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lettu, attaccarlo d’ambo i lati del capestro, obbligandolo a tener la testa alta e ferma (Siciliano).

Filiali. add. Di o da figlio: filiale.

Filiana. V. testagrossa, uccello. (Forse da Lanius-rufus fecero rufu-laniu indi fulania o filiana).

Filianedda. dim. di filiana.

Filiari. v. intr. Il girar che fanno gli uccelli per l’aria e particolarmente i rapaci: far ruota, asolare. || Per sim. degli uomini quando spesso bazzicano e s’aggirano per certi luoghi: aliare. || Codiare alcun oggetto amato, ma in modo che altri non s’avveda, così non troppo frequentemente.

Filiazioni. s. f. L’esser figliuolo: filiazione.

Filicciari. v. a. Tirar o colpir con freccia: filecciare. P. pass. filicciatu: frecciato.

Filicciata. s. f. Colpo o ferita di freccia: frecciata.

Filicciaturi. verb. Chi tira di freccia: frecciatore, arciere.

Filiceddu. dim. di filu: filetto.

Filici. V. felici.

Fìlici. s. f. T. bot. Pianta boschereccia ed alpestre le foglie di cui sono minutamente tagliuzzate e distese a guisa di ali: felce. Pteris aquilina L. || – masculina, pianta annoverata nella classe delle felci: felce quercina. Polypodium filix dryopteris. || – florida. Osmunda regalis.

Filicìcchia. s. f. T. bot. Pianta di radice squamosa, nodosa; le fronde numerose a cespuglio, pennate-fesse, con le pennoline parallele bislunghe: polipodio. Polypodium vulgare L. || Prov. curriri como ’na filicicchia, velocemente.

Filicità. V. felicità.

Filicitari. V. felicitari.

Filicitati. V. felicità.

Filiddu. s. m. (pl. filidda) dim. di filo: filettino. || un filiddu di pasta o che, un pochino.

Filìggini. s. f. Quella materia nera, che lascia il fumo su pe’ camini: filiggine, fuliggine.

Filigginusu. add. Che ha filiggine: filigginoso.

Filìina. V. filiggini.

Filìnia. s. f. Tela che fanno i ragni: ragna, ragnatela. || essiri o divintari una filinia, esser magrissimo: esser un filo. E si dice de’ panni quando comincian ad esser logori: ragnare. || Fantasticaggine, scrupolo irragionevole: grullerie. || fari filinii. V. fari puntina.

Filiniazza. pegg. di ragna: ragnaccia.

Filiniedda. dim. Ragnateluccio, ragnuola.

Filiniusu. V. ’nfiliniatu.

Filipèndula. s. f. T. bot. Pianta che ha i fiori internamente bianchi, e rossi fuori, numerosi e a pannocchie pendenti come da un filo: filipendula. Spiraea filipendula L.

Filippinu. s. m. Era prete regolare della congregazione di S. Filippo Neri: filippino.

Filippu. s. m. Era moneta d’uno scudo: filippo.

Filistocchi. s. m. pl. Modi pieni di mollezza e di affettazione usate da donne o da ragazzi: lezii, smancerìe. || E sta per sotterfugi, scappatoje.

Filitteddu. dim. di filettu, picciol lombo.

Filittuni. s. m. Pollone, messiticcio d’albero: germoglio.

Fillastrinu. V. panacea.

Filiu. V. figghiu.

Filoccu. s. m. Filo che spiccia dal panno rotto, o stracciato, o mal cucito: filàccica (in pl. le filàccica). || V. piloccu. || fig. Cosa da nulla: bagattella.

Filodrammàticu. add. e s. Amatore dell’arte drammatica: filodrammatico.

Filologgìa. s. f. Erudizione che abbraccia molti rami letterari, e specialmente sui classici della lingua: filologia.

Filològgicu. add. Appartenente a filologia: filológico.

Filòlogu. s. m. Erudito in filologia; che fa studio sugli autori del ben parlare: filologo.

Filomela. s. f. Nome che si dà pure all’usignuolo: filomela.

Filòsofa. s. f. di filosofo: filósofa.

Filosofàggini. s. f. Dispregio e non curanza stravagante delle cose per lo più curate o stimate: non curanza, sprezzo. || Certa negligenza, anco affettata, negli abiti: sciattaggine.

Filosofali. add. Da filosofo, filosofico: filosofale. || petra filosofali, con cui i credenzoni dicono potersi far l’oro: pietra filosofale.

Filosofanti. s. m. Che attende a filosofia: filosofante. || add. Che filosofa: filosofante.

Filosofari. v. intr. Attender a filosofia, speculare per trovar il vero: filosofare. P. pass. filosofatu: filosofato.

Filosofastru. s. m. Filosofo di poco valore: filosofastro.

Filosofazzu. pegg. di filosofo: filosofaccio. || Che non bada pel sottile intorno agli abbigliamenti.

Filosofettu. dim. di filosofo, ma per dispregio: filosofetto.

Filosofia. s. f. Amore della sapienza, scienza che va al conoscimento delle cose fisiche, e morali per mezzo delle loro cagioni o degli effetti: filosofia. || Dottrina, opinione di qualche filosofo: filosofia. || T. stamp. Certo carattere di mezzo tra l’antico o cicero e il garamone: filosofia. || Certa negligenza nel vestire: trascuranza, sciattezza.

Filosoficamenti. avv. Da filosofu: filosoficamente.

Filosoficchiu. dim. di filosofu ma per ispregio: filosofuolo, filosofuzzo.

Filosoficu. add. Da o di filosofo: filosòfico. || a la filosofica, modo avv., a mo’ de’ filosofi: alla filosofica. E vale anche da uomo schietto, semplice, che non vuole vane apparenze: schiettamente. E vale anche: trascurantemente, sciattamente.

Filosofissa. s. f. Voce di scherzo per filosofa: filosofessa.

Filòsofu e Filòsufu. s. m. Chi professa o studia filosofia: filosofo. || Per sim. Astratto, fantastico: filosofo. || Trascurato nel vestire, mangiare, ne’ doveri di civiltà: positivo, sgloriato, spregiudicato.

Filosofuni. accr. di filosofu: filosofone.

Filosufu. V. filosofu.

Filsa. s. f. Foglio di cartone ripiegato in due, in forma di coperta di libro entro cui si ripongono carte, scritti ecc: cartella.

Filtrari. v. a. Cavar la parte più sottile di un liquido facendolo passare per un panno o simile: feltrare.

Filtratu. add. da feltrare: feltrato. || Di cosa pensata e ripensata ben bene: ponderata, esaminata.