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GAN | — 427 — | GAR |
secco, e di maglie fitte: gangamo. || Aggiunto ad uomo: avaro, tirato.
Gangata. s. f. L’addentare, o colpo di dente (ganga): dentata. || Il mordere, e la parte ferita col morso: morso. || dari ’na gangata, fig., dar un pugno sul viso: dar un grifone.
Ganghïari. V. ganguniari. || Temporeggiare astutamente: bargagnare. || Dir una cosa oscuramente, fra se stesso o a bassa voce: dir checchessia fra’ denti, o fra dente e dente.
Ganghicedda. V. ganguzza.
Gàngiu. V. ganciu.
Ganguliari. V. ganguniari.
Ganguluni. (A. Posto avv. Senza fretta, lentamente: pian piano.
Ganguni. s. m. Dente lungo da lato, solito nascere a’ giumenti nella vecchiaja, che lor impedisce di liberamente masticare.
Ganguniari. v. intr. Mangiar alcun poco, masticacchiare: dentecchiare.
Ganguzza. dim. di ganga: dentuccio. || V. ganghi di vecchia, in ganga.
Gara. s. f. Concorrenza, contesa: gara. || a gara, posto avv., a competenza, a concorrenza: a gara. || a la ’n gara, lo stesso che a gara, vale anche con poca cura: abborracciatamente.
Garabbugghiu. V. garbugghiu.
Garagolu. V. caragolu. || scala a garagolu. V. a babbaluci. || Intrecciature di linee fatte colla penna: ghirigori. || ballu a garagolu, in tondo: ballo tondo. || Caracollo: garagallo (ma è voce poco usata in ital.).
Garamedda. s. f. Cosa da niun conto: bazzécola, bagattella.
Garammuli. s. pl. Fessure irregolari, grandi nella terra: fenditure (Pasq.).
Garamuncinu. s. m. T. stamp. Carattere minore del garamone, e maggiore del testino: garamoncino.
Garamuni. s. m. T. stamp. Carattere di mezzo tra la filosofia e il garamoncino, inventato da Garamone: garamone.
Garana. s. f. T. bot. Pianta con foglie alterne, picciolate, palmate a 5 o 7 lobi dentati, lucidi; fiori di un giallo pallido, anellari, peduncolati, solitari, e frutti carnosi, tubercolati, rossi: balsamina. Momordica balsamina L.
Garanti. add. Che è mantenitore per altri: mallevadore. La voce garante non è bella.
Garantiri. v. a. Proteggere da ingiuria, da danno, rispondere per altrui: guarentire. P. pass. garantitu: guarentito.
Garanzìa. s. f. Quella cautela che dà il mallevadore, o chi guarentisce: guarentìgia, garanzia (Tomm. D.). || Salvamento,franchigia: guarentìgia.
Garàvulu (A. V. babbaluci (a.
Garba. V. gàrbula.
Garbaggiusu. V. vanagluriusu (Rocca). Corruzione di albaggiusu.
Garbatamenti. avv. Con garbo: garbatamente.
Garbateddu. dim. di garbatu.
Garbatizza. s. f. È qualità abituale degli atti esteriori, mentre garbo è il pregio attuale, o l’atto stesso: garbatezza.
Garbutu. V. aggarbatu.
Garbazzu. pegg. di garbo, cattivo garbo: garbaccio.
Garberi. (pasq.). Tarma che rode la quercia. || Spaccature ne’ filoni delle cave di zolfo (Gaet. Di Giovanni).
Garbettu. V. garbiceddu. || Sorta di panno grosso.
Garbiari. V. cardacïari.
Garbiatizzu, Garbiatu. V. cardacïatu.
Garbiceddu. dim. di garbu: garbino (Tomm. D.).
Garbizzari. v. a. Piacere, aver a gusto: garbare. P. pass. garbizzatu: garbato.
Garbona. V. gorbona.
Garbu. s. m. Certa disinvoltura, delicatezza, be’ modi nel dire o fare, meno di grazia: garbo (V. garbatizza). || omu di garbu, dabbene: uomo di garbo. || Presso alcuni artisti, curvatura, piegamento in arco di alcune opere: garbo. || di garbu, aggiunto a checchessia, vale buono, eccellente: di garbo. || Forma, maniera, foggia: garbo.
Garbugghiu. s. m. Ravviluppamento, confusione, intrigo: garbuglio.
Gàrbula. s. f. Cerchio di sottile asse, che serve a far cerchi di crivelli, tamburri, ecc: cassino.
Gardùbbulu. V. cardùbbulu.
Gareggiamentu. s. m. Il gareggiare: gareggiamento.
Gareggiari. v. intr. Far a gara: gareggiare. P. pass. gareggiatu: gareggiato.
Garfata. (Rocca) s. f. Quanto cape nella bocca: boccata.
Gargana. s. f. Tutte l’ossa di un animale morto, carogna: carcame.
Gargariari. V. intr. T. mus. Ribattere mezzo in gola, cantando, i passaggi: gorgheggiare. (Forse dallo Sp. gàrgara: gorgoglio; o che per sim. da gargarizzare).
Gargariggiari. V. gargariari.
Gargarìgghiu. s. m. Trillo di voce fatto nel gorgheggiare: gorghèggio.
Gargarìsimu. s. m. T. med. Rimedio liquido che adoperasi per le malattie della bocca, della gola, solamente sciacquandosi la bocca o facendolo rigurgitare per la strozza senza inghiottirlo; e l’atto del gargarizzare: gargarismo.
Gargarizzari. v. intr. Far gargarismi: gargarizzare. || V. gargariari.
Gàrgia, s. f. (pl. gargi) Quelle parti del collo poste sotto il ceppo delle orecchie e i confini delle mascelle: gavigne. || Sboccatura della canna della gola in bocca: fàuci. || farisi li gargi tanti, ingrassare: far cotenna. || farisi tanti di gargi. V. in fari. || – di pisci: branchie, gàrgie. || sentiri pri li gargi comu li pisci, si dice a chi non vuol sentire le cose dirittamente. || dari ’na gargia, un colpo sotto il mento: dar un golino.
Gargiari. V. sgargiari.
Gargiata. V. gargiuni.
Gargiazza. pegg. di gargia. || V. gargiuni.
Gargiola. V. gargia.
Gargitedda. dim. di gargia. || Branchino.
Gargiùbbula. V. gorbona.
Gargiuliari. v. intr. Avere certo stimolo di dire una cosa che non si voglia o debba dire. || V. granciuliari.
Gargiuneddu. dim. di gargiuni: golino, sgrugno.
Gargiuni. s. m. Colpo dato veramente sotto il