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Giurana. s. f. T. zool. Anfibio noto: rana. || Prov. la giurana nun sapi nèsciri di lu pantanu, si dice a chi non sa ripulirsi od elevare: nè per caldo o per freddo, o poco o assai, si può la rana trar dal fango mai; o, la rana avvezza nel pantano, s’ella è al monte torna al piano.
Giuranazza. pegg. di giurana: ranocchiaccio (in uno stornello di Pistoja).
Giuranedda. dim. Ranocchiella, ranella.
Giuraniari. v. intr. Bagnarsi e tuffarsi continuamente nell’acqua come la rana.
Giuranuna. accr. di giurana: ranocchione.
Giurari. v. intr. Chiamar Dio in testimone per corroborare il detto o fatto: giurare. || Promettere di osservare, con giuramento: giurare. || giurari a unu, far giuramento a uno di fedeltà: giurar ad uno. || Prov. cu’ giura m’inganna: chi giura è bugiardo.
Giuratu. s. m. Giudice di un fatto, che promette, giurando, di giudicar secondo giustizia: giurato.
Giurgïari. v. intr. Dir giorgi giorgi, cioè a terra a terra, come dicono i ladri assaltando: gridar lasciali lì.
Giurgiula. V. ddisa.
Giurgiulena. V. giuggiulena.
Giuricunsultu. s. m. Legista: giureconsulto.
Giuridicamenti. avv. Con modo giuridico: giuridicamente.
Giurìdicu. add. Appartenente a giustizia o a legge, o secondo le formole di esse: giuridico.
Giurisdizioni. s. f. Podestà di render altrui ragione: giurisdizione. || Territorio, luogo in cui il giudice esercita sua autorità: giurisdizione.
Giurisprudenza. s. f. Scienza legale: giurisprudenza. || Studio e professione da legali: giurisprudenza. || Il sistema delle leggi: giurisprudenza.
Giurista, s. m. Dottor in legge: giurista.
Giurlanda, Giurlanna. V. giurranna.
Giurnaleri. s. m. Operajo, chi lavora a giornata: giornaliere.
Giurnaleru. add. Di ciascun giorno, che passa o si muta ciascun dì: giornaliero.
Giurnali. V. giornali.
Giurranna. V. ghirlanna. || Muro secco circolare che si fa ai piedi degli ulivi o altri alberi, acciò mantenga loro la terra attorno, ne’ terreni declivi: mortajo, ciglione, lunetta (Pal. Voc. Met.).
Giustacori. s. m. Sorta di veste fin al ginocchio: giustacuore.
Giustalisa. s. f. Sorta di grano gentile, buono per farne pan buffetto: calvello.
Giustamenti. avv. Con giustizia, in modo giusto: giustamente. || Per l’appunto, senza fallare: giustamente.
Giusteru. V. giustu al 3º §.
Giustificàbbili. add. Che può essere giustificato: giustificabile.
Giustificamentu. V. giustificazioni.
Giustificari. v. a. Provare o mostrare con ragioni la verità o innocenza d’un fatto: giustificare. || Far giusto, dichiarar giusto: giustificare. || rifl. a. Scolparsi: giustificarsi. P. pres. giustificanti: giustificante. P. pass. giustificatu: giustificato.
Giustificatamenti. avv. Con giustificazione: giustificatamente.
Giustificatissimamenti. avv. sup. Giustificatissimamente.
Giustificatìssimu. add. sup. Giustificatissimo.
Giustificativu. add. Atto a giustificare: giustificativo.
Giustificaturi –tura. verb. Chi o che giustifica: giustificatore –trice.
Giustificazioni. s. f. Il giustificare o giustificarsi: giustificazione. || Prova o documento che giustifica: giustificazione. || Operazione colla quale i fonditori di caratteri, mediante la squadra della giustificazione, verificano la giustezza de’ caratteri: giustificazione (Car. Voc. Met.).
Giustitati. (Mal.) V. giustizza.
Giustizza. s. f. Qualità di ciò che è giusto, esatti: giustezza. || T. stamp. La lunghezza eguale di un verso o lineo d’una pagina: giustezza.
Giustìzzia. s. f. L’adempimento della legge naturale insieme e civile, virtù per la quale si rende a ognuno ciò che gli è dovuto, per cui si rispetta ogni diritto; e non riguarda che ai fatti esterni, all’apparenza de’ fatti, ed ha sanzione nella legge scritta: giustìzia. || L’equità si reca più direttamente alla legge naturale e all’intimo sentimento. V. equità. || Ciò che per giustizia è dovuto: giustizia. || Tribunale criminale, le sue sentenze, e i suoi agenti in complesso: giustizia. || fari giustizzia, amministrarla: far giustizia. || Prov. fari la giustizzia a manicu di mola, senza misura, alla grossa: far la giustizia coll’asce o coll’accetta. || farisi la giustizzia cu li so manu, vendicarsi, rendersi giustizia abusivamente senza le vie regolari: farsi giustizia da sè. || cu’ havi dinari ed amicizia, nun havi timuri di la giustizzia; o la giustizzia è fatta pri li poviri: i poveri mantengono la giustizia, pur troppo è così in queste società! || tutti vulemu la giustizzia ’n casa d’autru; o la giustizzia piaci a tutti fora di la nostra casa; o è bedda la giustizia ma no davanti la nostra porta, sono chiari: ognuno ama la giustizia a casa d’altri. || giustizzia originali, perfezione dell’uomo prima del peccato: giustizia originale. || vidiri ’na cosa pri giustizzia, ricorrer ai debiti tribunali: andar alla giustizia.
Giustizziari. v. a. Eseguire sopra i condannati la sentenza di morte: giustiziare. P. pres. giustizzianti: giustiziante. P. pass. giustizziatu: giustiziato.
Giustizzieri. s. m. Carnefice, boja: giustiziere, giustiziero.
Giustra. s. f. L’armeggiar a cavallo con lancia, correndo un cavaliere contro l’altro per iscavalcarlo: giostra.
Giustrari. v. intr. Armeggiar in giostra: giostrare. P. pres. giustranti: giostrante.
Giustraturi. verb. m. Chi o che giostra: giostratore.
Giustu. s. m. Giustizia, equità: giusto. || Prov. dumanna lu giustu pri aviri l’assai: dimanda pur assai che non manca a calar mai. || Uomo giusto: giusto. || Prov. lu giustu pecca setti voti lu jornu, a che miseria ci riducono le nostre credenze, per forza dobbiam essere cattivi: il giusto cade sette volte al giorno. || chianci