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PUN | — 779 — | PUP |
Puntigghiuseddu. dim. di puntigghiusu.
Puntigghiusu. add. Che sta in sul puntiglio: puntiglioso.
Puntiggiari. V. puntiari. Nel § 2.
Puntiggiusu. V. puntigghiusu. || V. anco puntuali.
Puntigliu. V. puntigghiu e derivati.
Puntilittri. s. m. Segno che si fa con lettere di alfabeto, sulla biancheria o simile: puntiscritto.
Puntina. s. f. Sorta di trina o merletto, così detta dal cucirsi alla estrema punta de’ vestiti: punto, pizzo. || V. trizzedda. || fari puntina, il far all’amore, delle ragazze, alla finestra: civettare.
Puntinedda. dim. di puntina.
Puntinu. dim. di puntu: puntino. || a puntinu, posto avv., per l’appunto: a puntino. || Ferrolino per segnare sui metalli piccoli punti o segni: puntino da segnare.
Puntittedda. dim. di puntetta.
Puntìu. avv. Per l’appunto: a puntino. || parrari puntiu: parlar in punta di forchetta, tutto preciso ed affettato. || add. Accurato, preciso.
Puntu. s. m. Il confine della linea matematica, estremità indivisibile: punto. || Segno di posa che si fa nella scrittura, o qualunque segno materiale che si fa colla penna o altro: punto. || Detto di tempo, vale attimo, momento di tempo: punto. || Capo o parte d’istruzione, di discorso ecc.: punto. || Luogo particolare di trattato, di scrittura, passo: punto. || Luogo, sito: punto. || Puntiglio: punto. || Quel brevissimo spazio che occupa il cucito che fa il sarto in una tirata di ago: punto. || Unità numerevole nel giuoco: punto. || T. stamp. Quello per impuntar i fogli: punto. || Maglia delle calze. || Proposizione, ovvero conclusione: punto. || Termine, stato: punto. || – interrugativu, segno d’interrogazione: punto interrogativo. || – ammirativu, segno delle interiezioni: punto ammirativo. || – scappatu: maglia scappata. || – a tammuru, V. in tammuru. || – a mmastetta, simile al punto da far crespe: filza. || – passatu: punto a giorno. || – a cruci: punto in croce. || – a spina: punto a spina. || – d’acchiettu, quello con cui si cuciono gli ucchielli: punto a ucchiello. || – di mirlettu: punto di merletto. || menzu puntu: punto addietro. Che sono tutte maniere di cucire. || puntu o puntu d’onuri: punto d’ onore. || E puntu per impegno; e anco per gara o picca. || punti di la lividdazzioni, punti del terreno sui quali vanno rizzandosi le biffe: punti della livellazione. || puntu coronali, T. mus., archetto che si segna sulle note perchè si tengano un po’ più del tempo stabilito: punto coronale. || fari pigghiari di puntu, far mettere d’impegno. || pigghiarisi di puntu, mettersi d’impegno: prender a picca di far una cosa. || di tuttu puntu, posto avv., vale compitamente: di tutto punto. || di puntu ’m biancu, inaspettatamente, senza precedente indizio o accenno: di punto in bianco. || puntu di culuri, forza maggiore o minore di colore. || – di la luna, di li stiddi, un determinate aspetto o positura della luna, delle stelle: punto della luna, delle stelle. || – di la liga, l’epoca della fecondazione del frutto. || puntu pri puntu, vale minutamente: punto per punto. || puntu di sirvizzu, compito, parte del compito. Nel Giuliani si trova un modo simile: a non badarvi, non si piglia il vero punto del lavoro. || di puntu ’m puntu, cosa per cosa, capo per capo: di punto in punto. || in puntu, in essere, in prossima disposizione, in assetto, in acconcio: in punto. || a lu puntu, dicesi di qualunque cosa sia nè più in là, nè più in qua, nè più, nè meno di quale dev’essere: giusto, a punto. || essiri a lu puntu, detto di roba cotta o simile, essere alla voluta cottura: essere al tiro, esser al punto. || omu di puntu, uomo fermo: uomo di carattere. || senza puntu: senza carattere. || a puntu. V. appuntu. || a bonu o a malu puntu, in buona o cattiva congiuntura: in o a buono, o in o a mal punto. || ’nt’on puntu, nello stesso tempo: a un punto. Vale anche nel medesimo luogo. || li punti si pigghianu a li quasetti, per esprimere che l’uomo non deve mai tenersi al puntiglio. || fari puntu, finire: far punto. || cca sta lu puntu, qui consiste la difficoltà o l’importanza: qui sta il punto. || pigghiari lu puntu, nel lavorar la calza: ripigliar la maglia. || puntu ’n capu, la cucitura sugli orli: soppunto. Dicesi ancor di forte cucitura, nella quale il filo, a ogni tirata di ago accavalcia i due lembi che si uniscono: sopraggitto (Capoana ). || – di marca, serie di punti a X: punto in croce. || – d’occhiettu: punto a occhiello. || punti longhi, in Toscana per ischerzo, dicono: punti da suocera. || puntu e da capu, met., quando vuolsi ripigliare checchessia: punto e daccapo (Rigutini). || Prov. cu’ scappa puntu, scappa tuttu: chi ne scampa una, ne scampa cento. || si passa puntu passa tuttu, qui vale anco il dover cogliere le occasioni; e vale anco quanto il precedente: chi campa d’un punto, campa di mille. || V. in cappa altro prov.
Puntualeddu. dim. di puntuali.
Puntuali. add. Esatto, diligente: puntuale. || Prov. cu’ è puntuali è patruni di la vurza d’autru, poicè si acquista fede, e ognuno buon grado gli presta: chi è buon pagatore, dell’altrui borsa è signore. Sup. puntualissimu: puntualissimo.
Puntualissimamenti. avv. sup. Puntualissimamente.
Puntualità, Puntualitati. s. f. Esattezza, diligenza: puntualità, puntualitade, puntualitate.
Puntualmenti. avv. Esattamente: puntualmente.
Puntualuni. accr. di puntuali.
Puntuneddu. dim. di puntuni.
Puntuneri. s. m. Agente del Municipio per la pulitezza delle strade: guardia di città.
Puntuni. s. m. T. mar. Solida barchetta a fondo piatto, fianchi verticali, troncata ugualmente alle due estremità; serve al breve trasporto di oggetti pesanti, o a sostegno di macchine: pontone. || Bastone che ha da una parte un pungolo, e dall’altra una piastrella di ferro: serve a pulire il vomere: ralla.
Puntura. s. f. Ferita che fa la punta: puntura. || V. punta al § 2. || Per puncimentu V.
Punturata. V. puncigghiata.
Punturedda. dim. di puntura: punturetta.
Puntureddu. V. puntureddu.