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ADD — 1126 — AGG


Addrappatu. add. Da addrappare: addrappato.

Addrizza! Modo imperativo di mandar via! va via! (Da addrizzari).

Addrizzatu. add. Riordinato, acconcio nelle vesti, ne’ capelli ecc.: ravversato. || Dicesi anco di stanza, o altro tenuto netto, e ogni cosa a suo posto: ravversato.

Adduari. Adohamentum da adoha (termine barbaro) chiamavasi quel tanto di ricompensa, composizione o riscatto che si pagava dal barone alla Corte in ragione del feudo.

Addubbari. v. intr. Sopperire al bisogno come meglio si può: sbarcarsela, p. e. c’è poca provvisione in casa, vedremo di sbarcarsela con una frittatina. || Adattarsi ad una cosa o con una cosa: dirci. || Rimediarla. || Giusti ha: quando avevo le costole meglio addobbate, che corrisponderebbe a uno dei sensi che diamo al nostro verbo. E Rigutini ha: addobbar la persona, che vale, fig. ingrassare.

Addubbazziari. V. addubbari e V. ribbazzari.

Addubbu. Cosa accomodata alla meglio: accomodaticcio, p. e. lo vede? non è niente di bello, è un accomodaticcio (Fanf. Voci ecc. d. parl. Fior.).

Adduciari. v. intr. Continuare, durarla in checchessia. || Usare, frequentare in casa di alcuno (Marsala).

Adduddari. V. agghiuttiri.

Addulurari. nun la putiri addulurari, non poterla soffrire: schiacciarla male.

Addulurusu. V. dulurusu.

Adisa Adisa. Modo avv. Unitamente, uguale: pari pari, retto.

Aducazzioni. V. educazzioni (Nerucci ha: aducazione, per idiotismo).

Adugnari. T. agr. Recidere il vecchio attorno l’occhio della vite.

Adurcari. V. infurcari. || Strangolare: aorcare. Onde l’imprecazione, furca chi t’adurca: il boja t’aorchi.

Aeri. V. ajeri.

Afa. V. ossu (In Pantelleria).

Affacchinarisi. v. rifl. Darsi gran fatica: affacchinarsi.

Affacinnuni. s. m. Faccendiere, affannone: faccendone.

Affamicarisi. V. arrabbiarisi.

Affangu. V. affannu, per fatica grande.

Affarateddu. dim. di affaratu, da affarari al § 2.

Affari. l’affari di....: opera di...., p. e. da qui a Monreale, ci sarà opera di 6 chilometri.

Affattatu. V. malaffattatu.

Affè. Esclamazione affermativa, la quale suole unirsi alla voce macari, onde macari affè: affè.

Afferramanu. Per manigghia V. || Maniglie. || Maniglione.

Affilari. intr. ass. Per proseguire, continuare.

Affilaturi. s. m. T. pan. Pelle su cui si affila il rasojo: striscia.

Affiliari. v. a. Associare, aggregare alla congrega: affiliare. P. pass. affiliatu: affiliato.

Affrijutu. add. Dicesi di pianta arsa da vento freddo o gelo (Corruzione di affriggiutu o afflittu).

Affrittu. V. afflittu.

Affrivarisi. v. intr. pron. Venirgli la febbre: infebbricchire (Nerucci).

Affuddari. Per sollecitare (Rocca).

Affudduni. (A l’ posto avv. In folla.

Affunciari. v. intr. Quell’attaccarsi che fanno i molluschi. || Metter la funga o la muffa: funghire. || intr. rifl. V. appizzari, e specialmente dell’appiccar la bocca alla bocca d’un vaso per bere ingordamente.

Aganari. V. superari (Valledolmo).

Aggaddatu. add. Pettoruto, gonfio di orgoglio: tronfio.

Aggalantumatu. add. Che ha l’aria più civile: rimpulizzito.

Aggangatu. Nella frase stari aggangatu: stare mal volentieri.

Aggarrusatu. add. A mo’ di lezioso bardassa.

Aggarufari. v. a. Scapezzare i tronchi degli alberi: scoronare.

Aggeru rizzu. Auro riccio. Acer platanoides L.

Aggettivu. Facciam nostro quanto dice Fanfani nel suo V. d. uso Tosc. «Il popolo usa spesso ed anche gli scrittori, gli aggettivi per avverbii; p. e. parlare forte, far lesto, ci siamo noi due soli, e simili. Come spesso gli usa per sostantivi; p. e. ha dell’amaro ecc.»

Agghiacinari. v. intr. Acclimarsi, detto delle piante.

Agghiajari. V. ammalucchiri (Caltanissetta). || Sentir ribrezzo, dolore: agghiadare.

Agghiastreddu. dim. di agghiastru.

Agghicari. V. junciri.

Agghiu. – di Trapani: aglio sativo. Allium capitibus ingontibus ex Affrica Cesp. che dicesi pure – di Tunisi o pantiddariscu. || – d’una testa, o masculinu. Allium simplex. || – di vigna: aglio porro. Allium porrum L. che si chiama pure agghiu turcu o porru.

Agghiummuniari V. agghiummariari.

Agghiunguliari. V. ganguniari.

Agghiurnari. di cca c’agghiorna o scura, da qui a domani...

Agghiuttiri. Credere una fandonia: berci una cosa.

Aggiru. V. aggeru.

Aggiu. d’aggiu, si dice per dire: di età, maggiorenne. (Fr. age: età).

Aggiustamentu. Saldo, pagamento in saldo, che per lo più si fa agli operai, settimanalmente.

Aggiustari. Per contrattare, negoziare.

Aggradutu. add. Da aggradire: aggradire.

Aggragnatizzu. add. Alquanto intirizzito, raggricchiato, dal freddo.

Aggrancatizzu. add. Alquanto rattrappato, intormentito.

Aggranciari. V. ’ngranciari.

Aggricari. v. a. T. legn. Unire i pezzi scorniciati, o lavorati a scorniciatori (Può essere il verbo aggregare pel semplice unire; o potrà derivare da greca, che è un certo disegno, quasi quei pezzi debbano formare una greca).

Aggrissamentu. s. m. Abbaruffìo.

Aggrissu. Fracasso, zuffa: arruffo, abbaruffio (Rocca).

Aggritta. avv. In piedi: ritto.

Aggrizzari. V. addrizzari. || Intirizzire pel freddo: aggrezzare.