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Dispisari. v.intr. e intr. pass. Spendere, impiegare denaro in cose venali, o per altro: spendere, sciupare. || att. Dare spesa. || putirisi dispisari d’una cosa, poterne disfarsene: poterne far di meno, potersene dispensare; nel quale senso pare che sia la voce dispensare fognata la n.

Dispisaturi –tura. verb. Chi a suo talento può spendere: agiato.

Dispittarìa. V. dispettu.

Dispittu. Per dispetto. E dispitto usò anco Dante.

Dispittusamenti. avv. In modo dispettoso: dispettosamente.

Dispittusazzu. add. pegg. di dispittusu: dispettosaccio.

Dispittuseddu. dim. di dispittusu: dispettosuzzo, dispettosino.

Dispittusu. add. Che fa dispetto: dispettoso. Sup. dispittusissimu: dispettosissimo.

Dispittusuni. V. dispittusazzu.

Disponibbili. add. Che si può disporre; e sost. testatore: disponibile.

Disponibbilità. s. f. Si dice che un impiegato è in disponibilità, quando tolto dal suo ufficio è ritenuto a disposizione del Governo.

Disponimentu. s. m. Il disporre: disponimento.

Dispòniri v. a. e intr. ass. Ordinare, metter in buon ordine, stabilire: disporre, disponere. || Accomodare, preparare: disporre. || Trarre altrui alla propria volontà: disporre. || Far testamento: disporre. || Indurre, accomodar a far checchessia: disporre. || Preparar alcuno a ricevere una cattiva notizia: disporre l’animo. || Prov. l’omu proponi e Diu disponi, che l’uomo propone e Dio dispone: l’uomo ordisce e la fortuna tesse. || Far d’una cosa ciò che più aggrada: disporre. || rifl. Apparecchiarsi: disporsi. P. pres. dispunenti: disponente. P. pass. dispunutu (Scarpitta), e dispostu: disposto.

Dispositiva. s. f. Nelle scritture è la parte che dichiara i patti: dispositiva.

Dispositivu. add. Che dispone: dispositivo. || Detto di leggi, testamenti ecc. che ordina, stabilisce: dispositivo, e s’usa anche sost.

Disposituri –trici. verb. Chi o che dispone: dispositore –trice.

Disposizioni e Dispusizioni. s. f. Il disporre le parti del tutto, compartimento, situazione: disposizione. || Deliberazione: disposizione. || Arbitro, autorità di agire a suo piacimento: disposizione. || Facoltà di usare di... aver la disposizione || Termine, stato, condizione: disposizione. || Inclinazione, attitudine a fare: disposizione. || essiri in bona o mala disposizioni, esser bene o mal acconcio a checchessia: esser in buona o mala disposizione. || Ultima volontà, testamento: disposizione. || mettiri a disposizioni d’unu, far tener pronto uno all’altrui piacere: metter a disposizione d’alcuno. || T. di belle arti. Quella bella ordinanza che si fa del soggetto e delle sue parti: disposizione. || Per ordine, comando: disposizione.

Dispostamenti. avv. Con disposizione: dispostamente.

Dispostizza. s. f. Buona e ordinata disposizione delle membra, e della persona: dispostezza. || Attitudine: dispostezza.

Dispostu. add. Da disponiri: disposto. || Acconcio, adatto: disposto. || Allestito, apparecchiato: disposto. || Detto di corpo svelto, snello: ben disposto della persona. || Sano, contrario d’indisposto: disposto. || bonu o malu dispostu, bene o mal intenzionato: bene o male disposto. || Detto di cosa stabilita assegnata risoluta: disposto. || Avvertito anteriormente di un affare: disposto. || Detto di macchine o altro: messo in punto. Sup. dispostissimu: dispostissimo.

Dispoticamenti. avv. Con dispotismo: dispoticamente.

Dispoticu. add. Da despota, signorile, assoluto: dispotico. || Per disposizioni V.

Dispotismu e Disputìsimu. s. m. Forma di governo in cui il principe è assoluto padrone de’ suoi governati, facendo tutto quello che gli pare e piace senza freno di legge: dispotismo. || Ogni indiscreto abuso di potere: dispotismo.

Dispotu e Dèsputa. s. m. Signore di dignità ragguardevole nell’antico impero Greco: dìspoto, dèspota. || Oggi si dice ai re che non ammetton limiti alla lor tirannia: dèspoto, dèspota. || Ogni abusatore insolente: despota. || Per arbitrio, onde dari ad unu lu dispotu di fari e sfari, trasferirgli un poter assoluto di operare: dar l’alterego. || pigghiarisi lu dispotu, arrogarsi un potere: presumere, osare. || essiri a lu dispotu d’unu, essere a disposizione altrui: essere a posta altrui.

Dispraciri. V. dispiaciri.

Disprezzu. s. m. Il reputare o mostrar di reputare vile una cosa: disprezzo è un po’ più forte di dispregio, epperciò più di spregio e anco di sprezzo.

Disprizzabbili e Disprizzabuli. add. Da disprezzarsi: disprezzabile.

Disprizzamentu e Disprezzamentu. s. m. Il disprezzare: disprezzamento.

Disprizzanteddu. dim. di disprizzanti: superbetto (D. B.).

Disprizzanti. add. Che disprezza: disprezzante, che ha sempre mal senso: sprezzante, quest’ultimo dicesi del fare e del dire.

Disprizzantimenti. avv. In modo disprezzante: disprezzantemente.

Disprizzari. v. a. Avere o tener a vile: disprezzare, dispregiare, sprezzare, spregiare. || Non curarsi di pericolo, malattia, o non si curare di andar ben vestito: dispregiare, disprezzare. || Prov. cui disprezza compra, dicesi a chi per ingannare finge spregiare ciò che vorrebbe: chi disprezza vuol comprare P. pass. disprizzatu: disprezzato.

Disprizzatamenti. avv. In modo da esser disprezzato: disprezzatamente.

Disprezzativu. add. Che disprezza: disprezzativo.

Dlsprizzaturi –trici –tura. verb. Chi o che disprezza: disprezzatore –trice, dispregiatore –trice.

Disprizzeri. V. sopra.

Dispusiziunedda. s. f. dim. di disposizione: disposizioncella.

Dispustizza. V. dispostizza.

Dispùta e Dìsputa. s. f. Il disputare: dìsputa. || Il Discorso dell’avvocato innanzi i giudici: disputa. || Esercizio dialogistico delle ragazze sul catechismo: collocuzione. || tèniri ’na disputa, star quistionando: tener disputa.

Disputabbili. add. Atto a disputarsi: disputabile.