Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/174

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170 annunzi bibliografici

vilegi di stampa in Venezia (R. Fulin). Matteo Maria Bojardo (R. Fulin). L’adorazione dei Magi di Palma il Vecchio (F . Stefani). Paolo Paruta (F. Stefani). Un Alchimista a Venezia (B. Cecchetti). Rassegna bibliografica di R. Fulin, B. Cecchetti, A. Bartoli, G. Nicoletti. Cronaca dell’Archivio generale di Venezia. Annunzio della morte di Agostino Sagredo.

G.


La Nuova Antologia. (Fascicoli di febbraio è marzo 1871).


Francesco Ferrara continua i suoi studi storici sugli antichi Banchi di Venezia; e nel fascicolo di gennaio tratta dei banchi del secolo XVI, e del loro redime legale. Fu già detto che a questo lavoro diede occasione il libro di Elia Lattes sull’argomento medesimo: perciocchè l’illustre economista, postosi ad esaminare e quasi a rifare la via del signor Lattes, trovò che, pur mantenendo le deduzioni di lui, se ne poteva allargare la trattazione. Al che gli hanno giovato le pazienti ricerche nell’Archivio dei Frari, dove ha trovato importanti documenti che pubblica nel nuovo Periodico di Venezia che qui sopra annunziamo. Unendo in questo modo alla dottrina profonda dell’economista la minuta analisi dell’erudito viene ad arricchire d’una pregevolissima monografia la storia della scienza economica.

Nel medesimo fascicolo è pure la continuazione del Saggio storico e politico di Celestino Bianchi sulla Questione romana, discorrendo di quanto fece per essa il governo italiano nel tempo che il barone Bettino Ricasoli sedè a capo dei consigli della corona.

Il nostro Gaetano Milanesi, compiuti oramai gli studi da qualche tempo intrapresi sulla Storia della Miniatura in Italia, dopo i viaggi che ha fatto per le provincie italiane, esaminando quanti libri miniati eran venuti a sua notizia, rovistando negli archivi per trarne nomi d’artisti, date di commissioni e altro che potesse giovare al suo assunto, ha dato principio alla stampa del suo lavoro che riempirà una lacuna nella storia dell’arte italiana. Per ora non abbiamo che l’introduzione (fascicolo di gennaio) in cui l’autore dà informazione del come avesse dal ministro Domenico Berti la commissione di questo lavoro, delle diligenze da lui poste per rispondere degnamente alla fiducia che in lui pose il ministro interpretando l’animo di quanti pregiano nel Milanesi la cognizione, l’acume ed il gusto delle cose dell’arte, e della cooperazione che ha avuto nei viaggi e nelle ricerche da Carlo Pini.

Alla Storia della letteratura appartengono gli scritti di Francesco De Sanctis sulla Gerusalemme Liberata (gennaio) e di Eugenio Camerini intorno a Giovan Battista Della Porta, ingegno napoletano del secolo decimosesto poco e molto meno del merito famoso,