Pagina:Apollonio Rodio - Gli Argonauti, Le Monnier, 1873.djvu/119

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libro ii. 93

     Mandâr tutti, ciò visto, ed a gran voce
     770Comandò Tifi che di tutta forza
     Desser ne’ remi, perocchè di nuovo
     Aprivansi le rupi. Assalse un tremito
     I remiganti allor che l’onda in mezzo
     Rifluendo di quelle, a quelle in mezzo
     775Portò la nave; e di terror, d’orrore
     Tutti rabbrividîr, pender veggendo
     Su le lor teste irreparabil morte.
     Di qua, di là già fuor s’intravvedea
     Il lato Ponto, e d’improvviso ad essi
     780Ecco sorgere innanzi un gran maroso
     Curvo e pari a stagliata immane roccia.
     Chinaron essi obliquamente il capo,
     Chè quel tutta la nave, arrovesciandosi,
     Promettea ricoprir; ma lo prevenne
     785Tifi cessando il remigar, che peso
     Al naviglio cresceva. Il fiotto enorme
     Si voltolò sotto la stiva, e tanto
     Alto la poppa ne levò, che sopra
     Pur di que’ scogli mareggiava. Eufemo
     790S’accostando a ciascun, tutti incitava
     A gittarsi sui remi a tutta possa;
     E quei l’acqua battean, forte acclamando;
     Ma quanto il legno ad arrancata voga
     Innanzi si spingea, due tanti indietro
     795Respingevalo il mar: vedeansi i remi
     Incurvarsi come archi per lo sforzo
     Degli eroi contendenti. Ed ecco un altro