Pagina:Apollonio Rodio - Gli Argonauti, Le Monnier, 1873.djvu/288

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262 argonautica.

     D’acqua in cerca lo sguardo andò girando,
     1900Cui trovata però mai non avrebbe;
     Ma un sasso è qua presso al Tritonio lago,
     Ch’egli o di proprio instinto, o che insegnato
     Ciò gli fosse da un Dio, col piè percosse
     Nell’ima parte, e un’abbondante vena
     1905D’acqua fuor ne sgorgò. Con ambe mani
     E col petto giù steso insù ’l terreno,
     Tanto ne bevve dalla rotta pietra
     Fin che, pari a giumenta, al suol giacendo,
     Tutto n’ebbe satollo il cupo ventre.
1910Ciò disse appena, e di repente tutti
     Corsero allegri al sospirato fonte,
     Che ad essi Egle mostrò. Come ad angusta
     Buca intorno s’aggirano affollate
     Le operose formiche; o qual di mosche
     1915Volar vedi uno sciame ad una sola
     Goccia di miele; in pari guisa a quella
     Scaturigine intorno agglomerati
     Roteavansi i Minii. Ed un fra loro
     Disse giojoso con grondanti labbra:
     1920Oh fausto caso! Anche da noi diviso,
     Or ecco, salvi ha i suoi compagni Alcide
     Morïenti di sete. Oh se cercando
     Dato fosse trovarlo in queste spiagge!
Tutti applausero al volo, e scelti i meglio
     1925Atti a quest’opera, s’affrettâr partendo
     Chi di qua, chi di là per farne inchiesta;1

  1. Var. al v. 1926. Chi di qua, chi di là per rintracciarlo;