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Stracuntenti. add. Oltremodo contento: stracontento.

Stracurari. V. trascurari: stracurare (A. V. ital.).

Stracurataggini. V. trascuraggini: stracurataggine (A. V. ital.).

Stracuratu. add. Negligente, trascurato.

Stradari. v. a. Far la strada, mostrare altrui la strada, metterlo in via: stradare. || rifl. a. Stradarsi. P. pass. stradatu: stradato.

Strafacciu. avv. Al di là, fuori della nostra vista, contrario di affacciu V. || s. m. Voltafaccia.

Strafaciuni. (An. M.) Errore: strafalcione.

Strafalariazzu. pegg. di strafalariu: briccoldonaccio, cialtronaccio.

Strafalàriu. s. m. e add. Persona spregevole, stracciona e villana: briccoldone (Fanf. Voc. d. u. Tosc.), cialtrone, paltoniere. || Poverone: straccione. || Detto a donna vale anco di mala vita: cialtrona, sciacquina, cantoniera (Sp. estrafalario: straccione).

Strafalariuni. accr. di strafalariu.

Strafari. v. a. Far più che non conviene: strafare.

Strafattu. add. Detto di biade, frutte ecc. più che mature, quasi guaste già: strafatto.

Strafigurari. v. a. Mutar figura e forma: trasfigurare. P. pass. strafiguratu: trasfigurato, strafigurato.

Strafilari. v. intr. Intralciarsi le biade. || intr. pass. Quando delle biade, parte cascano e di parte restan diritte le spighe.

Strafilatu. add. Delle messi quando alcune rimangon in piedi. || Avviluppato: aggrovigliolato. || V. trafilatu.

Strafinu. add. Più che fine: strafine.

Strafizzaru, Strafizzeri. V. strifizzaru.

Straformi. add. Fuor del comune uso: sformato.

Straforu. s. m. Lo straforare: straforo. || lavurari di straforu, bucherar lame o altri ferri: larorar di straforo. || met. Operar di nascosto: di straforo. || travagghiari di straforu, adoperarsi in qualche negozio senza apparire: passare, operare per istraforo.

Strafurmamentu. s. m. L’atto del disformare: disformamento.

Strafurmari. v. a. Render difforme: disformare. || Trasformare: straformare. || rifl. Cangiare in peggio la figura: trasfigurirsi. P. pass. strafurmatu: disformato. || Straformato. || Trasfigurito.

Strafuttenti. add. Dicesi di persona che abbia pochi rispetti, arrogante, beffatore: scorbellato, strafottente (Fanf. Voc. d. u. Tosc.), sprezzante.

Strafuttiri. v. a. V. in futtiri, ma ha più forza: strafottere. || Strapazzare, rovinare: sciattare. || Sciupare: sciupinare. || strafuttirisinni, non curare, dispregiare le altrui dicerie o pregiudizi: strafottersene, imbubbolarsene.

Stragalu. s. m. T bot. Sorta di albero: astragalo silvestre. Astragalus L.

Straggi. s. f. Uccisione grande, eccidio, sterminio: strage.

Stragranni. add. Oltremodo, grande: stragrande.

Stragu. s. m. Guasto (Sp. estrago: guasto).

Straguisari. V. stravisari.

Stragula. s. f. Arnese senza ruote che si trascina, ad uso di trasportare checchessia: trèggia. || Piccola massa di grano o biada che fanno i lavoratori ne’ campi prima di abbarcarlo: cavalletto. || Detto a donna sconcia, scomposta negli atti e nella persona: sciattona (Fanf. Voci ecc. del parlar fiorentino). Forse dal Lat. extraere. Stragulum in Lat. vale, coperta.

Stragulata. s. f. Quanto può in una volta portare una treggia: treggiata.

Straguliari. v. a. e intr. Trasportar colla treggia: trainare, strainare (Pal. Voc. Met.).

Straguliaturi. verb. Chi o che guida la treggia, trasporta colla treggia: treggiatore.

Straguluna. accr. di stragula: treggione.

Strairi. v. a. Avvolger il filato in sul naspo per formar la matassa: annaspare, innaspare (da estrarre). P. pass. strajutu: annaspato.

Straitari. v. intr. (Scob.) Far giuochi di mano: prestigiare.

Straittaturi. V. latru (Scob.).

Strajuta. s. f. L’annaspare: annaspata.

Strajuvari. v. intr. Uscire fuori del giogo che fa il bue attaccato al carro o all’aratro, o uscir della sua dirittura: straviare (Giuliani). || fig. Traviare (da juvu).

Stralasciu. (Scob.) s. m. Strepito: stroscio.

Stralciu. s. m. Accomodamento, termine di una controversia: stralcio (Mort.).

Stralliniarisi. v. intr. pron. Farsi i conti, esaminare (da stralliniu).

Stralliniu. V. sterliniu.

Strallu. s. m. T. mar. Cavo che dalla testa di un albero discende al piede di un altro albero che gli sta dinanzi, o ad altro punto, e vi è tesato con bigotte o altrimenti: straglio (Car. Voc. Met.).

Strallucari. V. traslucari.

Strallùciri. V. straluciri.

Strallunatu. V. stralunatu.

Stralucenti, add. Fuor di modo lucente: stralucente.

Stralùciri. v. intr. Fuor di modo rilucere: stralucere (Lorenzo il Magnifico).

Stralunamentu. s. f. Lo stralunare: stralunamento.

Stralunari. v. intr. Stravolger in qua e in là gli occhi aperti al più che si può: stralunare. || Vaneggiare, sragionare. || att. Stordire.

Stralunatu. add. Da stralunare: stralunato. || Stupido, sbalordito. || Di chi non si sente bene, ma è debole e di mala voglia: balogio.

Strama. s. f. Copia di frutta o foglie cadute e distese a piè di un albero.

Stramannari. v. a. Mandar in esilio: rilegare. || Scacciare, discacciare. || Mandar in parte sicura. || Allontanare: straniare. P. pass. stramannatu: rilegato. || Scacciato ecc.

Stramanu. add. Remoto, lontano dalla strada nota o abitata: fuor di mano (extra-mano). || di stramanu, posto avv. fuor del traffico comune, quasi occultamente: di scarriera. || stramani, pl. Pasq. spiega per cose vili: ciarpe.

Stramaturu. add. Troppo maturo: stramaturo.

Stramazzari. v. a. Gettar impetuosamente a terra: stramazzare. || intr. Cader senza sentimen-