Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/836

Da Wikisource.
RIF — 818 — RIG


Riforzu. V. rinforzu.

Rifrabbicari. V. rifabbricari.

Rifranchirisi. V. arrifranchirisi.

Rifranciri. V. ciaccari la terra (da frangere).

Rifricari. v. a. Fregar di nuovo: rifregare.

Rifriddari. V. arrifriddari.

Rifriddu. s. m. Vivanda che va mangiata fredda: rifreddo.

Rifriggèriu. V. refriggeriu.

Rifrìiri. v. a. Friggere di nuovo: rifriggere. P. pass. rifrijutu o rifrittu: rifritto.

Rifrinari. V. raffrinari.

Rifriscari. V. arrifriscari e sim.

Rifriscata. s. f. Rinfrescamento: rinfrescata. || Quella stagione in cui il caldo vien meno, e si comincia a sentire il fresco: rinfrescata. || L’ora dei giorni estivi, verso sera, in cui scema un po’ il caldo. || a la rifriscata, nella stagione fresca: alla rinfrescata. || All’ora di sera: in sull’imbrunire, però dicesi nell’estate.

Rifriscatedda. dim. di rifriscata.

Rifriscatureddu. dim. di rifriscaturi.

Rifriscaturi. s. m. Vaso dove si tenga acqua o altro per rinfrescare: rinfrescatojo.

Rifriscu. V. rinfriscu.

Rifruntari. V. affruntari.

Rifruntu. V. affruntu.

Rifucillari. V. refocillari.

Rifuggiari. v. a. Raccettare, dar ricetto: ricoverare. || rifl. pass. Rifuggire: rifugiarsi. P. pass. rifuggiatu: ricoverato, rifugiato.

Rifuggiaturi. verb. m. Che ricetta: ricettatore.

Rifuggiu. V. refuggiu.

Rifuliata. V. rufuliata.

Rifuluni. V. rufuliuni.

Rifùnniri. v. a. Arare la seconda volta e per traverso: recìdere (Pal. Voc. Met.). || Fondere di nuovo, rimpastare: rifondere. || Detto di danno, rimborsarlo: rifondere. || Metter di nuovo e d’avvantaggio della cosa che è venuta meno: rinfondere, rimetterci di suo. || Mangiar di tutto. || V. arrisaccari. P. pass. rifusu: reciso. || Rifuso. || Rinfuso.

Rifurgiu (A. posto avv. In copia: a josa, a bizzeffe.

Rifurmabbili. add. Che può riformarsi, o che dev’essere riformato: riformabile.

Rifurmamentu. s. m. Riformazione, riforma: riformamento.

Rifurmari. v. a. Dar nuova e miglior forma: riformare. || Emendare, correggere: riformare. P. pass. rifurmatu: riformato.

Rifurmaturi –trici. verb. Chi o che riforma: riformatore –trice.

Rifurmazzioni. s. f. Il riformare: riformazione.

Rifurzari. V. rinfurzari.

Rifusa. s. f. Il sopravvenire: sopravvenimento, sopravvenuta. || Sopraggiunta: rinfondimento. || Il riarare ossa recidere. || Intermedio fra masso di pietre e terra.

Rifusarisi. V. arrifusari: refusare.

Rifusu. s. m. Rimanente, residuo, avanzo: resto. || Il di più che si debba, onde pareggiar il conto: pareggiatura. || T. tip. La forma andata a male, onde tutte le lettere sono in confuso: refuso. || Ed eziandio della lettera scambiata per un’altra nello scomporre, e posta nella cassetta di altra lettera: refuso.

Rifutari. V. rifiutari. (A. V. ital. rifutare).

Riga. s. f. Linea retta segnata con segno visibile più o meno largo: riga. || Verso di scritto: riga. || La linea che tirasi per iscrivere diritto: riga. || Il segno fatto nel foglio, e in generale segno più fine di riga: rigo. || Strumento piano e sottile colla guida del quale si tirano i righi, le linee: riga. || Quelle strisce o linee che sono nella pelle di alcuni animali, o sulle pietre, o ne’ panni: righe. || || Per crespe, rughe, grinze. || Quei lineamenti che sono nella palma della mano: righe. || Fila di persone o cose, una accanto l’altra: riga. || Condizione, grado, stato: riga. || Bacchetto, di legno o altro, riquadrato, che si adopera per rigar la carta col lapis: quadrello. || di prima riga, di prim’ordine: di prima riga. || in riga di..., in ordine di..., in concetto di..: in riga di...

Rigalabbili. add. Che può darsi in regalo: regalabile.

Rigalari. v. a. Dar in regalo: regalare. P. pass. rigalatu: regalato.

Rigalata. V. rigalu.

Rigalazzu. pegg. di regalu.

Rigaleddu. V. rigaluzzu.

Rigalìa. V. realìa. || Per rigalu.

Rigalu. s. m. Donativo, presente: regalo. || Prov. li rigali piacinu a tutti, o placanu l’omini, o attuppanu l’aricchi, sì corruttibile è l’uomo: Donato ha rotto il capo a Giusto. || cu li rigali ogni sciagura s’astuta: col pane tutti i guai son dolci.

Rigaluni. accr. di rigalu.

Rigaluzzu. dim. Regaluccio.

Rigamentu. s. m. Il rigare.

Rìgamu. V. riganu.

Riganari. v. a. Condire con regamo.

Riganeddu. V. satureddu.

Rìganu. s. m. T. bot. Pianta salvatica, aromatica; con fiori rossi o bianchi; di stelo rosso: origano, règamo, rìgamo. Origanum vulgare L.

Rigari. v. a. Tirar righi: rigare.

Rigata. s. f. L’azione del rigare: rigata.

Rigatedda. dim. di rigata: rigatina (V. participiu).

Rigatarisi. V. ragatarisi.

Rigateddu. dim. di rigatu. Un po’ rigato.

Rigatta. s. f. Gara delle barche per arrivare al termine prefisso: regata. || fari a rigatta: far a gara. || Dicesi anco da’ venditori, del ceder la roba per minor prezzo a dispetto di altri.

Rigatteri. s. m. Rivenditore di vestimenta e masserizie usate: rigattiere. || Colui che compera commestibili all’ingrosso per rivenderli a minuto: barullo. || Colui che va rivendendo i pesci: pesciajuolo.

Rigattiari. v. intr. Stiracchiar il prezzo. (Sp. regatear).

Rigattireddu. dim. di rigatteri.

Rigattu. V. rigatta, per gara in generale.

Rigatu. add. Da rigare: rigato. || Dicesi di quelle canne da fucile, cannoni ecc. che internamente hanno delle scanalature: rigato.

Riggenerari. v. a. Di nuovo generare, dar nuova vita, si usa pel fisico e pel morale: rigenerare. P. pass. riggeneratu: rigenerato.