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MOT — 608 — MPA


|| motu è infermità per cui i nervi rimangono più o men privi di senso: apoplesìa. || pigghiaricci un motu, avere grandissimo dispiacere. || Per mota, e si dice veramente di certa terra da far pignatte.

Mòtunu. V. monòtunu. || Sciocco, soro.

Moturi. verb. Movitore: motore. Ed usasi pure figurat.

Moventi. add. Che muove: movente.

Movenza. s. f. Movimento, e in pittura o scoltura, atteggiamento: movenza.

Movìbbili. add. Atto a muoversi: movibile. Sup. movibbilissimu: movibilissimo.

Movimentu. s. m. Il mover o muoversi, moto: movimento. || Sommossa, tumulto: movimento, rivoluzione.

Mòviri. v. a. Dar moto, levar da un luogo per metter in altro: muòvere, mòvere. || met. Indurre: muovere. || Tor via, mutare, cambiare: muovere. || intr. Darsi moto: muovere. || moviri dubbi, liti, questioni, metter innanzi, far nascere, proporre: muover dubbi, questioni, liti. || rifl. a. Darsi moto, esercitarsi: muoversi. || Inteso delle biade che sono ancora sul terreno e mature; esposte a’ venticelli: ondeggiare. || V. smòviri. || – com’un ciuncu, operar mal volentieri: dimenarsi nel manico. || nun ti moviri, si dice familiarmente invece di: aspetta. || Prov. cu’ sta beni nun si movi, è chiaro: chi sta bene non si muove. P. pass. mossu o muvutu: mosso.

’Mpacchiari. V. imbrugghiari. || Imbrattare: impacchiucare. || rifl. Ubbriacarsi.

’Mpacchiatizzu. V. ’nchiappatizzu. || Mezzo ebro: alticcio.

’Mpacchiatu. add. Imbrogliato. || Impacchiucato. || Ubbriaco.

’Mpàcchiti. Voce onomatopeica del rumore di labbra che si spiccano o altro simile.

’Mpacciari. V. impacciari e seguenti.

’Mpaccidderi. s. m. Chi volentieri s’impaccia in affari che non gl’interessano: ciaccione.

’Mpachittari. V. impachittari.

’Mpaciari. V. impaciari, o appaciari.

’Mpacinziusu. V. spacinziusu.

’Mpagghiata. V. impagghiata e così i simili.

’Mpagghiazzari. V. impagghiari.

’Mpagghiuccari. V. impagghiuccari, e simili.

’Mpagginari. V. impagginari.

’Mpajari. v. a. Metter il giogo a’ bovi: giugnere, aggiogare. || De’ cavalli che si metton alla carrozza, ecc, metter in punto la carrozza: attaccare. (Siccome per lo più si metton a pajo, così nasce la nostra voce, simile all’origine dell’ital. voce appajare). || ’mpajarisi unu pri davanti, sgridarlo fortemente: rimproverare, bistrattare. Vale pure mandar avanti: parare uno. || Vale anche portar via ciò che si para innanzi: fare rastrello. || E anche inseguire uno: rincorrere. P. pass. impajatu: aggiogato. || Attaccato ecc.

’Mpajata. s. f. L’aggiogare; l’attaccar i cavalli al carro: aggiogata; attaccata. || Sgridata: rabbuffo, bravata.

’Mpalacciata, ’Mpalacciatu. V. ’mpalacciunata.

’Mpalacciunari. v. a. Ficcar pali in terra a riparo di checchessia: palafittare, palificare. P. pass. ’mpalacciunatu: palafittato ecc.

’Mpalacciunata. s. f. Pali confitti per riparo: palafitta, palafittata, palificata.

’Mpalandranatu. V. impalandranatu.

’Mpalari. V. impalari. || ’mpalarisi, stari ’mpalatu, stare ritto e fermo, star lì duro: infustirsi, star lì infustito (Lori nella Mea).

’Mpalazzarisi. v. intr. pass. Adagiarsi in palazzo.

’Mpalazzata. V. palazzata.

’Mpalazzatu. add. Fatto a foggia di palazzo: impalazzato.

’Mpaliddatura. s. f. T. mar. L’unione che si pratica nella costruzione di legnami, con incastri reciprochi: palella, palellatura (Pitrè).

’Mpallidiri. V. impallidiri e seguenti.

’Mpalurarisi. V. appalurarisi.

’Mpampanari. v. a. Empier un vaso, che ribocchi: abboccare. || rifl. Ubbriacarsi. P. pass. ’mpampanatu: abboccato.

’Mpàmpanu. add. Accorciato da ’mpampanatu, pieno che ribocca: riboccante, abboccato.

’Mpampinarisi. V. impampinarisi.

’Mpanari. v. a. Ridurre la massa della pasta in pane: spianar il pane, appanare. Si dice anco di altre cose, come argille ecc.

’Mpanata. s. f. Vivanda cotta entro a rinvolto di pane: tortello. || maccarruni di ’mpanata, maccheroni piccoli. || Per pasticcio, V. ravazzata. || a sucu di ’mpanata, modo di apparecchiare vivande.

’Mpanatedda. dim. del precedente. || T. carr. Terzo posto di dentro alla cassa dei legni a due posti, mastiettato per potersi alzar a piacere: sederino. || La striscia di pelle che adorna il sedile del cocchiere.

’Mpanatigghia. V. pastizzotto.

’Mpanatuna. accr. di ’mpanata.

’Mpanna. Dicesi essiri ’mpanna. T. mar. Quando le vele son disposte in modo che la nave non possa proseguire il cammino: esser in panna (Pitrè).

’Mpannari. V. impannari e seguenti.

’Mpanniddari. V. impanniddari, e simili.

’Mpannuzza. s. f. T. tess. Asta poligona la quale, incastrata nel canale del subbio, vi rattien fermo l’ordito: bocchetta (Car Voc. Met.).

’Mpantanari. V. impantanari.

’Mpapagghiatu. add. Ravvolto nel mantello: imbacuccato.

’Mpapanari, ’Mpaparari. V. ’mpampanari.

’Mpaparinari. v. intr. Dicesi de’ fiori degli alberi che empionsi di melume, e divengon arsicci, e rossi quasi come le così da noi dette paparini V. || intr. pass. Ubbriacarsi. || Per ornarsi. P. pass. ’mpaparinatu.

’Mpapocchia. s. f. Finzione, pappolata, cosa sciocca: fandonia, pastocchia, cavatina, p. e. non mi venite fuori con queste cavatine (Rigutini).

’Mpaponia. irisinni ’mpaponia: gloriarsene. || Aver flusso di corpo: patir soccorrenza.

’Mpappaficari. V. impappaficari.

’Mpapucchiamentu. s. m. L’infinocchiare: infinocchiatura.

’Mpapucchiari. s. m. Dar a credere cose che non sono, trattener altrui con pastocchie, bùbbole: imbubbolare, infinocchiare, impastocchiare, inzampognare. || Far disordinatamente o male: acciarpare, arrocchiare. || Dir il falso, ingegnan-