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servire al loro uso: accapezzare, acconciare. || Congiunger metalli per via di fuoco: appiccare. || Far seguire immediatamente, p. e. parola a parola, o altro: ingroppare, p. e. io nun rispusi ed iddu incapizza cu ’n ’autra littra: io non risposi, e lui, tonfa (o zebba) con altra lettera. || intr. pass. Avventarsi. P. pass. incapizzatu: incavezzato. || Accapezzato, ecc.

Incapizzatura. s. f. L’incavezzare; l’accapezzare.

Incappari. v. intr. Incorrere o cadere in insidie, pericoli e simili: incappare. || incappari comu l’aceddi a li viscati: impaniar come un uccellino. || Incontrarsi, rintopparsi: incappare. || Inciampare: incappare. || Chiappare: incappare. || v. a. Ritrovare. || rifl. a. Mettersi la cappa addosso: incapparsi. P. pass. incappatu: incappato.

Incappiddari. v. a. T. agr. Ammonticchiar terra al pedale dell’albero: rincalzare. || intr. Del vino quando per lo bollire manda su la vinaccia: levar in capo. || v. a. T. mar. Si dice del metter le sarchie o altro sopra gli alberi: incappellare (Zan. Voc. Met.). || rifl. Detto di tempo coprirsi di nebbie: annebbiarsi. || Mettersi il cappello: incappellarsi. || Azzuffarsi: accapigliarsi. || Arrabbiarsi: prender il cappello, incappellare. P. pass. incappiddatu: rincalzato. || Incappellato, ecc.

Incappucciari. v. a. Metter il cappuccio, camuffare: incappucciare, accappucciare. || Dicesi di quelle piante cui sopra una radice moltiplicansi molte foglie o grumoli: cestire. || rifl. Coprirsi il capo di cappuccio: accappucciarsi. || intr. Aver la testa o gli occhi aggravati per indisposizione o infreddatura. P. pass. incappucciatu: incappucciato. || Cestito, ecc.

Incapputtari. v. a. Avvolger, coprir con cappotto. || intr. Coprirsi il capo e il viso per non esser conosciuto: imbacuccarsi, camuffarsi P. pass. incapputtatu, avvolto entro il cappotto. || Imbacuccato.

Incapputtatizzu. add. Mezzo camuffato.

Incapricciamentu. s. m. L’incapricciarsi, l’invaghirsi: invaghimento.

Incapricciari. v. intr. Far venir ad alcuno il capriccio: incapricciare, incapriccire. || pron. Entrar in capriccio: incapricciarsi. || Invaghirsi. P. pass. incapricciatu: incapricciato.

Incapunari. T. mar. v. a. Si dice dell’àncora, afferrarla col gancio di cappone per la cicala, issarla fin presso la greca e ivi fermarla: capponar l’àncora.

Incapuzzari. V. incapizzari.

Incarcari. V. ’ncarcari.

Incarcerari. V. carzarari.

Incarciddatura. V. ’ncarciddatura.

Incàrica. s. f. Tanto peso quanto si porta addosso in una volta: incàrica.

Incaricari. v. a. Dar carico, cura o l’incombenza di fare una cosa: incaricare. P. pass. incaricatu: incaricato.

Incàricu. s. m. Cura, incombenza: incàrico.

Incarimentu. s. m. Aumento di prezzo: rincaro.

Incariri. v. a. e intr. Aumentar di prezzo: rincarare, rincarire, incarare. || Pregar altrui che voglia aver a cuore ciò che gli si domanda: raccomandare. P. pass. incarutu: rincarato.

Incarmari. v. intr. Contrario di calmare: infuriare. || Incalzare.

Incarnamentu. s. m. L’atto e il risultato dell’incarnarsi: incarnamento.

Incarnari. v. a. Operare, fare che uno s’incarni: incarnare. || Rappresentar al vivo: incarnare. || Ficcar nella carne: incarnare, incarnire. || rifl. Prender carne, farsi di carne: incarnarsi.

Incarnatinu. add. Che ha color della carne: incarnatino.

Incarnatu. add. Che ha preso carne: incarnato. || Il color della carne: incarnato, e s’usa anco sost. || Immedesimato, ingenito: incarnato. || Incastrato nella carne, e dicesi dell’unghia del pollice del piede: incarnito.

Incarnatura. V. carnaggiuni. || Il dipinger carne: incarnatura.

Incarnazioni. s. f. L’incarnarsi, e per antonomasia quella di Dio fatto uomo, secondo la credenza dei Cristiani: incarnazione.

Incarnazzatu. V. incarnatu. || Pien di carne: carnacciuto.

Incarricari. V. incaricari.

Incarruzzari. v. a. Porre in carrozza: incarrozzare. || rifl. Porsi in carrozza: incarrozzarsi. P. pass. incarruzzatu: incarrozzato.

Incartamentu. s. m. Il complesso di carte, di documenti ecc. che servono a mandare innanzi un affare: le carte, le informazioni.

Incartapiddari. V. scartapiddari.

Incartari. v. a. Rinvoltare in carta: incartare. || Dar una mano di calcina a’ muri prima del rinzaffo. P. pass. incartatu: incartato.

Incartata. s. f. Chiusura di carta fatta alle finestre: incartata.

Incartatura. s. f. Dicesi di quelle donne impiegate a incartare arance per incassarle e spedirle. V. in sicarrara un prov.

Incartiddari. V. ’ncartiddari.

Incartucciatu. add. Avvolto a guisa di cartoccio: accartocciato.

Incartunari. v. a. Munire di cartone: incartonare. || intr. Divenir asciutto e sodo come cartone. || Divenir secco, magro: ristecchire. P. pass. incartunatu: incartonato.

Incarugnimentu. s. m. Il poltrire, l’incarognare. || Avvilimento.

Incarugniri. v. intr. Diventar carogna: incarognare, incarognire. || Impigrire, perder la voglia al lavoro: scarognare. || Perdersi d’animo: invigliacchire, avvilirsi. P. pass. incarugnutu; incarognito. || Scarognito.

Incarutu. V. in incariri.

Incasamentu. s. m. L’atto e l’effetto del conficcare: conficcamento. || L’incastrare: incastramento.

Incasari. v. a. Cacciar con forza o commettere per bene una cosa entro un’altra, sì che combaci in tutto: inchiavare, incastrare, conficcare, incuneare, intassellare. || Appiccare una cosa ad un’altra, ficcar dentro: accoccare. || Sopravvenire, sopraggiungere una cosa ma in senso cattivo p. e. ’ncasau lu tempu tintu: sopravvenne il cattivo tempo. P. pass. incasatu: incastrato.

Incasciamentu. s. m. L’incassare: incassamento.

Incasciari. v. a. Metter nella cassa: incassare. || Per incasari. V. || Mettere attorno ad una cosa terra o altro per fortificarla, ovvero situarla in modo che sia salda: rincalzare, fermare. ||