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Appropiatissimu. add. sup. di appropiatu: appropriatissimo.

Appropiaturi –tura. verb. Chi o che appropria: appropriatore –trice.

Appropiazioni. s. f. Lo appropriare: appropriazione.

Approssimamentu. s. m. Approssimamento.

Approssimari. v. a. Avvicinare, accostare, ma rinchiude l’idea del moto che fa il corpo per avvicinarsi; approssimare. S’usa anco nel Rifl. a. P. pass. approssimatu: approssimato.

Approssimativamenti. avv. In modo approssimativo: approssimativamente. (Crusca).

Approssimativu. add. Che tanto o quanto si approssima: approssimativo.

Approssimazioni. s. f. Lo approssimare: approssimazione.

Apprudari e Approdari. v. intr. Accostarsi alla proda, arrivare: approdare.

Apprudiri. (An. M.) V. accunsintiri.

Apprujari. V. apprudari. || Far prò.

Apprumunamentu e Apprimunamentu. s. m. Ammaccamento di polmoni. || Abbattimento cagionato da eccesso di fatica, di cammino, o da principio d’infermità: affannamento. || Lo sbertucciare.

Apprumunari e Apprimunari. v. a. Percuotere in guisa da fender il polmone: ammaccar il polmone. || Gualcire o ammaccare per modo una cosa che perda la prima forma, come cappello, vesti e simili: sbertucciare. || Rifl. a. Stringersi un l’altro per calca: pigiarsi.

Apprumunateddu. dim. Un po’ tocco nel polmone. || Un po’ sbertucciato.

Apprumunatizzu. add. Mezzo sbertucciato.

Apprumunatu e Apprimunatu. add. Che ha ammaccato il polmone e anco affetto di polmonea. || Sbertucciato.

Appruntamentu. s. m. Il metter in pronto. || Anticipamento.

Appruntari. v. a. Disporre le cose perchè sian pronte al bisogno: approntare. || Far offerta intorno a coso di negozio o simile: profferire. || Anticipare. || Rifl. a. Presentarsi, offerirsi. P. pass. appruntatu: approntato. || Profferito o profferto. || Anticipato. || Presentato.

Appruvari. v. a. Giudicar per buono, per vero: approvare. || Per confermare. P. pass. appruvatu: approvato.

Appruvaturi. verb. m. chi approva: approvatore.

Appruvazioni. s. f. L’approvare: approvazione. || Per confermazione.

Appruvicciarisi. (Spat.) v. rifl. a. Avvantaggiarsi: approvecciarsi. Sarà forse uno spagnolismo: aprovecer.

Appruvinzarisi. v. intr. pass. Dicesi delle piante, che infermano per troppo freddo: incuocere, riardere (Pal. Voc. Met.). || Met. Andar a male. P. pass. appruvinzatu: incotto, riarso. Da pruvinzata V.

Appruvinzatizzu. add. Mezzo incotto.

Appuddari. v. intr. Piegarsi, incurvarsi. Dal Lat. pullas, cioè curvarsi col corpo in giù a mo’ di pollo (Pasq.). Trasportato il senso, avrebbe potuto dar origine al medesimo abbuddari? per abbuddari bisogna bene abbassar giù il capo.

Appuggiari. v. intr. T. mar. Navigare prendendo il vento dal fianco destro del bastimento, contrario d’orzare: poggiare.

Appujari o Appuggiari. v. a. Accostar una cosa a un’altra, per lo ritto a pendìo o in altra maniera, acciocchè sia sostenuta: appoggiare. || Parlandosi di fabbrica, edificar contiguo toccando altra casa. || Met. Dar ajuto, sostegno, protezione: appoggiare. P. pass. appujatu: appoggiato (A. V. ital. appojare. Dante).

Appujata. s. f. L’atto dello appoggiare: appoggiata.

Appujaturi. s. m. Cosa a cui appoggiarsi: appoggiatojo.

Appuntamentu. s. m. Accordamento convenzione: appuntamento. || Assegnamento di luogo ed ora per ritrovarsi: posta, ritrovo, appuntamento: quest’ultima voce dal Valeriani e dal Gargiolli ripresa è difesa dal Viani e l’usò Giusti. || francu d’appuntamentu, modo prov. dicesi di chi promette e per sistema non eseguisce. || appuntamentu di matrimoniu, il fissar il giorno delle nozze.

Appuntari. v. a. Congiungere e attaccare con punti di cucito, con ispilletti o altro: appuntare. || Aguzzare, far la punta: appuntare. || Determinare, stabilire, fermare: appuntare. || appuntari un matrimoniu: convenir i genitori dei promessi e fissare gl’interessi e il giorno delle nozze: far la scritta. || appuntari la lanterna ’ntra la facci: accostar la lanterna al viso, per ischiarir e conoscere. || Fig. Costringer ad ogni patto. || Rifl. a. Fermarsi, arrestarsi: appuntarsi. || Perder la forza, la lena a poco a poco: affievolire. || Per lasciar di pagar il dovuto. || Cessar di fare: desistere. || Per non saper che rispondere: rimaner lì. || Prestar molta attenzione a cosa che colpisca i sensi. || appuntari l’occhi: dicesi dei moribondi quando la pupilla lor si rende immobile, poco prima di spirare e per traslato del fissar lo sguardo a un oggetto, per ebbrezza o demenza o gran meraviglia. P. pass. appuntatu: appuntato. || Puntato.

Appuntaspìnguli. V. chiumazzeddu.

Appuntatizzu. add. Mezzo appuntato. || Agnello che s’insegna a star in branco.

Appuntatura. s. f. Lo appuntare: appuntatura.

Appuntiddamentu. s. m. Lo appuntellare.

Appuntiddari. v. a. Porre sostegno ad alcuna cosa, perch’ella non caschi, o perch’ella non si apra o chiuda: puntellare, appuntellare. || appuntiddari lu stomacu, fig. pigliar qualcosa per conforto: refocillarsi. || appuntiddari li raggiuni di unu: sostenerle, appoggiarle. || appuntiddari di sali, aromi ecc. condir di troppo sale, aromi ecc. || Per isforzarsi, far qualche cosa con gran fatica. P. pass. appuntiddatu: puntellato. || Sostenuto.

Appuntiddateddu. add. dim. Un po’ appuntellato.

Appuntiddu. s. m. Segno o cosa simile con che si puntella: puntello. || Met. Ajuto, sostegno.

Appuntidduzzu. s. m. dim. Puntello piccolo: puntellino.

Appuntinu. avv. Esprime maggior esattezza di appuntu: appuntino.

Appuntissimu. avv. Esattissimamente: appuntissimo.

Appuntu. avv. Giusto, nè più nè meno, nè più