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var il modo di far checchessia: trovare la stiva.

Stipaggiu. s. m. T. mar. L’operazione dello stivare: stivaggio (Car. Voc. Met.).

Stipari. v. a. Strettamente unire insieme: stivare. || T. pesc. Metter il pesce marinato o salato a suolo a suolo nelle giare, sia intero o a pezzi: stivare. || Chiudere, riturare: stoppare. || Chiudere con mano un’apertura: murare. P. pass. stipatu: stivato. || Stoppato.

Stipaturi. s. m. Colui che ne’ porti di mare, o sulle navi, soprantende allo stivaggio: stivatore (Car. Voc. Met.).

Stipendiari. v. a. Dare stipendio: stipendiare.

Stipendiatu. add. Chi tira stipendio: stipendiato.

Stipèndiu. s. m. Paga degl’impieghi o simili: stipendio.

Stipicedda, dim. di stipa.

Stipiceddu, dim. di stipu: armadino. || Stipetto.

Stìpiti. s. m. Fusto, stelo: stìpite. || fig. La persona prima e comune, onde discendono le famiglie: stipite.

Stipu. s. m. Arnese di legno che serrasi ed apresi con imposte, serve a riporvi checchessia: armàdio, armàrio. || Se è ornato, più piccolo, e serve per riporvi oggetti di lusso e preziosi: stipo.

Stipulamentu. V. stipulazzioni.

Stipulanti. add. T. leg. Che stipula: stipulante.

Stipulari. v. a. Concordare, obbligarsi per pubblico strumento: stipulare.

Stipulatu. add. Da stipulare: stipulato. || s. m. Convenzione.

Stipulaturi. verb. m. Intendesi del notaio che fa i rogiti: stipulatore (Mort.).

Stipulazzioni. s. m. Lo stipulare: stipulazione.

Stiracchiabbili. add. Che può stiracchiarsi: stiracchiabile.

Stiracchiamentu. s. m. Lo stiracchiare: stiracchiamento.

Stiracchiari. v. a. Cavillare, far interpretazioni sofistiche: stiracchiare. || – lu prezzu, disputare con sottigliezza la maggiore o minore quantità: stiracchiare il prezzo. P. pass. stiracchiatu: stiracchiato.

Stiracchiatamenti. avv. Con istiracchiatura: istiracchiatamente.

Stiracchiateddu. dim. di stiracchiatu.

Stiracchiatizza. s. f. Stiracchiatura, sofisticheria: stiracchiatezza.

Stiracchiatuni. accr. di stiracchiatu.

Stiracchiatura. s. f. Lo stiracchiare: stiracchiatura.

Stiramentu. s. m. Stiramento.

Stirari. v. a. Tirare distendendo: stirare. || Distendere e piegare con ferro saldo i pannilini: stirare. || met. Ostinarsi, incaponire. || stirari l’oricchi, per gastigo o per celia: tirar le orecchie. || stirarisi, allungar le membra per sollievo: stirarsi. || Prov. cu’ troppu la stira prestu si rumpi, s’intende la corda, ma si dice sempre di chi è sempre arrogante, troppo duro, troppo nojoso e simile: chi troppo la tira la corda si rompe. P. pass. stiratu: stirato.

Stirata. s. f. L’azione dello stirare: stirata, stiratura. || stirata di cammari, molte stanze in fila: fuga di stanze.

Stiratedda. dim. di stirata.

Stirateddu. dim. di stiratu.

Stiratina. V. stirata, di cui non è dim.

Stiratu. s. m. sediri o starisi a lu stiratu, stare a sedere in campagna a discorrere, a complire per qualche occasione.

Stiratura. s. f. Lo stirare: stiratura. || Così chiamansi certi effetti nervosi: stiratura. || Colei che per mestiere stira: stiratora.

Stiraturi –tura –trici. verb. Chi o che stira: stiratore –trice –tora.

Stirlìniu. V. sterliniu.

Stirpami. s. f. Vacche o simili che non han latte.

Stirpari. v. intr. Dicesi delle capre, vacche ecc. cui manchi il latte. || att. Sverre: stirpare. P. pass. stirpatu: stirpato.

Stirparu. s. m. Guardiano delle vacche senza latte.

Stirpata. s. f. Quantità di bestiame adunato insieme: gregge.

Stirpi. s. f. Schiatta: stirpe. || – d’arvulu, rimettiticcio stentato che pullula da ceppaja di albero: sterpo.

Stirpuni. s. m. Sterpo grande: sterpone. || V. strippuni.

Stirramentu. s. m. Lo sterrare: sterramento (D. B.).

Stirrari. v. a. Levar o scavar il terreno: sterrare. || Tor via i calcinacci. P. pass. stirratu: sterrato.

Stirratura. s. f. Quella parte di terra mischiata con rena rimasa in secco da fiumi.

Stirraturi. s. m. Cesta piccola a due maniglie, che serve ai manovali per trasportare calcinacci, terra ecc.: cestino (Capuana).

Stisa. s. f. Estensione, distendimento, più cose stese l’una dopo l’altra: distesa, stesa (quest’ultima voce biasimata da Ugolini è registrata dal Fanf. nelle Voci ecc. del parlar fiorentino). Lunga nota di numeri da giuocar al lotto. || la stisa di li vrazza, la lunghezza da una mano all’altra delle braccia aperte in croce.

Stissimentu. s. m. Lo stessere (Mal.).

Stissu. V. stessu.

Stissutu. V. in stessiri.

Stisu. P. pass. da stenniri: steso, disteso. || Teso. || ventu stisu, continuo ed uguale.

Stiticari. v. intr. (D. B.) Cagionare stitichezza. In ital. vi è sticare, att. rendere stitico.

Stitichizza. s. f. Qualità di ciò che ha dell’astringente: stitichezza. || Difficoltà di beneficio del corpo: stitichezza. || Modo di procedere fastidioso: stitichezza, stiticherìa. || Avarizia grettezza.

Stìticu. s. m. Quegli che con difficoltà ha il beneficio del corpo: stitico. || Che è affetto di stitichezza: stitico.

Stìticu. add. Di cosa che produce stitichezza: stìtico. || Spilorcio.

Stiticuliddu. dim. di stiticu: stitichetto.

Stivala. s. f. Calzare di cuojo che difende anco la gamba: stivale (s. m.). || fari mettiri du’ pedi ’nta ’na stivala, abbattere, confondere altrui: metterlo in un calcetto.

Stivalaru. s. m. Chi fa stivali (Mal.).

Stivalata. s. s. Colpo dato con istivale: stivalata.

Stivalatu. add. Che calza stivali: stivalato (D. B.).

Stivalazza. pegg. di stivala: stivalaccia.