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mazione per accrescere efficacia a un’affermazione, o altro: viva Dio. || viva veru: bravo davvero! Alle volte è per ironia.

Vivaci. add. Che dà indizio di aver a vivere, sano: vivace. || Di spirito pronto: vivace. || Detto di luce, acuta e risplendente: vivace. Di pianta, rigogliosa: vivace. || T. mus. Movimento tra l’allegro e il presto: vivace. Sup. vivacissimu: vivacissimo.

Vivacimenti. avv. Con vivacità: vivacemente.

Vivaciottu. add. dim. Alquanto vivace.

Vivacissimamenti. avv. sup. Vivacissimamente.

Vivacità, Vivacitati. s. f. Qualità di ciò che è vivace: vivacità, vivacitade, vivacitate. || Un certo che di spiritoso nelle figure dipinte o scolpite: vivacità.

Vivacizza. s. f. Vivacità: vivacezza (ma è A. V. ital.).

Vivamenti. avv. Con modo vivace, arditamente, con veemenza: vivamente.

Vivanna. V. bivanna.

Vivannera. s. f. Donna che va dietro gli eserciti vendendo vivande: vivandiera. || Per tiganera V.

Vivanneri. s. m. Colui che vende le vivande generalmente a’ soldati: vivandiere. || Ecclesiastico addetto a cattedrale o collegiata, che fa parte di un corpo inferiore al capitolo, che tra noi han pur titolo di beneficiale: beneficiale.

Viventi. add. Che vive: vivente. || nun essirci anima viventi, non esservi alcuno.

Viventi. s. m. Che vive, chi è in vita, si dice di uomo: vivente.

Vivenza. s. f. Vita. Onde in vivenza: in vita, a vita.

Vivera. V. viveri || V. abbiviratura.

Vìveri. s. m. Roba necessaria al vivere: vivere. S’usa generalmente in pl.

Vivèri. V. biveri.

Vivibbili. add. Atto a bersi: bevibile. || Gradevole a bere: bevereccio.

Vìvidu. add. Vivace, vigoroso: vivido. Sup. vividissimu: vividissimo (Mort.).

Vivificamentu. s. m. L’atto del vivificare: vivificamento.

Vivificari. v. a. Dar vita, e met. infonder vivezza e brio: vivificare. P. pres. vivificanti: vivificante. P. pass. vivificatu: vivificato.

Vivificativu. add. Che vivifica: vivificativo.

Vivificaturi –trici. verb. Chi o che vivifica: vivificatore –trice.

Vivificazzioni. s. f. Il vivificare: vivificazione.

Viviraggiu. s. m. Bevanda: beveraggio. || Mancia che si dà altrui, quasi acciò beva: beveraggio. || cc’è lu viviraggiu, si dice quando si promette la mancia a chi farà tal cosa.

Viviratura. V. abbiviratura. || Quella bevanda con acqua e farina o crusca stemperata che si dà a bere ai cavalli per ingrassarli: pastone, beverone.

Vìviri. v. a. Prendere per bocca cosa liquida e inghiottirla: bere, bèvere. || Detto di cosa, inzupparsi, imbeversi: bere. || vivirisi li dinari, spenderseli in vino: bersi i denari. || – a cannarozzu apertu: bere a garganella. || Prov. vo’ campari anni ed annuna, vivi supra li maccarruna, sopra i maccheroni bisogna berci. || lu viviri misuratu fa l’omu assinnatu, non bisogna abusare del vino. || manciari senza viviri, è comu truniari senza chioviri: mangiare senza bere, murar a secco. || manciari caudu e viviri friddu, esser sicuro di checchessia. || nun si pò viviri e friscari, non si posson fare due cose a un’otta: non si può bere e zufolare. || intr. viviri, per campare: vivere. || Nudrirsi, cibarsi: vivere. || Prov. è megghiu viviri virtuusamenti, chi nasciri nobbilmenti, bella forza! si sa. || cu’ vivi mali, lu sò propriu mali l’accusa, è chiaro. || nun servi lu viviri multu tempu, ma lu viviri beni, eppure ognuno a qualunque costo vorrebbe vivere. || cu’ penza viviri longu tempu, vivi mali: chi pensa di viver sempre, vive male. P. pass. vivutu: bevuto. || Vivuto o vissuto.

Viviruni. s. m. Bevanda di acqua con farina o crusca dentro che si dà a bere ai cavalli: beverone. || Calcina intrisa con checchessia, ridotta liquida. || Terra stemperata in acqua che si versa nelle buche delle vigne nuove. || Tossico, pozione avvelenata: beveràggio. || fig. Nuova infausta; rimprovero, rimbrotto pungente.

Vivitureddu. dim. di vivituri. || Piccol beverino. || Per baja, picciol bicchiere. || Beone.

Vivituri –tura. verb. Chi o che beve, o beve troppo: bevitore –trice, beone. || Per abbiviratura V. || Vasetto coll’acqua che si pone nelle gabbie per bere gli uccelli: beverino.

Vivituruni. accr. di vivituri.

Vivizza. s. f. Vivacità: vivezza. || Argutezza: vivezza. || Stato o qualità di ciò che è o par vivo: vivezza. || Efficacia: vivezza. || Forza pungente: vivezza.

Vivu. s. m. Parte viva di un corpo: vivo. || met. La parte più sensitiva: vivo. || La parte più forte o migliore: vivo. || a lu vivu, posto avv. in maniera simile al naturale: al vivo. || tuccari ’ntra lu vivu, nella parte più sensibile: toccare nel vivo.

Vivu. add. Che vive: vivo. || Fiero, ardito: vivo. || Sensitivo: vivo. || Grande, sommo, estremo: vivo. Dicesi di passione. || Detto di colore, acceso: vivo. || Detto di fonte, fiume, acqua perenne: vivo. || Spiritoso, vivace, brioso. || vivu vivu, dà più forza: vivo vivo. || carni viva, nuda e sensitiva: carne viva. || petra viva, quella che al fuoco scoppia e all’acqua non s’imbeve: pietra viva. || quacina viva, ancora non ispenta: calce viva. || focu vivu, acceso, fiammeggiante: fuoco vivo. Detto di artiglieria o simile, continuato e sostenuto. || viva vuci, il favellare presenzialmente: viva voce. || nun sapiri unu s’iddu è vivu o mortu, non saper nulla, esser un fanullone. || farisi vivu, mostrarsi, dar segni: farsi vivo. || nun essicci anima viva, non esserci alcuno: non esserci anima viva. || un malu vivu è cchiù peju d’un mortu, modo prov. chi sta male è come esser morto. || in chi si vidi vivu unu, in chi si vidi mortu: bello, sano, in corte, ed eccoti la morte.

Vìvuli. s. f. T. mascal. Male del cavallo, in cui gli gonfiano le glandule del collo: vìvole.

Vivuliddu. dim. di vivu.

Vivulu. V. vivaci.

Vivuta. s. f. Il bere: bevuta. || Prov. pri ’na vivuta ’na mala nuttata, il male che fa il vino.