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BUL — 132 — BUR


Buluni (A. posto avv.: a volo. || A bizzeffe, a micca, a macca.

Bum! Voce onomatopeica dello sparo di arma a fuoco o schianto simile: bum! || Si dice quando altri racconta qualcosa di strano e d’incredibile, facendogli intendere che l’ha detta grossa: bum! (Fanf. Voc. d. U. Tosc.).

Bumba. V. bumma.

Bùmbalu. V. bùmmalu.

Bumbarda. V. bummarda.

Bumbardari. V. bummardari.

Bumbarderi. V. bummarderi.

Bumbiari. V. bummiari.

Bùmbulu. V. bummulu.

Bumma. s. m. T. mil. Grossa palla di ferro piena di polvere che si butta per mezzo degli obici nel campo o forte nemico: bomba. || Met. Contrattempo. || aviri la facci a prova di bumma; esser presuntuoso, sfacciato, senza vergogna: aver faccia di pallottola. || Per guaddara V.

Bummaleddu e Bummaliddu. s. m. dim. di bummulu: bernoccoletto.

Bummalicchiu. s. m. dim. di bummalu: bernoccolino.

Bùmmalu. s. m. Quell’enfiato che produce una percossa: bernoccolo, bernocchio. Tolta la simiglianza dal bummulu V.

Bummarda. s. f. Sorta d’artiglieria: bombarda. || Sorta di nave di carico di basso bordo: bombarda.

Bummardamentu. s. m. Bombardamento.

Bummardari. v. a. T. mil. Scagliar bombe: bombardare. P. pass. bummardatu: bombardato.

Bummardera. s. f. Sorta di barca atta a portar artiglierie da bombardare: bombardiera.

Bummarderi. s. m. T. mil. Colui che carica e scarica le bombarde, e anco ogni artiglieria: bombardiere.

Bummiari. V. bummardari.

Bummò. V. bommò.

Bummuliddu. s. m. dim. di bummulu: bomboletta. || facci di bummuliddu: faccino ritondetto.

Bùmmulu. s. m. Sorta di vaso di vetro o di terra cotta da tener vino e simile: bombola. || aviri ’na cosa ’ntra lu bummulu, non averla affatto.

Bummuluni. accr. di bummulu.

Bunaca. s. f. Voce calabrese, che significa quell’abito corto con grande tasca dietro, che usan i cacciatori: carniera. || Siccome la bassa gente porta per suo costume tal veste, così per traslato bunachi si chiamano i mariuoli: gente di scarriera, bordatori, camuffi. || Per gurnu V.

Bunacarìa e Bunacata. s. f. Azione da bunaca: camuffazione.

Bunachedda. s. f. dim. di bunaca: carnierino. || Piccolo malandrino: farinello.

Bunacuni. s. m. pegg. di bunaca in ogni senso.

Bunazza. s. f. Lo stato del mare in calma, in tranquillità: bonaccia. || fig. Lo stato di chi torna pacato, dopo una rabbia. || Ogni sorta di buona e felice fortuna: bonaccia. (A. V. ital. bonazza, in Semprebene).

Bunellu. Nella frase dari bunellu, dar buone parole per placare, persuadere.

Bunettu. s. m. Capelli posticci: parrucchino. || Sorta di berretto che usan i soldati per fatica: berretto (Fr. bonnet).

Buniceddu. add. dim. di bonu: buonino. || Parlando di salute: benino. || Detto d’uomo alquanto comodo: agiatello. || Di altri oggetti, non disprezzabili, da farne qualche cosa: accomodabile. || Si dice pure di cosa comperata a poco prezzo, benchè non ottima: bonina, comportevole. || In forza d’avv.: alquanto, alcun poco.

Bunicidduzzu. add. vezz. di buniceddu.

Buntà. V. bontà.

Buraci. V. boraci.

Burattu. s. m. Sorta di drappo rado e trasparente: buratto.

Burbuttari. V. barbuttari.

Burbuttizzu. V. barbuttizzu.

Burcetta. V. furchetta.

Burcheri. V. brucchieri.

Burcittedda. V. furchittedda.

Burcittuni. V. furchittuni.

Burda. V. buda.

Burdacchè. V. burzacchinu.

Burdata. s. f. T. mar. Cammino che fa una nave bordeggiando: bordata. || Genere di tela a righe di due colori: bordato.

Burdellu e Burdeddu. s. m. Casa di tolleranza: bordello. || jirisinni ’na cosa ’n burdellu, andar in malora: andar in bordello.

Burdiari. v. intr. T. mar. Navigando serrar il vento quando è contrario col girar la nave di tanto in tanto per piegarla or dalla banda dritta ora dalla sinistra, onde acquistar cammino nello aspettare: bordeggiare. (Sp. bordear). || Fig. governarsi secondo le opportunità: barcamenare. || Titubare, non andar risoluto o di buone gambe a far checchessia: tentennare. || L’andar piegando ora da una parte ora dall’altra come fanno gli ubbriachi: barcollare. || Girar alterno, avvicinarsi dubbioso ad un luogo: giravoltolare, aliare. P. pass. burdiatu: bordeggiato. || Barcamenato. || Tentennato. || Barcollato ecc.

Burdiggiari. V. burdiari.

Burdillinu. s. m. Strumento da corda simile al violino: chitarrino, mandòla. V. minnulinu.

Burdilluni. V. burdata.

Burdunaru e Vurdunaru. s. m. Quegli che guida i muli: mulattiere, castaldo. || Prov. succedi a burdunaru sgarrari la via: sbaglia il prete all’altare ecc. ogn’uomo può fallire. || T. pesc. Camera di rete nelle tonnare, in cui si rinserrano i tonni per passar a quella detta di ponente: bordonaro. || burdunari sono le travi grosse poste a traverso per reggere travi minori: bordoni.

Burduneddu. s. m. dim. di burduni: bordoncino.

Burduni. s. m. Bastone da pellegrino: bordone. || Trave grosso in sostegno di altri: bordone, asinello. || Membro di edificio che ricresce in fuori, senza uscire del suo dritto o modanatura: cordone. || Quelle costure lineari fatte per fregio nel dorso dei guanti: cucito. || Costura dove la estremità della roba unita resta coperta dal filo, ciò si fa quando la roba ha i vivagni, se non si fa la costura: sopraggitto. || La estremità dei pasticci o torte alquanto ripiegata: risalto, orliccio. || Negli strumenti da corda è la corda più grossa: cordone. || burduni di la munita, dicesi dagli zecchieri la circonferenza ricinta come di un cordone: cordone. || Per mula dal Lat. burdo –onis.