. V. lavanca.
Valancari. V. allavancari.
Valancuni. accr. di valanca: burrone, precipizio || a valancuni, a precipizio.
Valanza. s. f. Strumento per pesare: bilància. || Sorta di rete da pescare: bilancia. || essiri ’n valanza, indeciso fra il sì e il no, in sospetto: star infra due. || Prov. la valanza nun canusci diffirenza tra l’oru e lu chiummu, è imparziale e giusta (A. V. ital. bilanza. Oddo delle Colonne).
Valanzaru. s. m. Artefice di bilance: bilanciajo.
Valanzata. s. f. Quanto cape una coppa della bilancia.
Valanzedda. dim. di valanza: bilancetta.
Valanzinu, Valanzola. V. bilancinu.
Valanzuneddu. dim. di valanzola.
Valata. V. balata.
Valdrappa. V. gualdrappa.
Valena. V. balena.
Valenti. add. Che vale assai nella sua professione, eccellente: valente. || Prode, poderoso, savio: valente. || Detto di cosa: di vaglia, eccellente. || Smargiasso, bravaccio. || Si dice anco di terra, albero e simile, fecondo di molto. Nel Giuliani si trova al proposito: questo castagno è stanco di farne, era tanto valoroso! || Prov. fa lu valenti quannu si’ sulu, se no puoi incontrare chi il sia più di te. || lu valenti mori ’m manu di lu fitenti, lo smargiasso muore per mano del minchione. Sup. valintissimu: valentissimo.
Valentimenti. avv. Con valentìa: valentemente.
Valeriana. s. f. T. bot. Pianta medicinale antiepilettica, di radice odorosa, e fiori rossi: valeriana. Valeriana officinalis L.
Valèvuli. add. Che vale, utile, giovevole: valevole. || Possente: valevole.