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ATT — 98 — ATT


Attimpari. (Scob.) v.a. Prolungar la esistenza, far durare: attempare. || Invecchiare: attempare. || Salire. || Lasciar una cosa in abbandono e correr ad altra.

Attimpateddu. add. dim. d’attimpatu: attempatello. || Un po’ tardo.

Attimpatu. add. In là cogli anni: attempato. || Lento: tardo. || Per apprittatu V.

Attimpaturi. Scob. lo registra per rivendugliolo.

Attimpunarìa. s. f. Il denunziare, ossia il manifestare accusando: denunzia.

Attimpunazzu. s. m. accr. di attimpuni.

Attimpuni. s. m. Che denunzia, che riferisce un frodo ecc: denunziatore. || fari l’attimpuni: manifestar al giudice i complici di un delitto per aver l’impunità: pigliar l’impunità. Voce composta da attu e impuni.

Àttimu. V. atimu.

Attimugnari. v. a. Ammucchiare i covoni in sull’aja o in biche o in barche cioè o circolarmente o parallelepipedamente: abbicare, abbarcare. P. pass. attimugnatu: abbicato, abbarcato.

Attinagghiari. v. a. Stringere con tanaglia o come tanaglia: abbrancare, attanagliare, benchè quest’ultimo spesso annetta anco l’idea del martoriar con tanaglia. P. pass. attinagghiatu: abbrancato, attanagliato.

Attinchiamentu. s. m. Indugio.

Attinchiari. v. a. Tardar a fare: indugiare. || Ha pure senso (Minutilla) di empier il ventre: avventrinare.

Attinenti. add. Che attiene: attenente.

Attinenza. s. f. Lo attenere, appartenere: attenenza.

Attiniri. (Veneziano) v. a. Osservar la promessa: attenere. || Rifl. a. Star appiccato a cosa ove altri si sostenga: attenersi. P. pass. attinutu: attenuto.

Attintari. v. intr. Starsi nascosto ad ascoltare ciò che altri dice, origliare, orecchiare, usolare. P. pass. attintatu: origliato, orecchiato, usolato.

Attipanari. v. a. Empiere con più forza: rinzeppare, rimpinzare. || Detto di ventre, gonfiare, tendere: intimpanire. P. pass. attipanatu: rinzeppato, rimpinzato. || Intimpanito.

Attipari. v. a. Empiere per bene, zeppo: zeppare, stivare. || Per intipari V. P. pass. attipatu: zeppato, stivato.

Attippari. V. attipari.

Attiragnari. V. attaragnari.

Attirantamentu. s. m. Lo stirare: stiramento. || Il ratire.

Attirantari. v. a. Tirare distendendo: stirare, tendere. || v. intr. Tirar le recate che sogliono precedere la morte: ratire. || Morire: tirar l’ajuolo, tirar le cuoja. || attirantari pri lu friddu: intirizzirsi, intorpidire. P. pass. attirantatu: stirato. || Morto.

Attirantata. s. f. Stirata. || Il tirar le recate: recata. Benchè recata in questo senso non è nei vocabolari; pure alla voce ratire Fanf. spiega: tirar le recate, dunque?

Attirantuni. V. attirantata.

Attirari. v. a. Tirar a sè: attirare. || intr. rifl. Tirarsi addosso: attirarsi. P. pass. attiratu: attirato.

Attirramentu. s. m. Atterramento.

Attirrari. v. a. Gettar a terra: atterrare. P. pass. attirratu: atterrato.

Attirrimentu. s. m. Atterrimento.

Attirriri. v. a. Dar terrore: atterrire. P. pass. attirrutu: atterrito.

Attirrunatu. add. Per lo più dicesi delle frutta, e vale a somiglianza del torrone. V. tirruni.

Attisamentu. s. m. Tensione. || Rizzamento, dirizzamento.

Attisari. v. a. e intr. Rendere o divenir disteso, dritto: tendere. || Levar su: dirizzare, rizzare. || T. mar. Tendere con forza un cavo, renderlo rigido col tirarlo: tesare (Car. Voc. Met.). || Fig. Mostrare certa baldanza, vispezza a similitudine del galletto vicino le galline: ringallettare (così a Firenze). || Fig. Morire, dall’idea di diventar rigido, teso: stecchire. P. pass. attisatu: teso. || Rizzato ecc. E detto di membro, Batacchi usò: inverberito.

Attisttari. v. a. Ficcarsi in capo una cosa, ostinarsi: incapare, intestarsi. || Far uguali, accozzare le teste di travi o altro: attestare. P. pass. attistatu: incapato, intestato. || Attestato.

Attisu. avv. Lo stesso che, considerato, veduto, ecc: atteso.

Attisucchì. Posto avv. Conciossiacchè, considerato che: attesochè.

Attitanti. add. Rogante. S’usa da noi anco sost.

Attitari. v. intr. T. leg. Si dice dei notai che distendono e sottoscrivono i contratti o testamenti: rogare. || Per incamminare, e proseguire gli atti giudiziari: attitare.

Attitatu. s. m. Scrittura che si presenta da’ litiganti al giudice per provar le ragioni, e lo raccolto in iscrittura de’ detti atti pubblici sian de’ litiganti che de’ giudici (che dicesi altrimenti processo), fatto da persona pubblica detto attuario: atto, istrumento.

Attitùdini e Attitùtini. s. f. Disposizione a poter fare, operare tal cosa: attitudine. || Per atteggiamento, positura: attitudine.

Attivamenti. avv. Con attività: attivamente. || T. leg. Facendo da attore: attivamente V. atturi.

Attivissimamenti. avv. sup. Attivissimamente.

Attività e Attivitati. s. f. Astratto di attivo, potenza attiva: attività, attivitade e attivitate.

Attivu. add. Che ha virtù e principio d’operare, o che opera alcuna cosa: attivo. || Spedito, pronto e risoluto nelle azioni: attivo. || T. gramm. Il verbo che regge un sostantivo esprimente il termine dell’azione significata da esso verbo: attivo. || vita attiva: vita attiva: presso gli ascetici è quella vita contraria della contemplativa e consiste nelle azioni esteriori di pietà. È anche la vita di chi l’impiega ad operare.|| commerciu attivu: commercio attivo, che frutta. || sost. Colui che si è dato alla vita attiva: attivo. Sup. attivissimu: attivissimo.

Attizza-focu. V. attizzaturi. || Met. Chi volentieri stimola altrui alle contese: attizzatore.

Attizza-lampi. s. m. Dicesi per ischerno ai sagrestani: smoccolatore.

Attizza-liti. s. m. Chi attizza le persone l’una contro l’altra: attizzino.

Attizza-malanni. V. attizza-liti.

Attizzamentu. s. m. Attizzamento. || Fig. Stimolo, incitamento: attizzamento.

Attizzari. v. a. Ammassare, accozzare i tizzoni