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vi è chierica rasa. || frati, ciumi e parrini su’ tri mali vicini, decisamente il popolo non ha gran fatto opinione di preti e frati.

Parrinuni. accr. di parrinu: pretacchione.

Parritteri. s. m. Chi parla molto ed oziosamente: ciarliere.

Parrittiari. V. parraciari.

Parrocchia. s. f. Chiesa che ha cura d’anime, e si prende anche per tutto quel luogo che è soggetto alla parrocchia: parrocchia. || Il prete col sagrestano commessionato dal parroco ad associar il morto.

Parrucchiali. add. Di o da parrocchia: parrocchiale.

Parrucchianu. add. Persona o popolo della parrocchia: parrocchiano.

Parruccianazzu. pegg. e accr. di parruccianu

Parruccianeddu. dim. di parruccianu.

Parruccianu. add. e sost. Dicesi dai mercanti e dai bottegai colui che continua a servirsi da loro: avventore, bottegajo. || Così parimenti gli avventori chiamano il bottegajo o mercante da cui sempre si servono. Forse viene da procciano cioè vicino, prossimo. O da parrocchiano come dire dello stesso quartiere, rione.

Parsimònia, s. f. Moderazione di spese: parsimonia. || Scarsità, mancamento: penuria. || Ed alle volte avarizia: grettezza.

Partàggiu. s. m. Il dividere in parti: partimento (Fr. partage).

Partània. V. curtigghiara.

Partazza. pegg. di parti: partaccia. || fari ’na partazza, uscire in male parole o villanie: far una partaccia.

Partenza. s. f. Il partirsi: partenza. || Quello spazio di terra che si lascia vuoto tra l’una vigna e l’altra, acciò si possa rivoltar l’aratro. || La stessa vigna: vignata.

Parti. s. f. Quella di che è composto il tutto, e nel quale il tutto si può dividere: parte. || Luogo o regione, lato, banda, canto: parte. || Luogo o articolo di un libro, di un lavoro: parte. || Fazione, setta: parte. || Ognuno de’ litiganti, contraenti e simili: parte. || Ne’ teatri dicesi quella che spetta a ognuno di dire o di fare: parte. || Azione, modo di agire, onde ’na parti di Giufà, di loccu ecc. || La parte che pagasi di ciò che si è goduto in comune: stregua. || Luogo del corpo: parte. || Per partazza V. al § 2. || Membro: parte. || di o pri ’na parti, da un lato, o per un certo rispetto: da una parte. || pri ’n’autra parti, per l’opposto: dall’altra parte. || parti, un numero determinato di cose, di persone: parte. || pri parti mia, tua, ecc. in nome, per ordine, per commessione mia, tua ecc.: da parte o per parte mia, tua ecc. || pri parti mia, tua ecc. dal canto mio, tuo ecc.: dalla parte mia, tua ecc. || di parti a parti, posto avv., vale da una banda all’altra: da parte a parte. || a parti, separatamente, di per sè, di nascosto: a parte. || a parti a parti, a una parte per volta: a parte a parte. || parti pri parti, a una parte per volta: parte per parte. || dari parti, dare avviso, dar notizia: dar parte. || mettiri di parti, non far conto: lasciare, porre da parte. Vale anche conservare una cosa: serbare, mettere da parte. Ammassar danaro: porre da parte. || parti reali, T. mus., è quella che eseguisce una cantilena totalmente diversa dalle altre: parte reale. || – strumentali, quella che eseguisce il suonatore: parte strumentale. || – vucali, quella che eseguisce il cantore: parte vocale. || –virgugnusi, le pudende: parti vergognose. || aviricci parti, avervi interesse. || fari li parti di unu, essere in vece di lui: far le parti di alcuno. || essiri o iri a la parti, far società per dividersi poi il guadagno: far a parte con uno. E così ’mmarcarisi a la parti, imbarcarsi in società pel guadagno: essere della parte (Pitrè). || pigghiari in bona o in mala parti, pigliar in bene o in male: prender in buona o in mala parte. || facisti ssa bella parti, per rimproverar alcuno che abbia agito male. || essiri a parti, esser consapevole: esser a parte. Per partecipare: star a parte. || mittirisi di parti: trarsi in disparte, stare a parte. || Per officî, complimenti ecc. diciamo faciti li me’ parti: ossequiate per parte mia ecc. || in buona parti, in gran parte: in buona parte, nella maggior parte. || la parti a ’nn intra, regioni remote: in capo del mondo. || fari la parti di lu manicu, finger ignoranza: far il nesci. || fari parti, dividere: partire. Per partecipare, far parte. || Appartenere: far parte. || dari parti, dar avviso, partecipare: dar parte. || chi parti cci havi, modo di dire che vale: che c’entra. || parti voti, vale, delle volte, a volte. || a la parti, modo avv., a porzione: alla porzione. || a la parti di lu sfardatu: in luogo umile. || in parti, non interamente: in parte. || a cca parti, da questa parte. || d’allura a sta parti, da tal dì a oggi: da quel tempo a questa parte. || Prov. la parti di lu cumpagnu sempri pari cchiù granni: sempre par più grande la parte del compagno. || senti l’autra parti e poi giudichi, per giudicare bisogna sentire le due parti: a sentire una campana sola si giudica male.

Partìbbili. (Scob.) add. Divisibile: partibile.

Particedda. dim. di parti: particella, particina.

Particella. s. f. T. gram. Voci che servono di legamento al discorso: particella. || V. particedda.

Participanti. add. T. mar. Che entra a parte col proprietario d’una nave: partecipante, porzionario.

Participari. v. intr. Aver parte: partecipare, participare. || v. a. Far parte, far partecipe: partecipare. P. pass. participatu: partecipato.

Participazzioni. s. f. Il partecipare e la porzione stessa: partecipazione, partecipanza, participazione.

Partìcipi. add. Che ha parte, compagno: partècipe.

Participiali. add. Da participio.

Particìpiu. s. m. T. gram. Parte del discorso che partecipa del nome e del verbo: particìpio. || La voce feminile del participio si usa ad indicare l’azione de’ verbi, in quanto alla voce italiana da corrisponder a tali voci mi son valuto di quanto dice Fanfani nel Voc. di u. Tosc. e che io riporto nella prefazione. Vedasi.

Partìcula. s. f. Particella: partìcola, partìcula. || L’ostia con cui i preti amministrano l’eucaristia ai credenti in loro: particola.