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Naturalizza. s. f. Naturalità, qualità di ciò che è naturale: naturalezza.
Naturalizzari. v. a. Accordar il diritto di naturalità; naturalizzare. P. pass. naturalizzatu: naturalizzato.
Naturalmenti. avv. Per natura: naturalmente.
Naturazza. pegg. di natura: naturaccia.
Naturedda. dim. di natura.
Naufragari. v. intr. Far naufragio: naufragare. P. pres. naufraganti: naufragante. P. pass. naufragatu: naufragato.
Naufràggiu. s. m. Rompimento di navi per tempesta: naufràgio.
Nàufragu. add. Che ha fatto naufragio: nàufrago.
Nàusia. s. f. Avversione mossa da odore o sapore troppo smaccato, o da abuso di checchessia: nàusea.
Nausiamentu. s. m. Il nauseare o nausearsi: nauseamento.
Nausiari. v. a. Aver a nausea, far nausea: nauseare. P. pers. nausianti: nauseante. P. pass. nausiatu: nauseato.
Nausiusu. add. Che fa nausea: nauseoso.
Nautica. s. f. Scienza della navigazione: nàutica.
Nàuticu. add. Di nave: nàutico.
Nàutru. Parola composta da ’n (o un) e autru V.
. add. Di nave: navale.
. s. f. La parte della chiesa tra il muro e i pilastri; o tra pilastri e pilastri per lo lungo: navata.
navata.
. dim. dinavata.
. accr. difari o jiri comu la navetta: andar di qua e di là: andar come le secchie. || Strumento con cui i bottegai piglian il riso, i fagiuoli o altre civaje secche: golazzo. || Per spola V.
. s. f. Vaso a foggia di piccola nave, in cui tiensi l’incenso: navicella. ||navata: nave. || Ossatura del cassero degli uccelli: catriosso. || Prov. a navi rutta ogni ventu è cuntrariu, a chi è sventurato tutto gli va contro: a nave rotta ogni vento è contrario. || navi chi nun pigghia portu, poca spiranza ci haju, nave che non piglia porto è perduta. si usa anco met. || la navi nun va mai senza battellu, i grandi portan seco del seguito, ovvero chi ha speso molto per checchessia non si perita spendervi qualche altro poco: la nave non va senza battello. || la navi nun va mai senza timuni, senza reggimento o direzione non si va.
. s. f. Bastimento grande con alberi e vele: nave. || Pernavigari.
. V.. dim. di nave: navicella.
. add. Che si può navigare: navigabile.
. s. m. Il navigare: navigamento.
navigari cu la currenti, secondo la corrente: navigar a seconda. || – sicuru cu unu, star sicuro dalla parte di uno, o essere d’accordo. P. pres. naviganti: navigante. P. pass. navigatu; navigato.
. v. intr. Andare per nave: navigare. || att. Trasportare da luogo a luogo con nave: navigare. ||navigamentu.
. V.. s. f. Il navigare: navigazione.
. s. m. Moltitudine di navi: navìglio, navìlio. || Nome generico di qualunque legno da navigare: navilio.
navetta.
. dim. di. v. intr. Andar in su e in giù: andar come le secchie.
. s. f. L’andar in su e giù.
navetta. || V. sotto.
. V.. s. f. pl. Spezie di dolciumi detti così dalla loro forma.
Nazzarunutu. add. Desiccato, indurito.
Nazzionali. add. Di nazione: nazionale.
Nazzioni. s. f. Gli uomini nati in una contrada, parlanti una lingua, ecc.: nazione.
’Nca. V. dunca.
’Ncabbiliari. V. gabbillari.
’Ncabbubbarisi. v. rifl. a. Coprirsi tutto: incamuffarsi, imbacuccarsi. P. pass. ’ncabbubbatu: incamuffato, imbacuccato. (Potrebbe essere metatesi di imbacuccarsi).
’Ncacaticchiu. V. cacaticchiu.
’Ncaccamari. v. intr. Dicesi dell’uva quando si rimane della grossezza delle bacche di loto. || Diventar duro, tosto: intostire. V. ’ncutruniri. P. pass. ’ncaccamatu, rimasto a quella grossezza.
’Ncaccamatizzu. add. quasi rimasto della grossezza del caccamu ossia bacca del loto.
’Ncaccamiri. V. ’ncaccamari.
’Ncaciari. V. incaciari.
’Ncadaviriri. V. incadaviriri.
’Ncaddari. v. intr. e intr. pron. (Caruso e Muse Sic.). Non aver ardire, esser timido: peritarsi.
’Ncaddiri. V. incaddiri.
’Ncaddusari. (Mal.). V. incatusari.
’Ncafuniri. V. ’ncafuniri.
’Ncafurchiari, 'Ncafurghiari. V. ’ncrafucchiari.
’Ncagghiari. V. ’ngagghiari.
’Ncagnarisi. V. incagnarisi e seguenti.
Ncalafatari. V. calafatari.
’Ncalamitari. v. a. Stropicciar il ferro sulla calamita, per ricever virtù magnetica: calamitare. P. pass. ’ncalamitatu: calamitato.
’Ncalviriri. V. incalvirisi.
’Ncaminari. V. incaminari.
’Ncammarari. v. a. Far a modo di camere. || – una chiaga, indurre ulcera. (Mal. e Pasq.).
Ncamuniari, Ncamurchiari, Ncamurciari. v. intr. Stizzare con pezzetti di legno il buco della carbonaja accesa.
’Ncanalari. V. incanalari e seguenti.
’Ncanatu. V. avvezzu o addiccatu (Verdone).
’Ncancarari. V. incancarari.
’Ncancaratu. add. Che ha i cancheri. E met. forte, detto di cosa. Detto di uomo, di cervello grosso; o di complessione robusta: tarchiato.
’Ncancariri. V. incancariri e seguenti.
’Ncanciddari. V. incanciddari.
’Ncanciddata. V. ’ncancillata.
’Ncacciddiri. (Pasq.) V. imputruniri. E così ’ncanciddatu. V. imputrunutu.
’Ncancillata. s. f. Chiusura di cancelli: cancellata.
’Ncancriniri. v. intr. Divenire, farsi cancrena: cancrenare. P. pass. ’ncancrinutu: cancrenato.
’Ncancriri. V. ’ncancriniri.
’Ncaniarisi. V. incaniarisi.
’Ncanigghiari. V. incanigghiari.
’Ncannacari. V. annacari.
’Ncannaddaru. V. marranzanu. Così a Piazza.