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BAF — 109 — BAL


Baffiata. s. f. Lo squittire: bociata.

Baffu. V. bàcchiaru.

Bagagghieddu. s. m. dim. di bagagghiu: bagagliuolo.

Bagagghiu. s. m. Nome generico delle masserizie che porta dietro l’esercito, e oggi la roba di colui che viaggia: bagaglio, pl. bagaglie.

Bagana, Baganedda, Baganeddu, Baganu. V. vacili e derivati. Forse dal Lat. bacar: vaso; o dall’Eb. baganoth, pl. di agan con l’affisso: coppa. (Vinci).

Baganu. V. apuni.

Bagarinu. add. Cattivo, inutile. Tolta l’idea dal baganu (pecchione) il quale ruba il miele delle pecchie.

Bagascedda. s. f. dim. di bagascia: sgualdrinella. || Sorta d’uva che ha gli acini piccoli e dolci: letorace.

Bagasceri. V. buttaneri.

Bagàscia. s. f. Voce bassa, puttana: bagascia. || Prov. bagascia chi ti strinci o t’ardi o ti tinci: guardati da donna di bordello. || bagascia cerca para e latruni cumpagnuni: il ladro sta bene col malandrino. || cu’ havi creditu a bagasci, perdi anima, corpu e ’mpuvirisci, le bagasce fanno tutto per finzione.

Bagasciari. v. intr. Usare, vivere in bordello: bordellare, sbordellare.

Bagasciarìa. s. f. Voce bassa, cosa da bagascia: puttaneria. || Modo pieno di mollezza ed affettazione: fichi, lezio, caccabaldole.

Bagasciazza. s. f. pegg. di bagascia: puttanaccia.

Bagasciotta. V. bagascedda.

Bagasciscu. V. buttaniscu.

Bagasciuna. s. f. accr. di bagascia.

Bagattella. s. f. Cosa frivola e vana, di poco conto: bagattella.

Bagghiceddu, Bagghiteddu. dim. di bagghiu: cortiletto.

Bagghiòlu. V. brigghiolu.

Bàgghiu e Bagliu. s. m. Luogo aperto interno su cui corrispondono i membri interni della casa: cortile. || Modo basso per ventre, trippa, onde: aviri bonu bagghiu, essere divoratore. Pasq. lo vuole derivato da bajulo perchè per lo più ne’ cortili vi son i magazzini. O come dice Vinci, dal Gr. βάλλειν: buttare, perchè nell’atrio si buttan le immondezze.

Bagghìu. s. m. Dicesi di chi gode il baliaggio: balì.

Baggianarìa. s. f. Mostra di fasto, grandigia: spocchiata. || Burbanza. || Affettata lisciatura: strebbiatezza. || Cosa sciocca ed inutile: baggianeria.

Baggianazzu. add. pegg. di baggianu: alquanto spocchioso. || Fastoso.

Baggianiàrisi. v. intr. pass. Far il bello, vagheggiarsi come bello o ben vestito con fasto: pavoneggiarsi.

Baggianiscamenti. avv. Con fasto: fastosamente. || Burbanzosamente.

Baggianu. add. Che affetta grandigia, che si pavoneggia: spocchioso. || Fastoso. || Burbanzoso. || Detto di colore o altro: chiassoso.

Bagilleri. s. m. Che ha il grado del baccellierato: baccelliere.

Bagilliratu. s. m. Grado de’ frati che è fra lo scolare e il dottore: baccellierato.

Bagnari. V. vagnari.

Bagnarotu. V. drughieri (An. M.)

Bagni. s. m. pl. Acqua atta a’ bagni, o per uso di bagno raccolta in edifizio, e il luogo stesso ov’esiste: bagni.

Bagnolu. V. vagnolu.

Bagnu. s. m. Luogo dove sian acque ad uso di bagnarsi: bagno. || Vaso per uso di farvi bagni, o anco per tingere o altro uso: bagno. || Vaso pieno di acqua bollente per servizio dello stillare: bagno. || Il luogo dove si chiudono forzati: bagno.

Bagnumaria. V. vagnumaria.

Bagullu. V. baullu.

Bai. s. m. pl. T. mur. Grosse travi orizzontali per sostener i ponti: bagli (Car. Voc. Met.).

Baicedda. s. f. dim. di baja: bajucola, bajuzza.

Baina. s. f. T. mur. Que’ mattoni o lavagne, che formano parapioggia nella parte superiore della parte superiore delle finestre: cornice.

Bainetta. V. bajunetta.

Bainittata. V. bajunittata.

Baittuni. accr. di bajetta: bajettone, baettone.

Baja. s. f. Burla: baja. || Garrito, schiamazzo: bajata. || fari la baja: far la baja, schernire con gesti, con voci e motti irrisorii.

Bajalardu. V. bajardu.

Bajardu. s. m. Istrumento portatile fatto di tavole per comprimere la vinaccia sotto il torchio. || Per catalettu V. || Per straula V.

Bajetta. s. f. Sorta di panno nero leggiero, con pelo accatenato per uso di bruno: bajetta.

Bajoccu. s. m. Moneta siciliana che valeva poco più di quattro centesimi: bajocco. || Si usa in generale per dire danaro: bajocco, quattrino.

Baju. Aggiunto di mantello del cavallo e di mulo, che è un rosso bruno: bajo; secondo le gradazioni si ha: baju chiaru: bajo chiaroscuru: scurocastagnu: castagno’nfucatu: focatolavatu: lavatoabbruciatu: bruciato e – doratu: dorato. || baj vonn’essiri li cavaddi, li scecchi curci e li muli mureddi, che il cavallo bajo, l’asino grigio e il mulo nero dice che sono i migliori. || Scob. registra baju pur col senso di garzone e anco nel senso di ranocchiella.

Bajuccara. s. f. Femmina di mondo delle più vili: cantoniera.

Bajuccaru. s. m. Facitor di bajocchi in contravvenzione. || Chi nel riscuotere fa conto delle più piccole frazioni: stillino, rabbattino.

Bajuccata. s. f. Una valuta di un bajocco.

Bajuccazzu. pegg. di bajoccu.

Bajuccheddu. dim. di bajoccu.

Bajuletta. V. pagnuletta.

Bajulidda. s. f. Nocciola vincitrice del gioco.

Bajunetta. s. f. Quello stocco che si ficca in cima alla canna del fucile: bajonetta. Così detta perchè fatta da prima in Bajona città di Spagna.

Bajunittata. s. f. Colpo di bajonetta: bajonettata.

Bajunittazza. accr. Grande bajonetta: bajonettaccia. (Non è ne’ vocabolarii, ma credo d’uso).

Bajunittedda. dim. Piccola bajonetta: bajonettina.

Bàlacu. V. barcu.

Balàfria. s. f. Ferita nel viso fatta con arma da taglio: sfregio. (Fr. balafre).