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nun ha la fortuna in sò favuri: non vale levarsi a buon’ora, bisogna aver ventura. || cu’ muta statu, muta di cundizioni: chi muta lato, muta stato.

Statua. s. f. Figura di rilievo, in sembianza umana, o d’animale anco: statua. || pariri ’na statua, stare ritto e zitto, senza muoversi: parer una statua. || far la statua, è una penitenza solita darsi nei giuochi da veglia, consiste nello starsi fermo uno e lasciarsi situare a volontà de’ giocanti.

Statuaria. s. f. L’arte di fare statue: statuaria.

Statuàriu. s. m. Colui che fa statue: statuario.

Statuariu. add. Detto di marmo, metallo ecc. acconcio a fare statue: statuario.

Statuazza. pegg. di statua: statuaccia.

Statuedda, Statuetta. dim. di statua: statuetta, statuina.

Statuiri. v. a. Deliberare, stabilire: statuire. P. pres. statuenti: statuente. P. pass. statujutu: statuito o statuto.

Statura. s. f. Abitudine del corpo in quanto alla grandezza o piccolezza: statura. || Grandezza assolutamente: statura.

Statutu. s. m. Legge fondamentale colla quale si regge uno Stato, il quale non sia soggetto allo assoluto arbitrio di un tiranno: statuto. || Legge fondamentale di qualsiasi associazione: statuto. || Legge o decreto generalmente: statuto. || testa di fari statutu, savio: cervel da statuto.

Statuuna. accr. di statua: statuone (Mort.).

Stazza. s. f. Fermata, stanza: stazzo. || fari stazza, fermarsi, far dimora in un luogo.

Stazzi. s. m. pl. T. pesc. Corde di canapa che tengono la manica della rete (forse da staccia V.).

Stazzioni. s. f. Fermata, stanza: stazione. || T. eccl. Visita che si fa a qualche chiesa, per ordine del Papa, per adorare Dio: stazione. || Quell’edifizio dov’è l’ufficio delle ferrovie, d’onde parte e dove arrivan i convogli: stazione. || – militari, luogo di fermata dopo una marcia, onde riposarsi e riprendere poscia la via: stazione militare. || – di carabbinieri, sito dove sta un manipolo di carabinieri per la sicurezza pubblica: stazione di carabinieri. || T. agrim. Quel tratto di livellazione, il quale si compie in due battute di livello: stazione.

Stazziunali. add. T. eccl. Della chiesa ove fannosi le stazioni nel giubileo: stazionale (Mort.).

Stazziunàriu. add. Fermo in qualche luogo o paese: stazionàrio. || Si dice di coloro che si affaticano a fermare il corso regolare del progresso delle nazioni civili; novelli Sisifi della favola: stazionario. || Dicesi di malattia che pervenuta a un certo grado, sembra non far progresso: stazionario.

Stazziunarisi. v. intr. pron. Fermarsi qualche tempo in un paese: soggiornare, dimorare, stanziare.

Stazziunedda. dim. di stazzioni.

Stazzunaru. s. m. Facitore di vasi e stoviglie di terra cotta: vasellajo, stovigliajo, fìgulo.

Stazzuni. s. m. Fabbrica di vasellami e stoviglie di terra cotta: figulina. || E dove si fanno le tegole, i mattoni ecc.: mattonaja (Da stazzonare per palpeggiare, brancicare, quindi quasi maneggiare).

Steàricu. add. Di sostanza risultante dalla reazione degli alcali sopra il grasso, che arde: steàrico.

Stearina. s. f. Sevo, grasso del montone, del bue, del porco, il più solido: stearina.

Steccicocciu. s. m. Sorta di carrozza ad omnibus chiuso (M. Siciliano).

Stedda. V. astedda. || Pezzo di tavolona onde si ricava la cassa dell’archibugio.

Stèfanu. s. m. Voce di gergo, per ventre, stomaco: stefano (Mort.).

Stellària. s. f. T. bot. Pianta alta un due palmi, stelo diritto, liscio; foglie lanceolate, finalmente seghettate, lisce; fiori bianchi, grandi: stellaria. Stellaria holostea L.

Stemma. s. m. Scudo gentilizio, insegna, arma: stemma.

Stènniri. v. a. Allargar o allungare una cosa ristretta o raccolta insieme: distèndere, stèndere, tendere. || Posare in terra per lungo e largo checchessia: distendere. || Distendere per terra, atterrare, spianare: stèrnere. || Allargare, spiegare su corda tesa o su altro i panni lavati, perchè si rasciughino: tèndere || Spiegar all’aria i panni ecc.: sciorinare. || stenniri ad unu, uccidere: distendere uno. || rifl. a. Distendersi. P. pass. stinnutu: disteso, steso, teso. || Sciorinato.

Stenografìa. s. f. Arte di scrivere con gran celerità, abbreviando o con cifre: stenografìa.

Stenògrafu. s. m. Colui che sa ed esercita stenografia: stenògrafo.

Stentu. s. m. Lo stentare, patimento, calamità: stento. || appizzaricci lu stentu e la liscìa, adoperarsi indarno, senza buon esito, talvolta con effetto contrario: metterci il mosto e l’acquerello. || a stentu, posto avv. con fatica, con difficoltà, a poco a poco: a stento. || a gran stentu, a fatica molta, appena: a grande stento.

Stenuari. V. estenuari.

Stercari. v. a. e intr. Cacare: stercare.

Stercorari. v. a. Spargere il concime nei campi: stabbiare, letaminare.

Stercorazzioni. s. f. Il letaminare: letaminazione.

Stercòreu. add. Di sterco: stercòreo (Mort.).

Stercu. s. m. Fecce che si mandano pel culo: sterco.

Stereotipaggiu. s. m. Lo stampare per istereotipìa: stereotipaggio (Mort.).

Stereotipari. v. a. Stampare libri stereòtipi: stereotipare.

Stereotipìa. s. f. L’arte di stereotipare: stereotipìa.

Stereòtipu, add. Stampato con pagine in lastre, in cui i caratteri della composizione sono saldati da sotto, e si conservano per la ristampa: stereòtipo.

Steri. V. A. per casa V. Vien dal greco; e ha dato origine in italiano a tante voci composte come Mona-stero, Mini-stero, dica-stero, e anco al falanstero di Fourier. Cioè casa di monaci ecc. || Podere (a Resuttano).

Stèrili. add. Che non genera, non produce, non fruttifica: stèrile. Sup. sterilissimu: sterilissimo.