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Macchiavèllicu. add. Furbo come Machiavelli, che fa tranelli o inganni: machiavèllico.
Macchiavellu. add. sopra. || s. m. Inganno. (S. Fratello).
Macchiavilliscu. V. macchiavellicu.
Macchiavillìsimu. s. m. Furberia, cavillazione: tranelleria.
Macchiavillista. V. macchiavèllicu.
Macchiazza. pegg. di macchia: macchiaccia.
Macchicedda. dim. Macchierella, macchiettina.
Macchiedda, Macchietta. dim. di macchia: macchietta, macchiolina.
Macchìggiu. V. marchiggiu e seguenti.
Macchiuneddu. dim. di macchiuni: macchioncello.
Macchiuni. accr. di macchia: macchione.
Macchiuzza. dim. di macchia: macchiuzza.
Maccia. femm. di macciu. V. || – d’aranciu, pianta d’arancia (a Modica). V. anco scocca al 1º § || Per macchia.
Macciteddu. dim. di macciu: muletto.
Màcciu. s. m. Mulo (Sp. macho: mulo). || testa di macciu, ostinato, caparbio: testerèccio.
Maccu. s. m. Vivanda grossa di fave sgusciate, cotte in acqua, e ridotte come in pasta: macco.
Maceddu. s. m. Luogo dove si macella: macello, beccheria. || Strage, uccisione: macello. || purtari a lu maceddu, menare a rovina: menar al macello. || fari maceddu, fare strage: far macello.
Macellari. V. macillari.
Macellu. V. maceddu.
Maceramentu. s. m. Il macerare: maceramento.
Macerari. v. a. e intr. Tener tanto nell’acqua o in altro una cosa finchè si renda trattabile: macerare. || met. Mortificare. P. pass. maceratu: macerato.
Macerazzioni. s. f. Riducimento di checchessia per mezzo dell’acqua ad esser trattabile: macerazione. || met. Mortificazione: macerazione.
Macèrii. (An. M.) s. m. pl. Monte di sassi di case rovinate: macèrie.
Màceru. add. Macerato, affralito, spossato: màcero.
Màchina. s. f. Nome generico di ogni strumento semplice o composto per cui si ottiene forza, motu ecc.: màcchina. || Macchinazione, insidia: màcchina. || omu di machina: astuto, machione. || Qualunque ordegno meccanico: màcchina. || – umana, il corpo: màcchina umana. || Grande statura: màcchina. || Barca piatta cogli ordegni per pulir il fondo del mare: màcchina da scavare, cavafango. || – pri fari butiru: zàngola. (Più vicino al Lat. machina).
Machinali. add. Dicesi di que’ movimenti o atti in cui la volontà non concorra: macchinale.
Machinalmenti. avv. In maniera macchinale: macchinalmente.
Machinamentu. s. m. Il macchinare: macchinamento.
Machinari. v. a. Predisporre col pensiero, o in atto, per operare cose cattive: macchinare; ha più cattivo senso di rimuginare. Si medita per operare, per dire, per intendere tanto pel bene che pel male. Ordire è il congegnare le prime fila; tramare è il far concorrere i mezzi al fine. P. pres. machinanti: macchinante. P. pass. machinatu: macchinato.
Machinata. s. f. Il macchinare.
Machinaturi. verb. Che macchina: macchinatore –trice.
Machinazza. pegg. di machina: macchinaccia.
Machinazzioni. s. f. Il macchinare: macchinazione.
Machinedda, Machinetta. dim. di machina: macchinetta. || – di cafè, è di varie foggie, e serve per far il caffè: macchina da caffè.
Machiniari. V. machinari. || In senso non cattivo: affaticarsi intorno ad una cosa.
Machinìsimu. s. m. Il tutto insieme delle macchine, ordegno: macchinismo. || Struttura.
Machinista. s. m. Colui che fabbrica o muove macchine: macchinista.
Machinuna. accr. di machina: macchinone.
Machinuseddu. dim. di machinusu.
Machinusu. add. Che macchina: macchinoso. || Di gran mole. || Complicato, inviluppato.
Maciamentu. s. m. Smagrimento: emaciamento.
Maciareri. s. m. Dicesi di persona che ponga le mani in molte cose, ma tutte le faccia male: ciarpiere.
Maciari. v. a. e rifl. Smagrire: emaciare. P. pass. maciatu: emaciato.
Màciaru. V. màceru. || V. anco maceddu.
Maciddari. V macillari. || maciddarisi la testa: scervellarsi.
Macìgnu. s. m. Pietra bigia, renosa, men dura del marmo, si fan macine da mulino e conci per gli edificî: macigno. || Pietra durissima: macigno. || cori di macignu, durissimo, insensibile: cuor di macigno.
Macilentu. add. Stenuato, magro: macilento.
Macilenza. s. f. Magrezza, emaciazione: macilenza.
Macillari. v. a. Ammazzare bovi, pecore ecc. ad uso di mangiarne la carne: macellare. P. pass. macillatu: macellato.
Màcina. s. f. Pietra piana, circolare, bucata nel mezzo per uso di macinare: màcine, màcina. || Ordigno in cui la macina gira, se gira per piano o serve pel grano: macinatojo; se gira di costola o di fianco per le ulive: frantojo, infrantojo. || Quantità d’ulive che s’infrange in una volta: infrantojata, pilata, macinata. || Macinamento, la cosa macinata: macinatura. || a menza macina, non macinato troppo sottile: a mezza macina. || di menza macina, si dice del sale non tutto raffinato. || a tutta macina, macinato sottilmente: a tutta macina.
Macinamentu. s. m. Il macinare: macinamento.
Macinari. v. a. Ridurre in polvere checchessia colla macina: macinare. || Minutamente tritare: macinare. || Stritolare e impastar i colori con olio ecc.: macinare. || – a gurgata: a raccolta. V. gurgata. || macinarisi lu sensiu, mulinare, ghiribizzare: beccarsi il cervello. P. pass. macinatu: macinato.
Macinata. s. f. Il macinare; quantità che si macina in una volta: macinata.
Macinatedda. dim. di macinata: macinatina (in Firenze).
Macinatu. s. m. Macinatura, la roba macinata: macinato. || Esosa imposta e angarica sulla farina macinata: macinato.
Macinatura. s. f. Macinamento; la cosa macinata: macinatura.