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PAG — 685 — PAI


Pagghiera. V. pagghialora.

Pagghietta. s. f. Tessuto di paglia per farne cappelli. || Cappellino di paglia. || Si disse in generale per indicare uno del foro, dacchè queglino portavan un cappellino di paglia, essendo napoletani allora la maggior parte, e non avvezzi al caldo nostro. || È anco termine di battilori: pagliuola.

Pagghiettìsimu. s. m. Nome collettivo che esprimeva il ceto dei forensi.

Pagghiettu. s. m. T. mar. Spezie di cercine, fatto di grossi cenci o di vecchie corde, che ponesi esteriormente agli estremi d’una barca, a riparo degli urti: paglietto. || pagghietti, chiamansi certi larghi tessuti a guisa di treccia o cinghia, che servono a preservare le corde dallo sfregamento: paglietti. || pagghiettu è anco un riparo che si fa intorno ad una nave per difendersi in battaglia dalle palle: paglietto, impagliatura.

Pagghinu. add. Del color della paglia: pagliato.

Pagghioccu. s. m. Paglia triturata: pagliericcio, pagliaccio.

Pagghiolu. s. m. T. mar. Tavolati a piani, sostenuti da bagli, travi e travicelli, per servire alle diverse distribuzioni di effetti e di viveri nella stiva: pagliolo (Pitrè). || – di sintina, recinto quadrato intorno alla sentina, fatto di tavole, nelle quali scendono le trombe per cavar l’acqua: pozzo. || Per bugghiolu V.

Pagghittedda. dim. di pagghietta.

Pagghittina. V. pagghittedda. || Quei listelli cbe si mettono intorno le lastre di vetro invece di rimasticatura.

Pagghiuccati. V. muscardini (Spat.).

Pagghiunazzu. accr. e pegg. di pagghiuni.

Pagghiuneddu. dim. di pagghiuni.

Pagghiuni. s. m. Gran sacco pieno di paglia, che si mette sotto le materasse: pagliericcio, pagliariccio, pagliaccio. || Paglia minuta: pagliccio. || abbruciari lu pagghiuni, involarsi nascostamente da alcuno o da un luogo senza pagargli il dovuto: bruciar il pagliaccio.

Pagghiusu. add. Mescolato o imbrattato di paglia: paglioso.

Pagghiuzza. vezz. e dim. di pagghia: pagliuzza.

Paggiaria. V. paggeria.

Pàggina. s. f. Faccia di carta o di libro: pàgina. || T. tip. Quantità di caratteri composti che occupar devono una facciata: pagina.

Pagginazza. pegg. di paggina: paginaccia (in Firenze).

Pagginedda, Pagginetta. dim. di paggina: paginetta.

Pagginuna. accr. di paggina.

Paggiottu, Paggiteddu. V. paggettu.

Paggiu. s. m. Garzonetto nobile che serve a grandi personaggi: paggio. || Famigliare, servidore giovane: paggio.

Paghicedda. dim. di paga: paghetta.

Paghiceddu. dim. di pagu: pavoncello.

Paghirò. s. m. T. comm. Confessione di debito unita alla promessa di saldarlo in dato tempo: pagherò. || Quella polizza data a chi giuoca al lotto, colla quale chi vince può riscuoter il premio: pagherò.

Paglia. V. pagghia e tatti i seguenti.

Pagliacciu. V. pagghiazzu e seguenti.

Pagnocca. V. pagnotta.

Pagnotta. s. f. Pane di piccola forma: pagnotta. || Si dice genericamente e per dispregio accennando ingordigia, per stipendio, impiego, ecc.: pagnotta. || manciarisi la pagnotta, badar ai proprî lucri, senza pensar ad altro. || guardarisi la pagnotta, non fare ciò che possa menomare il proprio utile.

Pagnucchedda. V. pagnuttedda. || V. anco guastidduzza.

Pagnuletta. s. m. Tessuto di seta finissimo con cui le donne si cuoprono il capo: velo, garza, mèsere. Chi sa che l’origine non sia da panno.

Pagnuttaru. s. m. Facitore o venditore di pagnotte.

Pagnuttedda, Pagnuttina. dim. di pagnotta: pagnottina, pagnottella (Tomm. D.).

Pagnuttista. s. m. e f. Chi uccella ad impieghi o sposa il partito di chi lo paga: pagnottista.

Pagnuttuna, Pagnuttuni. s. f. accr. di pagnotta: pagnottone (in Firenze). || Schiaffo: ganascione, ceffata.

Pagodu. add. Stupido: balordo. Quasi simile all’idolo d’India detto pagodo, il quale come tutti gl’idoli, è balordo; benchè poi sia vero balordo chi ci crede.

Pagottu. dim. di pagu: pagoncello, pagoncino.

Pagu. s. m. T. zool. Uccello assai grande e bello: pavone, pagone. Pavo cristatus L. ( Dal Lat. pavo).

Pagu. add. Appagato, soddisfatto: pago.

Pagunazzu. V. paunazzu.

Paguneddu. dim. di pagu: pavoncino, pagoncello.

Paguni. V. pagu.

Paguniggiamentu. s. m. Il pavoneggiarsi.

Paguniggiarisi. v. intr. pass. Gloriarsi, boriarsi, compiacersi: pavoneggiarsi.

Pagunissa. s. f. di pavone: pavonessa.

Pagura. V. paura: pagura. E così i derivati.

Paina. V. pena. In S. Fratello.

Paisaggeddu. dim. di paesaggio: paesaggino (in Firenze).

Paisaggiu. s. m. Pittura rappresentante paese, campagne e simili: paesaggio.

Paisaneddu. dim. di paisanu.

Paisanti. s. m. T. pitt. Pittore di paesaggio: paesante.

Paisanu. s. m. Abitator di paese: paesano.

Paisanu. add. Del paese: paesano. || Concittadino: paesano. || Nostrale: paesano. || Non soldato: borghese, paesano. || farisi paisanu, fermar il suo domicilio in una città: incittadinarsi.

Paisazzu. pegg. di paisi: paesaccio.

Paiseddu. dim. di paisi: paesetto, paesello. || Nel significato di pittura: paesino.

Paisi. s. m. Regione, tratto di terra: paese (e ant. paise. Jacopone). || Cittadetta, borgo o villaggio: paese. || Patria: paese. || Per paesaggio: paese. || paisi bassi, per ischerzo il culo: paesi bassi. || mannari unu a ddu paisi, imprecar disgrazie ad altrui: mandar alcuno a quel paese. || scopriri paisi, riconoscere il luogo di operazione, ingegnarsi d’indovinare checchessia: scoprir paese. || ogni paisi havi la so usanza, ovvero paisi chi vai, usu chi trovi, bisogna adattarsi all’uso del paese ove uno si trova: paese che vai, usanza che trovi. || tuttu lu munnu è