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nar a passar nuovamente, e fig. tornar a considerare, a esaminar una cosa: dar una passata. || fari ’na ripassata ad unu, ammonirlo, rabbuffarlo: far una ripassata ad alcuno.

Ripassatedda. dim. di ripassata.

Ripassiari. v. intr. Passeggiar di nuovo: ripasseggiare.

Ripàssitu. V. ripassata.

Ripatriari. v. intr. Ritornar in patria: ripatriare, rimpatriare. || att. Rimetter in patria: ripatriare. P. pass. ripatriatu: ripatriato, rimpatriato.

Ripatriata. s. f. Il ripatriare: rimpatriata ( V. participiu). || fari ’na ripatriata, rivedersi e discorrere insieme due persone che non si eran vedute o parlate da lungo tempo.

Ripeccari. v. intr. Di nuovo peccare: ripeccare.

Ripeggiurari. v. intr. Di nuovo peggiorare: ripeggiorare.

Ripercòtiri. v. a. Percuotere di nuovo: ripercuotere. P. pass. ripercossu o ripercututu: ripercosso.

Ripètiri. v. a. Tornar a dire: ripètere. || Cominciare da principio: ripetere. || Contradire, opporsi colle parole: ripetere. || Domandare ciò che altri crede doversegli: ripetere. P. pass. ripitutu: ripetuto.

Ripetu. V. riddossu.

Ripèzzitu, Ripezzu. V. arripezzu.

Ripiccu. s. m. Ripercotimento di colpo contro colpo: ripicco. || Dispetto per vendicarsi fanciullescamente di lieve ingiuria o che altro: ripicco.

Ripicedda. dim. di ripa: riperella.

Ripidamentu. s. m. Il rifondare: rifondamento.

Ripidari. v. a. Rifare, ristaurare le fondamenta o rimettere in piombo un muro: rifondare, rimpellare. P. pass. ripidatu: rifondato (da pedi).

Ripidatu, Ripidatura. s. m. T. fabb. Rifacimento della base d’un edificio, il rimetterlo in piombo: rimpello.

Ripiddu. s. m. T. agr. Spezie di terreno magro, sassoso buono per le viti: calestro.

Ripidizza. s. f. Ertezza: ripidezza.

Rìpidu. add. Malagevole a salire, erto: rìpido.

Ripiegari. v. a. Raddoppiare su di sè panno, carta o altro: ripiegare. P. pass. ripiegatu: ripiegato.

Ripiegu. s. m. Ciò che giova a prevenire, eludere, cansare un male: ripiego. || Artifizio del discorso o partito adoperato a coprire o temperare un errore: ripiego.

Ripienu. s. m. Tutta quella materia che serve a riempire il vuoto di checchessia: ripieno. || Quello che in alcun luogo non opera principalmente o non serve a nulla: ripieno. Onde servir di ripieno. || T. gram. Quella particella non necessaria, ma che serve di adorno al discorso: ripieno.

Ripigghiamentu. s. m. Il ripigliare o ripigliarsi: ripigliamento.

Ripigghiari. V. arripigghiari. || Rivedere, racconciare, dar finitezza a un’opera. || Riprendere: ripigliare. || – la frevi, ritornare: rimetter la febbre. || rifl. a. Ripetere le parole dette innanzi o per difetto di pronunzia o per tardità di mente: riprendersi. || Rimettersi in buono stato, in salute: ripigliare (intr.); p. e. i ragazzi son come i fiori, si appassiscono subito, e subito ripigliano... e altrove speriamo che col tempo ripiglieranno (Giuliani) P. pass. ripigghiatu: ripigliato.

Ripigghiata. V. ripigghiamentu.

Ripigghieri. V. marriddusu.

Ripigghiu. V. sfirriu. || Per riprensione. (A. V. ital. ripiglio). || Risorsa, rinfranco, ripresa.

Ripigliari. V. ripigghiari.

Ripintagghiu, Ripintagliu. V. repentagghiu.

Ripintimentu. s. m. Il ripentirsi: ripentimento.

Ripintirisi. v. intr. pron. Di nuovo pentirsi: ripentirsi. P. pass. ripintutu: ripentito (A. V. ital. ripentuto).

Ripinzamentu. s. m. Il ripensare: ripensamento.

Ripinzari. v. a. Pensar di nuovo: ripensare. || Riandar colla mente una cosa: ripensar d’una cosa. P. pass. ripinzatu: ripensato.

Ripisari. v. a. Pesar di nuovo: ripesare. || fig. Considerar di nuovo: ripesare. P. pass. ripisatu: ripesato.

Ripiscari. v. a. Cavar dall’acqua checchè vi sia caduto dentro; ripescare. || fig. Ritrovar checchessia con industria e fatica: ripescare. P. pass. ripiscatu: ripescato.

Ripistari. v. a. Pestar di nuovo: ripestare. || ripistari l’acqua ’ntra lu murtaru, ritornar più volte e inutilmente nello stesso argomento: P. pass. ripistatu: ripestato.

Ripistata. s. f. L’azione del ripestare: ripestata.

Ripistu. s. m. T. cacc. Operazione con cui rinnovasi e s’aggiugne forza alla polvere da fuoco vecchia. || Ultima pigiatura delle uve, dopo esserne colato il mosto.

Ripitari. V. arrepitari e così di seguito.

Ripitituri. verb. m. Che ripete: ripetitore. || Colui che spiega minutamente le cose insegnate alla scuola: ripetitore.

Ripitizzioni. s. f. Il ripetere: ripetizione, repetizione. || Oriuolo da tasca che ha sonerìa: ripetizione, oriuolo a ripetizione.

Ripitizziunedda. dim. Ripetizioncella. (Crederei d’uso).

Ripittinari. v. a. Di nuovo pettinare: ripettinare (però manca a’ vocabolari).

Ripituni. s. m. T. agr. Quel mozzicone di sarmento lasciato dal potatore alle viti, pel quale esse hanno a far nuova messa: capo.

Ripituta. V. ripitizzioni.

Ripizzari. V. arripizzari: ripezzare.

Riplicari. V. replicari.

Ripocciu. V. racioppu.

Ripoi. V. dipoi.

Ripòniri. v. a. Porre di nuovo, rimettere: riporre, riponere. || fig. Rifare, riedificare: riporre. || Metter nel numero: riporre P. pass. ripostu o ripunutu: riposto.

Ripopolari. V. ripupulari.

Riportu. s. m. Ciò che è riportato: riporto.

Ripostu. s. m. Stanza ove tengonsi robe da mangiare: dispensa. || Armadio dove si ripongono dette cose da mangiare: dispensa, credenza. || Armadio dove ripongonsi gli arnesi della mensa ecc, credenza: riposto. || Luogo ritirato da