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qualsivoglia modo difende cause giudiziali: causidico.

Causitteri. V. quasitteri.

Causittuni. V. quasittuni.

Causolu. add. Di cavallo che avendo altro manto, abbia i piedi bianchi: balzano.

Càusticu. s. m. e add. T. chir. Medicamento estrinseco che ha forza di abbruciare: càustico. || fig. Di persona che biasima altrui: mordace. || Per colui, che lasciandosi prendere da impazienza, torna intrattabile: umor caustico.

Causuddi. V. quasuddi.

Causuneddi. V. quasuneddi.

Causuni. V. quasuni.

Cautamenti. avv. Con cautela, accorgenza: cautamente.

Cautela. s. f. L’abito dell’esser cauto e l’atto: cautela. || T. leg. Sicurtà: cautela. || Sicurezza, difesa: cautela. || Carta autentica dove sta scritta la cautela: cautela. ||a cautela, modo avv., per sicurezza: a cautela.

Cautelari. v. a. Dar cautela: cautelare. || rifl. a. Nascondersi, o sottrarsi alla forza pubblica: latitare. P. pass. cautelatu: cautelato. || Latitato.

Cautelusu. add. Circospetto, che abbonda in cautele: cauteloso.

Cautèriu. s. m. T. chir. Incendimento di carne con ferro rovente, o con fuoco morto: cauterio, rottorio.

Càutu. add. Chi sa evitare e prevenire il pericolo; che sa assicurare sè stesso e la cosa: cauto.

Cauzararu. V. scarparu.

Cauzari. V. quasari.

Cauzetta. V. quasetta.

Cauzioni. s. f. Atto che ha per fine il guarentire, l’assicurar a sè una cosa: cauzione.

Cauzitteri. V. quasitteri.

Cava. s. f. Luogo scavato più o meno profondo da cui per lo più si estraggono materie: cava. || – di sali, – di surfaru, – di rina, – di petra: cava di sale o salina, – di zolfo o zolfaja, – di rena, – di pietra.

Cavaddarìa. (Aur.) V. cavallaria.

Cavaddarizzu. (Aur.) V. cavallarizzu.

Cavaddaru. s. m. Guida di cavallo da carico: cavallaro. || Corriere: cavallaro. || Chi affitta bestie da soma e da sella: cavallajo.

Cavaddazzu. s. m. pegg. di cavaddu: cavallaccio, rozza (z dolce). || la vanedda di li cavaddazzi, luogo remoto fuori della città ove si buttano le carogne.

Cavaddignu. add. A somiglianza di cavallo: cavallino.

Cavaddina. s. f. Pelle concia del cavallo: cavallina.

Cavaddinu. add. Appartenente a cavallo: cavallino. || musca cavaddina, quelle mosche che molestano i cavalli, i buoi e simili: mosca cavallina, mosca culaja. E per sim. a uomo seccante: mosca culaja. || a la cavaddina, posto avv., secondo il fare del cavallo.

Cavaddiscamenti. V. asiniscamenti.

Cavaddiscu. V. cavaddinu.

Cavaddittu. s. m. dim. di cavaddu: cavalletto. || Ogni strumento a similitudine del cavallo, per sostener pesi: cavalletto. || Arnese ove si facevano cavalcare i malfattori posti alla gogna: cavalletto, gogna. || Arnese dove i cocchieri adattano i fornimenti de’ cavalli per pulirli: cavalletto. || V. cavallittu.

Cavaddòriu. add. Voce scherzevole per cavaddinu V.

Cavaddottu. s. m. Cavallo di mezzana grandezza, o non pervenuto a tutto il suo crescimento, ma gagliardo e di buona figura: cavallotto.

Cavaddu e Cavallu. s. m. T. zool. Animale noto: cavallo. Equus L. (f. cavadda e cavalla: cavalla). || – baju, di mantello tendente al rosso; colore che varia in chiaro, scuro, castagno, fuocato, lavato e dorato: caval bajo. || – ’nsainatu, di color grigio e la testa nera: cavallo a cavezza di moro. || – fasolu o causolu, quello che essendo d’un mantello a colore qualunque ha i piedi bianchi: caval balzano. causolu di unu, – di dui, –di tri: balzano da uno, – da due, – da tre. || – di carrozza, quello atto a tirare: cavallo da tiro, da treno, da traino. || – di la manu, quello che nella carrozza s’attacca alla diritta del cocchiero. || – di la sedda, quello che si attacca alla sinistra del cocchiero. || – scugghiu: cavallo castrato. || – facciolu, quello che per lo lungo della fronte ha una pezza bianca: cavallo sfacciato. || – farbu, di mantello giallo scuro: cavallo falbo. || – muschïatu, il cui mantello è sbrizzolato di macchiette nere: cavallo leardo moscato. || un bon cavaddu nun havi bisognu spruna, corre senza esser punto. || tantu mancia lu cavaddu rozzu, quantu chiddu di razza: tanto mangia il povero quanto il ricco, cioè entrambi han bisogno di mangiare. || – mirrinu, di mantello bigio. || – mirrinu arrutatu, di mantello bianco con macchie nere: cavallo leardo rotato. || – mirrinu corvu, mantello scuro. || – mureddu, di mantello nero: cavallo morello. || – palummu, di mantello bianco: cavallo leardo. || – sardiscu o sardignolu, piccolo e forte; vengono dalla Sardegna: cavallo sardo. || – sàuru, di colore tra bigio e tanè: cavallo sauro. || – staddizzu, che è tenuto lungo tempo in istalla: cavallo stallìo. || – tirranu V. tirranu. || quannu sì a cavaddu saluta lu piduni, quando sei in alto posto, tratta coloro che ti pajono minori, perchè un giorno quelli ti posson essere superiori. Avviso agli orgogliosi! || – fruciuni, sorta di cavallo con certe barbette ai piedi: cavallo frigione. E met. chi fa le cose a precipizio e materialmente: affrucione, abborracciatore (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || – sarvaggiu, cavallo non ancora domato: cavallo bravo. || – stidda, che ha una stella bianca in fronte: cavallo stellato. || – cu l’aricchi e la cuda tagghiata: cortaldo. || – di varda o di carricu: cavallo da basto o da soma. || – marinu, animale anfibio della grandezza di un bue, col piè fesso, e nitrisce come un cavallo: cavallo marino, caval fiumatico. || – di cursa: corsiero. || – di razza: cavallo di razza, stallone. || – di lueri: cavallo da nolo, da vettura o d’affitto. || cavaddu, met. ad uomo sciocco: asino, sciabordo. || – appagnusu o umbrusu, che si mette paura: ombroso. E per sim. ad uomo fantastico: ombroso. || – cauciaturi, che dà calci: calcitroso. || Pezzo del giuoco di scacchi V. cavallu. || – ristivu, che non vuol andare avanti: restìo. || – ’nsignatu, ammae-