Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/465

Da Wikisource.

rassegna bibliografica 459

«coloro, che da napoletano l’hanno voluto far diventar toscano1». Poichè dall’altra parte è dimostrato che in origine fu scritto da un contemporaneo, dovrà farsene pertanto quel caso, che si farebbe di una antica tavola dipinta, dove i guasti ed i rattoppi avessero in grandissima parte fatta scomparire l’opera dell’antico pennello. Il Bernhardi, ammettendo per un momento che, a forza di correzioni, i Diurnali potessero racconciarsi, concludeva: «Se un libro deve essere, per così dire, scritto da capo perchè possa cavarsene la verità, il suo valore per la storia è nullo»2. Noi diremo invece che sarà necessaria molta cautela e prudenza nel valersene come testimonianza de’ fatti. Cosi nissuno vorrà negare che Matteo possa avere scritto in volgare; che infine, come l’altro Spinello senese notava volgarmente i ricordi ed i conti domestici anche assai anni prima, costui può bene avere usata la favella volgare scrivendo domesticamente i casi pubblici del suo tempo. Ma il citarlo e portarlo per esempio di genuina scrittura volgare, e valersene come autorità negli studi di filologia, sarà sempre opera di poco giudizio; poichè si corre rischio di non citare un dugentista, ma un amanuense del cinquecento, che forse tradusse e certamente guastò e ammodernò una scrittura antica. È peccato invero che non si abbia nella sua nativa forma e nella sua integrità, una narrazione che mostra di essere stata composta senza passione e con ingenuità, e che abbraccia una serie di anni importantissimi nella storia italiana. Tuttavia a consolarci soccorrono molte altre croniche e molti altri documenti dei tempi medesimi, che danno di loro sicurtà agli studiosi. Frattanto i due, che tanto si sono affannati, l’uno per abbattere, l’altro per rialzare quella sdrucita bandiera, hanno dato bella prova della loro erudizione e della loro pazienza. Ma, anche lasciando da parte la ragione finale dei loro lavori, resterà la palma al nostro, poichè non ci ha dato solamente una polemica storica, tutta tessuta sopra fatti già noti, ma un libro onde si aggiungerà alla storia di que’ tempi un numero grande di notizie fin qui non sapute.


  1. M. R., 41.
  2. M. R., 87.