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Starciaturi. s. m. Coltello per tagliar le ali ai tonni.

Stari. v. intr. Stare. || Essere: stare. || Consistere: stare. || Essere posto o situato: stare. || Abitare: stare. || Cessare dal moto: stare || Fermarsi ritto: stare. || Fermarsi immobile: stare || Viver bene o male, ritrovarsi in tale o tal’altra condizione di sanità: stare, p. e. come state? bene... || Perseverare: stare. || Contentarsi: stare. || Con la espressione del prezzo ha forza di costare: stare, p. e. il mio schioppo mi sta in cento lire, o a cento lire. || Aver proporzione secondo geometria o aritmetica: stare. || Star mallevadore: stare. || Significare: stare, p. e. qui il verbo sperare sta per temere. || Intertenersi: stare. || Indugiare, tardare: stare, p. e. ci sei stato tanto! Dio mio, quanto sei stato! || nun ci stari tantu: non ci star tanto. || L’esser prossimo a finire tal periodo di tempo, tal cosa, o a compire ecc.: stare, p. e. chi sopra dieci cose ne ha fatto otto, dice: sto per due. || Far buona figura, buon effetto, convenire: tornar bene, star a capello. || Detto di vestiti, di cose che debbano comparire: star bene, avvenirsi, p. e. a lei le si avviene ogni cosa, che fa o porta ogni cosa con grazia ecc. || lassami stari, per non dire, non mettendo in conto, lasciando di parlar della tal cosa: lasciamo stare. || sta detto assolutamente è maniera colla quale si chiede silenzio: sta. || Congiunto agl’infiniti, colla particella per, vale essere in procinto di...: stare per..., p. e. sto per fare, sto per maritarmi ecc. E vale pure, esser vicinissimo: stare tocca e non tocca. || stari a unu, essere in facoltà di lui: star a uno. || – cu unu, servire quello. Buonarroti il giovane ha: venuto a stare con... || – forti, star fermo. || staricci, i ragazzi nel giuoco lo dicono in senso di aver fallato, e dover desistere per lasciare giocar gli altri. || stari pri li fatti soi, badar a fatti suoi: stare nelle sue. || lassari stari ad unu, non inquietarlo, cessar di nojarlo: lasciare stare chicchessia. || Detto di cosa, non toccarla, non muoverla: lasciare stare. || stari, riempitivo, p. e. nun ci stari a dari, nun ci stari a diri ecc. || Cessare di inquietare, o dar fastidio: smettere. E fari stari, fare che altri smetta. || stari cu li palori d’unu o a li palori d’unu, prestargli fede: starsene a uno. || è un omu cu cu’ si cci po stari, ci se ne può fidare: è un uomo che ci se ne può stare. || aviricci a stari pri fonza, dover fare ciò che altri vuole: averci a stare. || stari cu la manu a la mascidda, viver sicuro: star a chiusocchi. || sta o statti, vale far silenzio, o cessare di far l’inquieto: sta, statti, smetti. || stari all’erta, andar cauto nel parlare o nell’operare: star all’erta. || Più cercare di osservare, di accorgersi: spiare. || stari a la posta, attender l’occasione, il destro: star alla posta, al macchione. || bonu ti staja o beni ti stia, ti merti così: te ne sta il dovere, ben ti stia. || stari bonu cu unu, essergli in grazia, in buona relazione: star bene con alcuno. || – supra la sua, tener suo grado, stare sul grande: star sulla sua. || chi ci stai a fari? che indugi?: che stilli? || quantu sta la tali cosa? si dice quando uno per giocar al lotto un fatto, vuol cercare nel libro dei sogni che numero ha assegnato tal voce: che numero fa una tal cosa? || fari stari, vale anche: insudiciare, e anche conciar male: scazzottare (Fanf. Voci fior.). Onde farisi stari: insudiciarsi, esser concio. || stari a una cosa, parteciparvi: star a una cosa; p. e. a codesta impresa ci sto io per un terzo. || staricci, vale farlo volentieri, accomodarvisi: starci, p. e. a un bel piatto di maccheroni ci starei anch’io. || nun ci staju, non mi piace: non batterci, p. e. io col solo brodo non me la batto o non mi ci batto. || rifl. a. Starsi. || starisi ’ntra lu so nenti, procedere temperatamente, senza uscir dalla sua condizione: star ne’ suoi panni, o ne’ suoi cenci. || Prov. cchiù chi mancu semu, megghiu stamu, ciò s’intende a un desinare, e al dividersi checchessia, o simile, in cui naturalmente quanto meno sono, tanto più ne tocca. || chiddu è lu bonu stari, unni è lu bonu campari. V. in bonu. P. pass. statu: stato.

Stari. s. m. Stanza, dimora: stare.

Stasciuni. V. staciuni.

Stasi. s. m. T. med. Stagnazione di sangue o d’altro umore in qualche parte organica: stasi, ristagno.

Stasira. avv. Questa sera: stasera.

Stassa. V. stazza.

Stata. s. f. Lo stare: stare. || Stanza, dimora: stare.

Stati. s. f. La stagione più calda: estate, state. V. està.

Statìa. s. f. Strumento col quale si pesa, formato a lieva e contrappeso: stadera (A. V. ital. statea. Guittone d’Arezzo). || met. Spada: stadea.

Statiaru. s. m. Facitore di stadere: staderajo.

Statiazza. pegg. di statia.

Stàtica. s. f. Scienza dello equilibrio de’ corpi: stàtica.

Statiedda. dim. di statia: staderina.

Statincu. V. in linu.

Statinu. dim. di statu, nel senso di piano § 2.

Statiola. V. statiedda.

Statistica. s. f. Scienza che fa conoscere le ricchezze, le forze, la popolazione ecc. di uno Stato: statistica.

Statìsticu. add. Appartenente a statista o a statistica: statistico.

Statiuna. accr. di statia: staderone.

Statu. s. m. L’essere, grado, condizione: stato. || Descrizione, elenco dimostrativo di checchessia: specchio, quadro. || Professione di vita: stato. || Modo di vivere, mantenimento: stato. || Dominio, signoria, potenza: stato. || Paese ove altri ha signoria: stato. || Il governo di un popolo: stato. || statu naturali, l’esser naturale di chicchessia, prima di alterarsi: stato naturale. || – maggiuri, T. mil. l’unione degli uffiziali che rappresentano la direzione dell’armata, o del corpo: stato maggiore. || – di la frevi, quando giunta al colmo pare già stazionaria: stato della febbre || pigghiari statu, accasarsi, o entrar in un convento: mutare stato. || canciari statu, mutar fortuna. || Prov. invanu tenta lu statu mutari, cu’