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scalfirsi. || Prov. tantu ’nn’havi cu’ scorcia, quantu cu’ tira,tanto fa male chi lo fa che chi lo consiglia o vi consente: tanto ne va a chi tiene, quanto a chi scortica. || cu’ nun sapi scurciari guasta la peddi, ha pure senso fig. chi non sa scorticare intacca la pelle.

Scurciari. v. a. Corbellare, canzonare: scuffionare. V. smaccari.

Scurciata. s. f. Canzonatura, smacco.

Scurciata. s. f. V. scurciamentu. || Scalcinata. || Scalfittura ecc.

Scurciatedda. dim. di scurciata.

Scurciateddu. dim. di scurciatu. || s. m. Lieve scalfittura.

Scurciatina. V. scurciamentu. || V. scurciatura.

Scurciatu. add. da scurciari: scorzato. || Scortecciato ecc. || Imitato perfettamente, p. e. è iddu scurciatu: è lui maniato o nato e sputato. Mania era l’effigie di cera che gli antichi appendevan a’ santi, dal Lat. mania.

Scurciatura. s. f. Piaga leggera in parte, ove si leva la pelle: scorticatura, scalfittura, sbucciatura. || La pelle stessa scorticata: scorticatura. || Lo sbucciare: sbucciatura.

Scurcidda, dim. di scorcia: cortecciuola, bucciolina. || jucari a li scurciddi, met., far le viste di secondare, e poi sottomano contrariare.

Scurelli. Per guai V.

Scurcinu. V. piallicedda.

Scurcitedda. V. scurcidda.

Scùrciu. s. m. T. pitt. Prospettiva di un corpo in modo che non presentisi per la sua lunghezza, ma si veda quasi il principio e la fine più o meno vicino: scòrcio. || vidiri di scurciu, contrario di vedere di faccia: vedere di scorcio.

Scurciuna. s. f., Scurciuni. s. m. accr. di scorcia. || Crosta di muro o di pietra di non piccola dimensione.

Scurciutu. add. Di forte o buona buccia o scorza: scorzuto.

Scurdamentu, Scurdanza, Scurdanzia. s. m. Dimenticanza: scordamento. || Il non accordare.

Scurdari. v. a. Contrario di accordare: Scordare. || intr. Dissonare, non accordare: scordare. || Dimenticare: scordare; e si usa intr. pron. scordarsi.

Scurdata. s. f. V. scurdamentu. || a la scurdata, quando non ci si pensa: impensatamente.

Scurdatina. V. scurdata. || V. anco lassatina.

Scurdateddu. dim. di scurdatu al § 1.

Scurdativu. add. Di poca memoria: scordèvole, dimentichevole.

Scurdatizzu. add. freq. di scurdatu, nel § 2.

Scurdatu. add. Non accordato: scordato. || Dimenticato: scordato. || s. m. V. lassatina. || avv. Scordatamente. Sup. scurdatissimu: scordatissimo.

Scurdatuni. accr. di scurdatu al § 1.

Scurdatura. V. scurdatina.

Scurdusu. add. Che facilmente dimentica: dimentico.

Scurenti. V. scurusu.

Scurìa. V. oscurità.

Scuriari. v. a. Spellare: escoriare. V. scurciari. || T. fal. Segare una tavola in più liste in modo da non lasciar sane le fibre. || Il rompersi la pelle incotta, specialmente nei bambini grassocci: ricidersi. P. pass. scuriatu: escoriato. || Riciso.

Scuriata. s. f. Escoriazione. || Ricidimento.

Scuriatura. s. f. Il ricidersi: riciditura.

Scurinari. v. intr. Detto delle piante, mandar fuori il garzuolo: tallire (Pal. Voc. Met.). Tallire ha l’altro e più comune senso di germogliare, impiolire.

Scurità, Scuritati. V. oscurità.

Scurittari. v. a. Il raffilar torno torno il tacco che fanno i calzolai nella formazione di esso tacco.

Scurittu. add. Meschino: gramo.

Scurizza. s. f. Oscurità, oscurezza: scurezza.

Scurmari. V. scucucciari. || scurmarisi, il dilombarsi del cavalli: slombarsi.

Scurmatu, add. Guastato di lombi: slombato.

Scurmu. s. m. T. zool. Pesce marino, tondo, carnoso, senza squama e liscio, ceruleo e risplendente a tale che ha del fosforo, chiazzato di macchie scure: sgombro. Scomber L.

Scurnari. v. a. ll percuotere colle corna: cozzare, scorneggiare, scornare. || met. Svergogna re: scornare. || rifl. a. Prendere o ricevere vergogna: scornarsi || Il segare gli scioveri delle tavole (scornu al § 2). P. pass. scurnatu: cozzato, scornato.

Scurnata. s. f. Colpo di corno: cozzata, scornata, cornata.

Scurnatedda. dim. Cornatella.

Scurnatuna. accr. di scurnata.

Scurniarisi. v. intr. pron. Dirsi, farsi villanie: svillaneggiarsi.

Scurniciamentu. s. m. Lavoro di cornice, e la cornice stessa: scorniciamento.

Scurniciari. v. a. T. arch. Ridurre in forma di cornici: scorniciare. || Tor via la cornice: scorniciare.

Scurniciatu. add. da scurniciari: scorniciato. || sost. Per scurniciamentu V

Scurniciatura. s. f. Lo scorniciare e lo stato della cosa scorniciata: scorniciatura.

Scurpari. v. a. Tor via la colpa, difendere: scolpare. || rif. a. Giustificarsi: scolparsi. P. pass. scurpatu: scolpito.

Scurpena. s. f. (D. B.) Pesce di mare, grosso, rossigno, cogli occhi rilevati e vicini: scorpena.

Scurpiddu. V. sgruppiddu.

Scurpiri. V. sculpiri.

Scurpiuni. V. schirpiuni. || Uno dei dodici segni dello zodiaco: scorpione. || Sorta di pesce: scorpione.

Scurpurari. v. a. Cavar dal corpo o dal tutto: scorporare. || V. arrisediri, de’ liquidi.

Scurpuratamenti. avv. Svisceratamente. || Si usa unito al verbo amari.

Scurpuratu. add. Da scorporarsi: scorporato. || Affezionato, sviscerato ecc.: scorporato, p. e.: ti assicuro che tal di tale è garibaldino scorporato.

Scurpurazzioni. s. f. Contrario di incorporazione: scorporazione.