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VOL — 1101 — VOR


ti vivi a la virsura, mancia lu frumentu. ca ’un fa lavura: chi semina coll’acqua, ricoglie col paniere, pare che in quel torno il tempo debba essere asciutto.

Volà. s. m. Guernizione che si pone esteriormente al vestito delle donne, cucita a crespe, a festoni ecc.: balzana (Car. Voc. Met.) (Fr. volant: abito leggiero, o panneggiamento che svolazza).

Vola Vola. s. m. Giuoco per chiappar pegni, che si fa a veglia, facendo ripetere a tutti ciò che il capo giuoco dice, salvo correggerne gli spropositi, se no si paga: agli uccelli.

Volàtili, add. Atto a volare: volàtile.

Volatilizzari. v. a. Ridurre a volatilità: volatilizzare. P. pass. volatilizzatu: volatilizzato (Mort.).

Volentieri. V. vulinteri.

Volontà. s. f. Potenza dell’anima per cui l’uomo vuole: volontà, volontade, volontate. || Voglia: volontà. || Consentimento: volontà. || essiri a la volontà d’unu, esser pronto a ubbidire: esser alla volontà di uno. || a volontà, secondo si vuole: a volontà. || ultima volontà, testamento: ultima volontà. || negari la volontà, non secondare: negar la volontà. || Modo prov. la volontà di Diu, dissi Barretta quannu si vitti la mugghieri morta, si dice ad ippocrita che finga rammaricarsi di cosa che anzi gli dia piacere; o a chi conforta ad uno in mal tempo (Capuana). || a cu’ ha mala volontà nun mancanu occasioni, chi vuol far male, trova il tempo.

Volontariamenti. avv. Di volontà: volontariamente.

Volontàriu. s. m. Chi si inscrive nella milizia come volontario: volontario.

Volontàriu. add. Conforme alla volontà, spontaneo: volontàrio.

Volta. s. f. Coperta di stanze o altri edifici fatta di muro: volta. || Apertura fatta nel corpo di casa, e chiusa a volta, per comunicar da via a via: volta. || – a pavigghiuni: volta a padiglione. || – a vela: volta a vela. || – a crucera: volta a crociera, sulle seste acute, cogli spigoli o costole di rilievo. || – a butti, come se fosse una mezza botte, una botte tagliata in mezzo per lo lungo: volta a botte.

Volu. s. m. Il volare: volo. || Per sim. di gran velocità di checchessia: volo. || a volu, o a lu volu, velocemente: a volo. || In un subito: a volo. || a volu di pirnici, chiamano i zolfatai le gallerie costrutte a scaglione rotto. (Tavella). || di primu volu, posto avv., non appena comincia a volare: di primo volo. Si dice fig. di giovane che comincia ora ad usare in società: di primo volo. || sparari a lu volu, mentre l’uccello vola: tirar a frullo. Vale anco comprender a primo tratto, intender subito: pigliar a frullo. E anche, pigliar uno all’impensata, su due piedi: pigliar a frullo. || di volu, posto avv., subitamente: di volo. || voli, in pl. pieghe rotonde che fa apposta il panno per ornamento: sgonfi, sbuffi. || Prov. a li voli ripintini, li caduti su’ vicini: a voli troppo alti e repentini soglion i precipizi esser vicini.

Volubbili. add. Instabile, incostante: volubile.

Volubbilità. s. f. Disposizione a volgersi, instabilità: volubilità, volubilitade, volubilitate.

Volubbilmenti. avv. Con volubilità: volubilmente.

Volumazzu. pegg. di volumi.

Volumeddu, Volumettu. dim. di volumi: volumetto.

Volumi. s. m. Grandezza di un oggetto rispetto allo spazio che occupa: volume. || Libro o parte di libro distinta: volume.

Voluminuseddu. dim. di voluminusu: voluminosetto.

Voluminusu, Volumusu. add. Che è di gran volume: voluminoso. Sup. voluminusissimu: voluminosissimo.

Voluntà. V. volontà. Voluntà. E così i simili.

Voluta. s. f. T. arch. Ornamento spirale del capitello jonico, e composito: voluta.

Voluttà, Voluttati. s. f. Diletto sensuale, piacere soavissimo: voluttà, voluttade, voluttate.

Voluttuàriu. add. Dedito alla voluttà: voluttuario (Mort.).

Voluttuusamenti. avv. Con voluttà: voluttuosamente.

Voluttuusu. add. Pieno di voluttà, che spira diletto soave: voluttuoso. || Voluttuario. || Che serve solamente al lusso, non necessario: voluttuoso. Sup. voluttuosissimu: voluttuosissimo.

Vòlvulu. s. m. Attorcigliamento degl’intestini.

Vomitamentu. s. m. Il vomitare: vomitamento.

Vomitari. v. a. Mandar fuori per bocca il cibo o gli umori dello stomaco: vomitare. || – bestemmi, dirle: vomitar bestemmie. || fari vomitari, fare schifo: far vomitare. || – li vuredda: recere l’anima. P. pass. vomitatu: vomitato.

Vomitivu, Vomitòriu. add. Che ha virtù di far vomitare: vomitivo, vomitòrio. || sost. Medicamento a ciò: vomitatorio. || Per ischerzo, cosa nojosa, insulsa, uggiosa.

Vòmitu. s. m. Il vomitare, e la materia vomitata: vòmito. || corpu di vomitu, violenta e repentina vomizione. || turnari a lu vomitu, fig. tornare allo errore. || fari veniri lu vomitu, V. vomitari.

Vomizzioni. s. f. Vomito: vomizione (Mort.).

Vòmmara. s. f. Punta di ferro tagliente incastrata nell’aratro, con cui si taglia la terra: vòmere, vòmero.

Vòmmica. s. f. Ascesso, postema suppurata dal polmone: vòmica.

Vòmmicu. V. vòmitu (A. V. ital. vòmico).

Vòngula. s. f. Tumore che viene alla gola per infiammazione delle glandule: gonga, gòngola

Vonta. Idiotismo per vota.

Vopa. s. f. T. zool. Piccol pesce di spiaggia, e specialmente nelle faci di fiumi; ha il capo piccolo e gli occhi grandi; coperto di scaglie color cangiante olivastro, e il ventre argentino; la carne non è squisita: boga. Sparus boops L. || vopi marini, in gergo è modo di negare. || Prov. quannu nun trovi pisci pigghi vopi, quando non puoi far come vuoi, fa come puoi.

Voraci. add. Che divora: vorace. Sup. voracissimu: voracissimo.

Voracità. s. f. Ingordigia, qualità di chi è vorace: voracità.

Voràggini. s. f. Luogo profondo che ingoia quanto vi si getta: voràgine, voràggine. || Abisso: voragine.