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fa a sua posta, a suo modo, ovvero che cerca scusar il suo, e accusar il contrario, o simile.

Manìcula. s. f. Quella tela lina increspata, in cui terminano alcune maniche di camice, per ornamento: manichino. || Per manichedda V. || Per cazzola. V.

Maniculata. V. cazzulata. (Appendice).

Maniculedda, Maniculicchia. dim. di manicula.

Maniculuna. accr. di manicula.

Manicuna. accr. di manica: manicona, manicone.

Manicuni. accr. di manicu: manicone. || Per ’nguantuni. V.

Maniera. V. manera.

Manifattura s. f. Opera di manifattore, facimento: manifattura. || Prezzo del lavoro: manifattura.

Manifatturi. s. m. Chi fa lavori a mano, artefice: manifattore.

Manifatturìa. s. f. Manifattura: manifattorìa.

Manifestamenti. avv. In modo manifesto: manifestamente.

Manifestamentu. s. m. Il manifestare: manifestamento.

Manifestari. v. a. Metter alla mano le cose ignorate o le oscure, più del dichiarare, ed ha senso più ristretto del divulgare che vuol dire fare sapere a molti: manifestare. P. pass. manifestatu: manifestato.

Manifestaturi –trici. verb. Chi o che manifesta: manifestatore –trice.

Manifestazzioni. s. f. Il manifestare: manifestazione.

Manifestazziunedda. dim. di manifestazzioni.

Manifestissimamenti. avv. sup. Manifestissimamente.

Manifestu. add. Chiaro, noto: manifesto. Sup. manifestissimu: manifestissimo.

Manifestu. s. m. Scrittura per far pubblico, per far chiaro checchessia: manifesto.

Manifisteddu. dim. di manifestu: manifestino.

Manìgghia s. f. Que’ pezzi di legno, ferro, ottone, ecc. che servono per sollevare, alzare, aprire serrature, ecc.: maniglia. || T. agr. Uno de’ legni dello aratro: manecchia. || T. giuoc. La seconda carta di vaglia nel giuoco dell’ombre: maniglia. || Grossa bacchetta di ferro, per cui si strigne o s’allarga la morsa: bastone della morsa. || Cerchio di ferro o d’ottone appiccato fuori la porta, por picchiare o tirarla a sè o per ornamento: campanella (Fanf. Casa Fior.) || Braccialetto: maniglia. || L’ordegno per tenere chiuso lo sportello delle carrozze: serratura. E siccome spesso queste serrature si apron per via d’una maniglia così vien presa la parte pel tutto. || V. manizza al 2º §.

Manigghiuni. s. m. Aste di ferro che dalla cassa della carrozza vannosi ad appoggiare sulla molla a balestra: bandelloni, bracci della cassa.

Maniggiari. v. a. Trattare colle mani corpo che si può tramutare: maneggiare. || Regolare, dirigere; adoperare, usare: maneggiare. || Esercitare, trattare: maneggiare. || rifl. Portarsi con avvedutezza, usar modi destri in far checchessia: destreggiarsi. P. pass. maniggiatu: maneggiato. || Destreggiato.

Manìggiu. s. m. Negozio, traffico, affare: manèggio. || Ammaestramento di un cavallo: maneggio. || Luogo dove si maneggiano i cavalli: maneggio. || T. mar. Maniera di regolare un vascello e fargli fare le necessarie evoluzioni: maneggio. || cavaddu di maniggiu, ammaestrato od atto ad esserlo caval di maneggio. || maniggiu d’armi, nome generico delle operazioni che fa il soldato coll’arma: maneggio dell’armi.

Manigoldu. s. m. Esecutore di tormenti spietati, uomo di cuor feroce, abietto e goffamente barbaro: manigoldo.

Manìmuli manìmuli. post. avv. Presto presto, via via. (An. M.).

Maniottu. V. manigoldu.

Manipòliu. s. m. Quella incetta, che si fa comperando tutta una mercanzia, per esser solo a rivenderla: monopòlio. || Per barbarie.

Manipulamentu. V. manipulazzioni.

Manipulari. v. a. Lavorar con mano, e dicesi di cose ove entrino molti ingredienti: manipolare. P. pass. manipulatu: manipolato.

Manipulaturi –trici. verb. Chi o che manipola: manipolatore –trice.

Manipulazzioni. s. f. Il manipolare: manipolazione.

Manìpulu. s. m. V. manata. || Striscia di drappo o altro che tiene al braccio sinistro il sacerdote nel celebrare: manìpolo.

Manirazza. pegg. di manera: manieraccia.

Maniredda. dim. di manera: manierina.

Maniruna. accr. di manera.

Maniruseddu. dim. Alquanto manieroso, garbato: garbatuccio.

Manirusu. add. Che ha bella maniera, garbo: manieroso.

Maniscalcu e Maniscarcu. s. m. Quegli che ferra e medica i cavalli: maniscalco.

Maniscamenti. avv. Agevolmente, prontamente: manescamente.

Manischeddu. dim. di manesco.

Maniscu, Manìsculu. add. Da potersi agevolmente maneggiare: manesco, maneggevole, manevole (Fanf. alla voce scaleo dice: scala di legno manevole ecc. però non cita questa voce al sito alfabetico del suo Vocabolario). || Presto, presto, da potersi avere prontamente in mano: manesco. || Atto e comodo a esser portato via: manesco. || Pronto a dar di mano: manesco.

Manitta V. manetta. || V. mugnuni.

Manìu. V. maniamentu.

Maniuneddu. dim. di maniuni.

Maniuni. V. arciuni. || Bastone ricurvo. || Vale anco furbone. || Per sfirriusu. V. || Manico d’aratro: stiva.

Manìvuli. add. Da potersi maneggiare: maneggèvole, manèvole (Caruso). V. in maniscu la nota.

Manizza. s. f. Specie di guanto senza dita: mozzetti (in Firenze). A Siena chiamano manizza, il manicotto. || T. stamp. Manico di legno infisso nel telaino, onde maneggiare e far rotolare il rullo: rocchella. E in generale il manico sporgente d’una ruota della macchina, per cui si gira: manizza.

Manizzedda. dim. di manizza.

Manna. s. f. Cibo caduto dal cielo miracolosamente nel deserto agli Ebrei, come dice la Scrittura: manna. || Un liquore che stilla o geme da alcuni alberi come il frassino, l’orno, ecc. e poi si condensa: manna. || manna a can-