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Spinziratizza. s. f. Trascuraggine de’ propri interessi: spensieratezza.
Spinziratu. add. Trascurato, senza pensieri: spensierato. || avv. Spensieratamente. || stari spinziratu, viver tranquillo e sicuro: dormire col capo tra due guanciali. Sup. spinziratissimu: spensieratissimo.
Spinziratuni. accr. di spinziratu.
Spiràgghia. V. spiragghiu.
Spiragghiedda, Spiragghieddu. dim. di spiragghiu.
Spiragghiu, Spiragliu. s. m. Fessura in checchessia, per cui l’aria trapeli: spiraglio. || lume o raggio che trapela per detta fessura: spiraglio. || met. Opportunità, piccola notizia, apertura: spiraglio.
Spirali. add. Che si volge a guisa di spiro: spirale (Mort.).
Spiranti. add. Che spira: spirante. || Moribondo, moriente: spirante. || arma spiranti, persona che sembra venir meno per fiacchezza o malore: languido, languente.
Spiranza. s. f. Sentimento piacevole per cui si desidera e si aspetta un bene futuro: speranza. || fig. Dicesi a persona amata, per esprimere svisceratezza di affetto: speranza. || spiranzi persi, dicesi di persona da cui non possa sperarsi nulla di buono: essere di perduta speranza. || dari boni spiranzi, fare sperare: dare speranza. || campari di spiranza, stare lungamente in isperanza: vivere a speranza. || nesciri di spiranza, perdere ogni speranza; onde Dante ha: uscite di speranza o voi ch’entrate. || stari a spiranza di unu, sperare in alcuno che faccia o dica checchessia: stare alla speranza di alcuno. || Ironic. diciamo p. e., spiranza d’iddu! come dire: sperar in lui è vano. || Prov. cu campa di spiranza dispiratu mori, scherzo che si fa su coloro che sempre fondano sulla speranza: chi vive di speranza, muore a stento. || la spiranza è l’ultima chi mori, la speranza è l’ultima a perdersi. || lu pani di li mischini è la spiranza: la speranza è il pane de’ miseri.
Spiranzari. v. a. Portar opinione che non possa riuscire tal cosa, che non possa guarire tal ammalato ecc., cavar di speranza: disperare. P. pass. spiranzatu: disperato.
Spiranzatissimu. add. sup. di spiranzatu: disperatissimo.
Spiranzedda. dim. di spiranza: speranzina.
Spirari. Per sperari V. || intr. Soffiare, proprio de’ venti: spirare. || Scadere, terminare, finire il tempo di checchessia: spirare. || Esalare: spirare. || Infondere dar ispirazione: spirare. || Quel ritoccare col piccone e poi murare le fessure di un muro || – l’acqua, scavare la terra per cavar l’acqua (Capuana). Così in Mineo. P. pass. spiratu: sperato ecc.
Spirazzioni. s. f. Incitamento o stimolo interno a virtù: spirazione.
Spirazziunedda. dim. di spirazzioni: spirazioncella.
Spirchiarìa. V. pricchiarìa.
Spìrchiu. V. pricchiu.
Spirciari. v. a. Passare dentro dalle parti interiori e riuscir all’altra parte: straforare. || Penetrare, trapanare. || V. sbummicari. || V. pirciari. || intr. pron. Curarsi, essere a cuore: calere, prèmere, importare, aver a cuore. O semplicemente: avere voglia. || a mia mi spercia, a me preme la tal cosa: a me stringon i cintoli. Ovvero ho voglia: mi sento in umore. || nun mi spercia, non ho voglia di badarvi: ho altro pel capo. || nun spirciari, fig., detto d’intendimento, vale non capire, esser soro, tanghero. P. pass. spirciatu: straforato, penetrato. || Caluto, premuto.
Spirdari. v. intr. ass. Divenir spiritato, esser invaso dallo spirito maligno: spiritare. || Esser sopraffatto da eccessiva paura: spiritare. || spirdari ad unu (att.), scansare, evitare alcuno, sfuggire da alcuno.
Spirdarìa. V. fattucchiarìa.
Spirdata. s. f. Lo spiritare: spiritamento.
Spirdatazzu. pegg. di spirdatu.
Spirdateddu. dim. di spirdatu.
Spirdatignu, Spirdatizzu. add. Alquanto spiritato: spiritaticcio.
Spirdatu. add. e sost. Indemoniato: spiritato. || Impaurito: spiritato. || Fanatico: spiritato.
Spirdatuni. accr. di spirdatu.
Spirdicchiu. dim. di spirdu. || A ragazzo inquieto: frugolino.
Spirdirisi. rif. a. di sperdiri V.
Spirdu. s. m. Demonio, spirito. || Spettro, larva. || spirdi e diavuli! esclamazione di sdegno, d’ira, di rincrescimento. || spirdi e mennuli virdi! altra esclamazione che serve a detestare: cessi Dio! tolga Dio! || aviri setti spirdi comu li gatti, si dice di chi ad onta di malattia o simile rimane sempre in piedi: aver sette anime e un’animuccia.
Spirdu. s. m. Contratto da spirdatu V.
Spirduteddu. dim. di spirdu.
Spirdutizzu. add. Alquanto smarrito, confuso.
Spirdutu. P. pass. di sperdiri V.
Spirgiuramentu. s. m. Lo spergiurare: spergiuramento.
Spirgiurari. v. intr. Giurare il falso: spergiurare, || Vien usato pure per asserire con replicati giuramenti, p. e, quel povero uomo giurava e spergiurava ch’egli era innocente. P. spirgiuratu: spergiurato.
Spirgiurata. V. spirgiuramentu.
Spirgiuraturi –trici –tura. verb. Chi o che spergiura: spergiuratore –trice.
Spirgiuru. s. m. Giuramento falso: spergiuro.
Spirgiuru. add. Chi spergiura: spergiuro. S’usa anco sost.
Spirìa. V. sprìa.
Spiricari. V. spidicari.
Spiricinatu, Spiricinu. (Biundi) V. spidicinatu.
Spiricuddari. V. spidicuddari.
Spirienza. V. esperienza: sperienza, sperienzia.
Spirimentu. V. esperimentu. || pigghiari spirimentu, risolversi, deliberare, pensar a fare: pigliar partito.
Spirimintari. V. sperimentari.
Spiriri. v. intr. Torsi dinanzi agli occhi, uscir di vista altrui in un tratto: sparire. || Scomparire che fa checchessia al paragone d’altra cosa: sparire || spiriri lu latti, disperdersi: cansarsi il latte. || Parlando di tumori, postemi ecc. non far capo: tornar indietro. || Esser rubata una cosa: far vento.