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ADU — 25 — AFF

v. a. Metter in opera, far uso: adoperare, adoprare. || Per operare. || Procurare: adoperare. || Rifl. Impiegar sua opera, affaticarsi, cooperarsi: adoperarsi, adoprarsi. P. pass. adupratu e adopratu: adoperato, adoprato.

Adorabbili. add. Degno che s’adori: Adorabile. Sup. adurabbilissimu: adorabilissimo.

Adurabbilità. s. f. L’esser adorabile: adorabilità.

Aduramentu. s. m. Adoramento.

Adurari. v. a. Render un culto religioso, più che venerare, a Dio o agli Dei: adorare. || Semplicemente per venerare detto de’ genitori, o anziani: adorare. || Per amar in massimo grado: adorare. || v. intr. ass. Far orazione: adorare. || Per tardare indugiare: a cui aduri? chi cci aduri?che stilli? che indugi? || Prov. ognunu adura lu suli chi nasci: ognuno adora il sol che nasce, ognuno rispetta chi è potente nel momento. || adurari a todaru a lu pedi di la scala: modo avv. perder il tempo inutilmente. || Idiotismo per odorari V. P. pass. aduratu: adorato.

Aduratòriu. (Pasq. e Mal.) Luogo dove s’adora: adoratorio.

Aduraturi –tura –trici. verb. Chi o che adora: adoratore –trice.

Adurazioni. s. m. Adoramento: adorazione.

Adurbari. v. a. È nel Veneziano: sapemu comu fidi nun s’aviri; ad omu zoppu nè gobbu nè surba; e cui lu mottu anticu dippi diri; nun sine quare la lupa s’adurba; io credo che voglia dire: incittadinare, e nel rifl. incittadinarsi, dal Lat. ad urbe, farsi o prender i costumi di cittadino: addomesticarsi.

Adurnari. v. a. Fornir con arte alcun oggetto o persona: adornare; dove c’entri meno l’arte dicesi: ornare. || Rifl. adornarsi . P. pass. adurnatu: adornato.

Adurnatissimu. add. sup. di adurnatu: adornatissimo.

Adurnatura. s. f. Il risultamento dell’adornare: adornatura.

Adurnaturi –tura. verb. Chi o che adorna: adornatore –trice.

Adurgiari. V. annurgiari.

Adurnizza. s. f. Lo stato di chi è adorno: adornezza.

Adustu. add. Riarso, arido: adusto. V. Lat. di dubbio uso.

Aduttari. V. adottari.

Aduvarisi. v. intr. pass. Formarsi le uova nell’ovaja.

Aèreu e Aèriu. add. d’aria: aereo. || Che sta nell’aria: aereo. || Per simil. senza fondamento: aereo. || Met. Volubile, stravagante: bergolo, girellajo.

Affabbili. add. Che usa affabilità: affabile. Sup. affabbilissimu: affabilissimo.

Affabbilissimamenti. avv. sup. Affabilissimamente.

Affabbilità e Affabbilitati. s. f. Virtù per la quale l’uomo è piacevole in usare colle genti: affabilità, affabilitade, affabilitate.

Affabbilmenti. avv. Affabilmente.

Affabbiluni. accr. Più che affabile.

Affacciareddu o Affacciareddi. Col verbo fari: far capolino, affacciarsi destramente e spessamente per vedere. || Fig. Far la civetta or affacciandosi or ritirandosi: coccoveggiare, civettare. || Met. Far atti di vanità, e di leggerezza, detto per lo più delle donne: far la frascherella, vaneggiarsi.

Affacciari. v. intr. Metter fuori la faccia da qualche luogo per vedere, come a finestre, porte e simili: affacciare. || Rifl. pass. Affacciarsi. || Farsi vedere, comparire: affacciarsi. || Cominciar a nascere: apparir, uscir fuori. || Presentarsi innanzi alcuno: affacciarsi. P. pass. affacciatu: affacciato.

Affacciata. s. f. L’atto dell’affacciarsi, p. e. fari o dari un’affacciata: dar un’occhiata. || T. arch. V. facciata. || Met. Rimprovero: bravata, sbarbazzata.

Affacciatedda. dim. d’affacciata; dari un’affacciatedda: dar un’occhiatina.

Affacciu. avv. Alla vista, ovvero, dirimpetto, in faccia. || T. agr. siminari all’affacciu: modo di seminar a macchieto, farlo disseccare, bruciarlo e poi affidarne il grano alla terra, e ricoprire con semplice lavoro di zappone. || Prov. cui simina affacciu, meti a lu strafacciu: chi semina senza arare, non miete nulla: chi semina in rompone, raccoglie in brontolone.

Affacinnamentu. s. m. Affaccendamento.

Affacinnarisi. v. intr. pass. Affaticarsi, far faccende: affaccendarsi. P. pass. affacinnatu: affaccendato.

Affacinnateddu. add. dim. Alquanto affaccendato.

Affacinnatizzu. add. Mezzo affaccendato.

Affacinnatu. add. Che ha faccende: affaccendato, infaccendato. Sup. affacinnatissimu: affaccendatissimo.

Affacinnatuni. add. accr. Di molto affaccendato.

Affamari. v. a. Indur carestia: affamare. P. pass. affamatu: affamato.

Affamatamenti. avv. Affamatamente.

Affamatazzu. add. pegg. Affamataccio (Fanf. Voc. d. u. Tosc.).

Affamateddu. add. dim. Affamatello, affamatuzzo.

Affamatizzu. add. dim. Affamaticcio. || Per povero. || Per voglioso: famelico. || Per avaro: tegnente.

Affamatu. add. Che ha fame: affamato, famelico. || Assai desideroso: voglioso, affamato. || Necessitoso. || Avaro, tirchio.

Affamatuni. add. accr. Di molto affamato. || Avarone.

Affamigghiarisi. v. rifl. pass. Venirgli famiglia. P. pass. affamigghiatu: con famiglia.

Affamigghiatissimu. sup. Aggravato da famiglia.

Affamòria. V. brama.

Affangari. V. infangari: affangare.

Affangatu. V. infangatu: affangato. || Met. affangatu ’ntra l’affari: immerso negli affari.

Affannamentu. s. m. Affannamento.

Affannari. v. a. Dar affanno: affannare. || Rifl. a. Darsi affanno, briga: affannarsi. || Rifl. pass. Industriarsi durar fatica: travagliarsi. || affannarisi lu pani: buscarsi il vitto. || io affannu e tu sudi: uno fa i miracoli, e un altro raccoglie i moccoli, uno lavora e l’altro ne gode. P. pass. affannatu: affannato.

Affannatamenti. avv. Affannatamente.

Affannatu. s. m. Mercede di mercenario, procacciata con istento. || Travaglio.

Affannatu. add. Affannato. || Procacciato con fatica: affannato. || essiri comu lu diavulu affannatu: non aver mai posa per moltiplicità di af-