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VEG — 1079 — VEN


Vegghia. s. f. Il vegliare: veglia, vegghia.

Vegnenti. add. Che viene, prossimo a venire: vegnente (Mort.).

Veìculu. s. m. Carro, carrozza o altro che serva a trasportar roba o persone: veìcolo, veìculo. || Condotto, mezzo per cui scorra checchessia, organo, strumento: veìcolo.

Vela. s. f. Quella tenda che, legata all’albero della nave, riceve il vento: vela. || Per nave: vela. || – latina, vela triangolare inferita ad un’antenna: vela latina. || – quatra, quella quadrata inferita direttamente all’albero: vela quadra. || – di caccia, V. curtillacciu. || – a coppu: coppo. || a vela, dicesi delle navi senza macchina a vapore: a vele. Dicesi anche di certe volte costrutte a foggia d’una vela. || a veli gonfii, o chini, o a tutta vela, posto avv. con favorevolissimo vento, e si usa anco fig.: a vele gonfie, o vele piene, a tutta vela. || mittirisi a la vela, issar le vele per partire: metter alla vela. || fari vela, partire: far vela. || muddari la vela: spiegar le vele. || iri a veli e a rimi, a tutta forza: andar a vele e a remi.

Velabbili. add. Che può velarsi: velabile.

Velacciu. V. vilacciu.

Velamentu. s. m. L’atto o l’effetto del velare: velamento. || Velame: velamento.

Velami. s. m. Coprimento: velame. || met. Cosa sotto cui se ne celi altra: velame. || Assortimento di vele o di veli: velame.

Velari. v. a. Coprire con velo: velare. || met. Celare, nascondere: velare. || T. pitt. Coprire i colori troppo vivi per maggior effetto od armonia, con altro colore più leggiero: velare rifl. a. Coprirsi con velo; dicesi anco delle monache quando fanno la professione monastica: velarsi.

Velata. V. velatura.

Velatamenti. avv. Copertamente: velatamente.

Velatu. add. Da velare: velato. || Guernito di velo: velato. || Nascosto: velato. || Detto di monaca che ha fatto professione: velata.

Velatura. s. f. T. pitt. Il velare tingendo con colore leggiero: velatura. || Dai naturalisti, la opposizione di una sostanza ad un’altra, in maniera a lasciar trasparire quella che serve di base: velatura. || T. mar. Il guarimento di vele intero e compiuto di un bastimento: velatura.

Velazzioni. s. f. Velamento, il velare, la professione che fanno le monache: velazione.

Velenu. s. m. Sostanza che uccide o produce dolori acerbi: veleno, veneno || Odio, rabbia: veleno. || Prov. lu peju velenu è chiddu di la lingua: la lingua è la peggior carne del mondo. || cu’ cumponi lu velenu la prima tazza è la sò, e se non la prima, qualcuna però sì; esempio, Papa Alessandro VI Borgia, che avvelenò sè, volendo avvelenare altrui: la saetta gira gira, torna addosso a chi la tira.

Velenusamenti. avv. Con veleno: velenosamente.

Velenuseddu. dim. di velenusu: velenosetto.

Velenusità. s. f. Astratto di velenoso, e fig. malignità, ira: velenosità.

Velenusu. add. Che per sua natura ha veleno: velenoso. || Detto d’uomo, che nutre lungamente segreto dispetto, odio, iracondo: velenoso. || fig. Pestifero, dannoso: velenoso. Sup. velenusissimu: velenosissimo.

Velina. add. Dicesi di certa carta fine e rada, che sembra quasi un velo: velina.

Velocementi. avv. Con velocità: velocemente.

Veloci. add. Di moto presto: veloce.

Velocità. s. f. Celerità, rapidità, rattezza: velocità.

Velu. s. m. Tela finissima e rada, tessuto di seta cruda: velo. || Tutto ciò che cuopre: velo. || Quel quasi velo, che si genera nella superficie del vino o d’altro liquore: panno, panna. || Abbigliamento che portano le monache: velo. || Quello che si attacca a’ cappellini delle donne: balza. || – di benedizzioni: velo omerale. || – crispu: velo arricciato. || – di linu: acciajuolo. || pigghiari lu velu, abbracciare lo stato monacale: prender il velo.

Veu. V. vinu.

Vena. s. f. T. bot. Sorta di biada domestica che si dà a mangiar a cavalli: vena, avena. Avena sativa L.

Venali. add. Vendereccio, da vendersi: venale. || Mercenario, che si muove per danaro: venale. Sup. venalissimu: venalissimo.

Venalità. s. f. Astratto di venale: venalità.

Vència. V. vinnitta. || aviri mala vencia, vale anche aver mal’animo (Ha l’origine simile al Fr. venger: vendicare).

Venda. (Pasq.) V. vicenna.

Venèficu. V. velenusu.

Venenu. V. velenu.

Venerabbili. add. Degno di venerazione, da esser venerato: venerabile. Sup. venerabbilissimu: venerabilissimo.

Venerabbilità. s. f. Qualità di ciò che è venerabile: venerabilità.

Venerannu. add. Venerabile: venerando.

Venerari. v. a. Rispettare grandemente: venerare. P. pass. veneratu: venerato.

Veneraturi –trici. verb. Chi o che venera: veneratore –trice.

Venerazzioni. s. f. Rispetto profondo, il venerare: venerazione.

Vennerdì. V. vènniri.

Venereu. add. Detto di certa peste che s’appicca per via della copula: venèreo.

Venezzianu. s. f. Bevanda di acqua fredda infusovi sugo di limone e giulebbe.

Vengia. V. vencia. || Prov. la vengia si fa a la sfrattata di li tenni, la vendetta vien all’ultimo.

Vènia. s. f. Perdono, o l’atto con cui si domanda venia. || Per permissione.

Veniali. add. Detto di peccato leggiero: veniale,

Venialmenti. avv. Dicesi piccari venialmenti. cioè commettere peccato veniale: peccare vemialmente.

Véniri. v. intr. ass. Contrario di iri, appressarsi nel luogo dov’è quegli con cui si parla: venire. || Convenire, esser dovuto: venire. || Toccare, appartenere: venire. || Cominciare, metter mano: venire. || Accadere, intervenire: venire. || Succedere, riuscire: venire. || Arrivare, giungere, pervenire: venire. || Conseguire, ottenere: venire a... || Derivare, procedere, nascere: venire. || Tornare: venire. || Parlando di tale o tal altro giorno, ricadere, dover essere, dover seguire: venire. || Sapere, cioè uscire o-