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RAG — 798 — RAM


Raggiunatamenti. avv. Con ragione, con senno: ragionatamente.

Raggiunatedda. dim. di raggiunata.

Raggiunatissimu. add. sup. Ragionatissimo.

Raggiunaturi –tura. verb. Chi o che ragiona: ragionatore –trice.

Raggiunedda. dim. di raggiuni: ragioncella, ragioncina.

Raggiunevuli. add. Che ha in sè ragione: ragionevole. || Competente, convenevole: ragionevole. || Cosa che può essere accettata o considerata come non assolutamente cattiva nella sua specie: ragionevole. Sup. raggiunevulissimu: ragionevolissimo.

Raggiunevulizza. s. f. Qualità di ciò che è ragionevole: ragionevolezza.

Raggiunevulmenti. avv. Con ragione; per quanto si puo scorgere colla ragione: ragionevolmente. || Convenevolmente; mezzanamente: ragionevolmente.

Raggiuni. s. f. Facoltà intellettuale per cui l’uomo discerne e giudica: ragione. || Cagione, motivo, il perchè: ragione. || Il giusto, il convenevole, dovere, diritto: ragione. || Pretensione: ragione. || Giurisdizione: ragione. || Proporzione e ragguaglio di prezzo, rapporto d’una quantità ad un’altra: ragione. || T. comm. Compagnia di traffico: ragione. || Conto di dare e avere: ragione. || cu raggiuni, pri raggiuni, posto avv., ragionevolmente, giustamente; a dovere: con o a ragione, per ragione. || di raggiuni, per ragione: di ragione. || fari raggiuni, approvare, dar la ragione: dar ragione. || aviri raggiuni di vinniri, averne di molta. || cu giusta raggiuni, giustamente, secondo ogni ragione: a buona ragione. || senza raggiuni, ingiustamente: senza ragione. || nun sentiri raggiuni, non voler ragionare. || in raggiuni di..., rispetto a...: in ragione di... || in raggiuni di tantu pri centu, a tanto per cento ecc.: in ragione di tanto per cento. || dari raggiuni, confessare la ragione altrui: dar ragione. || dari o diri la raggiuni, assegnare o render la propria ragione: dar la ragione. || dumannari o renniri cuntu e raggiuni, domandar o render conto o intera notizia di checchessia: chieder o render ragione. || stari a la raggiuni, persuadersi, cedere alle ragioni: star alla ragione. || di raggiuni pubblica, manifesta a tutti: di ragion pubblica. || raggiuni di Statu, secondo richiede la politica, lo Stato: ragione di Stato. || Prov. la raggiuni va cu lu so pedi, si fa strada. || cuntari la raggiuni a li sbirri. V. in sbirru. || cu’ cchiù grida havi cchiù raggiuni: chi più urla ha più ragione. || cu’ nun senti raggiuni nun pò fari li così cu raggiuni, è chiaro.

Ragogghia, Ragoglia. V. ravogghia.

Raggruppari. v. a. Aggruppare: raggruppare.

Ragnu. s. m. Spezie di rete da pescare: cogolària (An. Cat.).

Ragù. V. stufatu. (Fr. ragoût: intingolo, salsa).

Ragumari, Ragumiari. v. intr. Il rimandar in bocca il cibo inghiottito, come fanno i buoi, le pecore e simili: rugumare, ruminare. || Leggere, parlare sottovoce. P. pass. ragumiatu: ruminato.

Ragumiata. s. f. Il rugumare: rugumata ( V. participiu).

Ragumiatedda. dim. di ragumiata.

Ragumiatina. V. ragumiata.

Ragumari. V. radunari.

Raguncinu. dim. di ragù.

Raibbu. (Pasq.) V. ruggina.

Raibbusu. V. rugginusu.

Ràiri. Idiotismo per dari.

Ràisi. s. m. T. pesc. Capo di pescatori, padrone di barca, direttore della tonnara: rais. || capu raisi, bastimento che sostiene la camera di morte delle tonnare, e sta sempre fisso: capo rais. (Voce araba che valeva capitano, capo e specialmente di barca).

Raitanu. s. m. Colui che spia quanto tonni entrano nella tonnara.

Ràitu. V. ragatu.

Raja. V. raju. || V. raggia. || Pesce del genere delle razze, simile alla ferraccia, ma con ale più appuntate, e coda sottile: raja. || Aurèola. || Pianta spinosa: smilace. Smilax aspera L.

Raiatu. s. m. Rimasuglio che resta dell’albero tagliato, e che col tempo cresce: sterpo. || V. raju.

Rajetta. s. m. Striscia di ferro di varia lunghezza e larghezza, che adoperasi a cerchiar ruote, botti ecc.: reggetta. || V. righetta.

Rajittari. v. intr. Spandere raggi: raggiare.

Raju. V. raggiu.

Ralligramentu. s. m. Il rallegrare, o rallegrarsi: rallegramento.

Ralligrari. v. a. Indurre allegrezza: rallegrare. || rifl. a. Prender allegrezza e piacere: rallegrarsi. P. pass. ralligratu: rallegrato.

Ralligrata. V. rallegramentu.

Ralligrateddu. add. dim. di ralligratu.

Ralligraturi. verb. m. Che rallegra: rallegratore.

Rallintamentu. s. m. Il rallentare: rallentamento.

Rallintari. v. a. Allentare: rallentare. || met. Scemare, diminuire, rilassare: rallentare. P. pass. rallintatu: rallentato.

Rallintata. s. f. L’azione del rallentare: rallentata (V. participiu).

Raloggiu. V. roggiu.

Rama. s. f. Parte dell’albero a guisa di braccio che deriva dal tronco: ramo; il piccolo fusto che nasce sul ramo: rama. || Per sim. d’altre cose che diramino da checchessia: ramo. || Quelle parti di fiumi che spandonsi a guisa di rami d’albero: ramo. || aviri ’na rama di pazzia, mostrare in un’azione poco senno: aver un ramo di pazzia o di pazzo. || rami, i discendenti la schiatta: ramo, rami. || rama. T. pesc. Quel pezzo di legno situato in cima alla rete da tartana, raccomandato a un libano, ed a quel cavo d’erba sottile, che porta i sugheri mediante i quali è tenuta la rete: mazzetta (Zan. Voc. Met.). || fig. Le divisioni dei vasi del corpo animale: ramo.

Ramagghia. s. f. La legna minuta che si ottiene ripulendo gli alberi: ramaglia. || Le tagliature degli ulivi che invecchiandosi diventano di colore smorto: libbie.

Ramagghiedda. dim. di ramagghia.

Ramagghiu. V. ramagghia.