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BAL — 112 — BAN

primo. || Prov. bannera vecchia onura capitanu: bandiera vecchia fa onore al capitano, di chi abbia consumato gli strumenti di sua arte per averla di molto esercitata. || vutari bannera: voltar bandiera, cambiar sentimento. || longu quantu ’na bannera: lungo sperticato.

Bannetti e Bandetti. s. m. pl. Quasi piccolo bando, decreto, legge notificata dal banditore: bando, grida. || appizzari li bannetti: manifestar indiscretamente i fatti proprii: sbrodettare. || Parlare dei fatti altrui: spettegolare.

Banni. Modo di salutare i bambini movendo tutte le dita della destra.

Banniari. V. abbanniari.

Banniròla. s. f. Tenda che fa fascia intorno intorno il letto, ed è parte del cortinaggio: bandinella.

Banniri. v. a. Assettar le vivande per servirle a tavola: imbandire, e si usa pe’ sorbetti. (Mort.).

Bannirìcchia. V. bannirola. || Met. nel pl. adorni di fregi del discorso. || T. mar. La banderuola posta in cima alle lance o all’albero dei bastimenti: pennone.

Banniròla e Bannilòra. s. f. Quell’arnese che si volta a tutti i venti, e si pone in alto per conoscere qual vento spiri: banderuola, ventarola.

Bannista. s. m. Ciascuno di coloro che suonano in banda musicale: bandista.

Bannìtu. V. sbannùtu.

Bannizzari. V. abbanniari.

Bannu. s. m. Decreto, legge, ordinazione notificata pubblicamente a suon di tromba dal banditore: bando. (A. V. ital. banno. Vita di Cola di Rienzo). || jittari un bannu, pubblicar per bando: metter un bando.

Bannuliari. v. a. Aggirare, ingannare: abbindolare.

Bara. V. vara. || V. catalettu.

Baracòculu. V. varcocu. Anco in Sardegna il chiamano barracocu.

Baraffè. Esclamazione: magari! voglia Dio!

Baragghiu. V. badagghiu.

Baranneri. Specie d’inserviente superiore al facchino ed inferiore all’usciere.

Barattari. V. sbinniri. || Dissipare. || Non dar ascolto, mandar via qualcuno quasi non curandolo: scacciarlo, sbarattare.

Barattarìa. s. f. Inganno, frode: baratteria.

Barattaturi. V. sbinnituri. || Dissipatore.

Barattèri. V. barattaturi || V. sfrattidderi. || Rivendugliolo: barattiere.

Barattu. s. m. Il dissipare: dissipamento. || Sorta di drappo di seta. || dari lu barattu, picchiare, zombare, dar busse. || a barattu, modo avv.: a buon mercato, vìlio. (Fanf. Voc. d. u. Tosc.).

Baràttula. s. f. Vaso di terra o di vetro per riporvi conserve: barattolo.

Baraunna. s. f. Confusione di persone o di cose: baraonda.

Barba. Più comune varva V.

Barbacani. (Spat.) s. m. Parte bassa della muraglia, fatta a scarpa: barbacane.

Barbaciari. (Mal.) v. intr. Vociare: berciare. || Sparlare.

Barbaciatinu. s. m. Urlo, strillo.

Barbainu. V. crastuni.

Barbajanni. V. varvajanni.

Barbalàcchiu. s. m. Persona buona a poco: barbalacchio.

Barbaniu. V. crastuni.

Barbaramenti. avv. In modo barbaro: barbaramente.

Barbareddu. s. m. Cavallo corridore che pur chiamiamo giannettu: barbero.

Barbàrii. s. f. Crudeltà: barbarie.

Barbariscu. V. varvariscu.

Barbarismu. s. m. Azione barbara: barbarismo. || Errore di linguaggio: barbarismo. || Inciviltà: rozzezza, zoticaggine.

Barbarottu. V. varvarottu.

Bàrbaru. V. barbareddu.

Barbaru. add. e sost. Nato in paese ove le leggi e i costumi non son civili: barbaro. || Crudele, incivile, rozzo: barbaro.

Barbaruni. V. varva d’Aronni.

Barbarrussa. V. varvarrussa.

Barbasciari. (Pasq.) v. intr. Gridare, strillare forte: berciare, urlare.

Barbascu. (Vinci) T. bot. Pianta lanosa e comunissima: verbasco.

Barbazza. V. varvazza.

Barberi. V. varveri.

Barbiggiari. v. a. Minacciare. || Intr. Urlare. || Bofonchiare, borbottare.

Barbitta. V. varvitta. || T. mar. pl. Si chiaman quei cavi che servono per tenere nel loro posto le scialuppe o lance dentro del vascello: rizze, barbette della lancia. (Zan. Voc. Met.). || Si dicon anche barbitti, que’ due mazzettini bislunghi di fiorellini artefatti che le donne portavano sotto la tesa del loro cappello nelle parti laterali del viso, che scendevano fino quasi sotto il mento: barbine. || Pesce. V. mulettu. || Le parti della barba laterali: fedine.

Barboggiattu. s. m. Magliolo di radica. (Pasq.).

Barbotta. V. varvotta.

Barbottula. V. cudidda bianca.

Barbozza. V. magghiolu.

Bàrbuli. V. varvuli.

Barbuni. V. cani napulitanu. || Sorta di pesce: barbio. Cyprinus barbus L.

Barbùscia. V. varvuscia.

Barbuttiari. v. intr. Quel dolersi, lagnarsi con basso o confuso mormorio di parole quando alcuno o s’impazientisce o non è contento: borbottare, brontolare. || Per balbutire.

Barbuttìzzu. s. m. Il borbottare: borbottìo, brontolìo. || Iperb. Rumore di persone, voci confuse, continue: schiamazzìo. Pasq. dà più origini a questa voce; a me pare sia formata dal suo verbo barbuttiari a quel modo che in Italiano da cicalare si fa cicaleccio ecc.

Barbutu. V. varvutu.

Barca. V. varca e tutti i derivati.

Barcàccia. s. f. T. mar. Specie di bastimento da carico di fondo piatto, senz’alberi, il quale ne’ porti serve a trasportar carico nei o dai bastimenti maggiori: accone, chiatta.

Barcocu. V. varcocu.

Barcu. s. m. T. mar. Specie di bastimento: barco.

Barcu o Bàlacu cu fogghi vranchinusi. s. m.: T. bot. Viol’-a-ciocche bianche e rosse, fior barco, leucojo bianco. Matthiola lucana. || barcu giarnu: viol’-a-ciocche gialla, cheiri, leucojo giallo. Cheirantus keiri L. || barcu marinu, Mat-