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Allistutu. add. da allestiri: allestito, in pronto.

Allitari. v. a. Impiastrar di luto il corpo dei vasi che si vogliono esporre al fuoco vivo, e così pure fra noi le arnie, o cassette delle pecchie: lutare. || Rifl. Godere o valersi di checchessia, p. e. nun putirisi allitari di ’na pirsuna: non ricevere alcun ajuto da persona ancorchè si dovesse. P. pass. allitatu: lutato.

Alliticamentu. s. m. Il leticare: letichìo.

Alliticari. v. intr. Contendere con parole più o meno importune all’altrui opinione o al volere: leticare, litigare; e nel pass. litigarsi. || Far lite in giudizio: litigare. || s’ha alliticatu un’anca: si è messo di suo potere, ha fatto il possibile. P. pres. alliticanti: leticante, litigante. P. pass. alliticatu: leticato.

Alliticaturi –tura. verb. Chi o che letica: litigone, letighino e chi litiga in giudizio: litigioso, letigatore –trice.

Alliticusu. add. Letighino (A. V. ital. leticoso).

Allittari. V. allettari.

Allitticarisi. v. intr. pass. Mettersi a letto per infermità: allettarsi. || v. a. Dicesi della pioggia e del vento, allorchè distendono a guisa di letto, o spianano a terra le biade nel campo: allettare. P. pass. allitticatu: allettato per ambo i significati.

Allittiratu. add. Che sa di lettere: alletterato (Favole d’Esopo) allitterato, letterato.

Alliunatu. add. Di color di lione: lionato, leonato.

Allivantari. v. n. Dicesi quando piove spirando levante.

Alliviari. V. alleviari.

Allividdari. v. a. Metter o aggiustar le cose allo stesso piano: livellare. P. pass. allividdatu: livellato.

Allivìsciri. V. A. (Scarpitta) V. arrivisciri.

Allivitari. v. a. Il rigonfiare che fa la pasta mercè il fermento: levitare.

Allivitatu. add. Levitato || met. Fiacco, torpido, sdilinquito. || Dicesi pure di vivande che per essere state conservate lungamente perdon di qualità: stantìo.

Allodiali. add. Allodiale.

Allòdiu. s. m. T. leg. Quella parte de’ beni stabili del principe o del feudatario, la qual’era libera da suggezione e da obblighi feudali: allodio.

Allòggiu. s. m. Luogo dove si stia ad abitare tempo corto: alloggio.

Alloira. Chiamo che si faceva a’ falconi. (Così il Caruso).

Alloirari. v. a. Chiamar i falconi. || fig. (come l’usò il Veneziano) invitare, attirare.

Allonga. s. f. T. comm. Pezzo di carta che s’aggiunge ad una fede di credito quando le molte firme non lasciano spazio ad altre che sopravvengono per le girate.

Allopatia. s. f. T. med. Il sistema di curare coi rimedi contrari alla malattia, atti a combatterla: allopatia contraria all’omiopatia.

Allopaticamenti. avv. A modo allopatico: allopaticamente.

Allopàticu. add. di allopatia: allopatico.

Allorgiu. Metatesi di orologgiu V. (Salomone Mar. Canti pop. Sic.).

Allu. avv. Composto di a e lu per additare, mostrare, così allu: eccolo, alla: eccola, alli: eccoli.

Allucarisi. t. intr. pass. Frequentare un luogo, e prendesi in mala parte: bazzicare.

Allucatu. add. Che bazzica. || Dicesi degli uccelli di passo, che nel ritorno si fermano nella contrada: stanziato. || Per lucari V.

Alluccari. v. a. Tôrre con artifizio una cosa ad altrui: scroccare, alloccare. P. pass. alluccatu: scroccato.

Allucchimentu. s. m. Sorprendimento: stupefazione.

Allucchiri. v. intr. Rimaner lì per forte impressione: stupire, rimanere stupefatto. || Per divenire attonito, intronato: stordire. I Sanesi dicono: allocchire.

Alluccuteddu. add. dim. Un po’ stupefatto. || Per mogio. V. alluccutu.

Alluccutizzu. add. Confuso per sorpresa: sbalordito, attonito. || Alquanto mogio.

Alluccutu. add. Stupefatto. || Stordito. || Senza spirito, senza saper dire parola nè far atto franco: mogio. || Detto di vino che nella stagione calda sia stato dimenticato di travasare: balordo.

Alluciari. v. a. L’effetto che fa un grande splendore quando ferendo gli occhi confonde la vista: abbarbagliare; o toglier quasi il poter vedere: offuscare, abbacinare. || Dicesi del simile effetto prodotto da qualsiasi riflesso: abbagliare. || Sedurre: abbagliare, met. || Metter il lume davanti l’uccello o il pesce nella caccia a frugnolo: frugnolare. || Il guardar attentamente e fisamente un oggetto: alluciare. || Rifl. Anche lo effetto dell’alluciare; o dall’oscuro passar allo splendore: abbagliare. (Lat. allucere. Piaggia.) P. pass. alluciatu: abbarbagliato, abbagliato, ecc.

Alluciatizzu. add. Alquanto abbarbagliato.

Allucinari. v. a. Distorre dal bene, e trarre al male: allucinare, sedurre. P. pass. allucinatu: allucinato, sedotto.

Allucinatizzu. add. Mezzo ingannato.

Allucintari. v. a. Persuader alcuno alla propria voglia lusingandolo ed abbagliandolo: sedurre. || allucintari l’occhi: montar in bizza, incollerirsi: e significa pure: entrar in pretensione.

Allùdiri. v. intr. Accennar col discorso a qualche cosa intesa e non ispiegata: alludere.

Alluffatu. add. Senza spirito per malattia o altro: mogio, balogio.

Alluggiamentu. s. m. L’alloggiare: alloggiamento. Il luogo dove tutti i soldati alloggiano insieme: alloggiamento.

Alluggiari. v. n. Passar la notte o posare per più poco tempo in alcun luogo: albergare. || Prov. cui tardu arriva mali alloggia: chi tardi arriva, mal alloggia. P. pass. alluggiatu: alloggiato.

Alluggiaturi –tura. verb. Chi o che alloggia: albergatore –trice.

Allumari. V. A. (Muse Sic.) V. addumari.

Allumiunatu. add. Dicesi di cosa di forma bislunga come limone. || Detto d’uomo: baccellone, scempiato.

Allunari. (Pasq.) v. a. Cerchiare, girare a guisa di mezza luna.

Allunata. (Pasq.) fari ’n’allunata: far un giro semicircolare.

Allunatu, add. (Pasq.) Allunato curvo a guisa di