Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/454

Da Wikisource.
160 rassegna bibliografica

Guienna. Quanto alle cose del Golfo, qui pare una stravaganza che i Veneziani vogliano che gli Spagnoli escano di là, con dichiarazione espressa di non entrarvi, parendo che pur troppo basti che n’escano tacitamente»1. E scriveva come i Veneziani continuassero a provocare discordie fra’ Grigioni, «per far la lega, come troppo importante alle cose loro; poichè la lega Grigiona gli assicura tanto più di quella che hanno fatta coi Bernesi, e dà loro il passo dai Grigioni, per aver tanto più facilmente gli Svizzeri» 2; e come fosse venuto a Parigi un ambasciatore mandato dai Grigioni; i quali «ora desiderano più che mai di continuare nella medesima confederazione e lega che hanno avuto anticamente con la Corona medesima (di Francia), senza voler dare orecchio ad altre proposte di nuove leghe, e in particolare a quella de Vieneziani»3. Parla pure in altra del 16 gennaio (1619), dell’armata che stavano allestendo gli Spagnoli, onde i Veneziani si erano tanto insospettiti4; e onde poi s’insospettiva pure la Francia5. Della quale armata continuando a discorrere in altra successiva, scriveva: «Fa grandissimi rumori qui l’ambasciatore veneto di tante armi marittime che gli Spagnuoli mettono insieme; e vorrebbe qui persuadere che abbiano ad essere voltate contro la sua Repubblica; almeno che gli Spagnuoli vogliano tentare di soccorrere, per la via del Golfo, l’Imperatore e il re Ferdinando nei loro bisogni di Boemia, per avere, in ogni caso, qualche

  1. Lett. 1153, stessa data.
  2. Lett. 1431, del 24 ottobre. - «Ai Grigioni, scrive qui in nota il signor De’ Steffani, apparteneva, come s’è detto, la Valtellma, la quale confinava con le valli bergamasca e bresciane, cioè col territorio de’ Veneziani ancorchè ne la dividessero monti aspri e difficili a valicarsi. Se la Valtellina fosse caduta in mano degli Austriaci di Spagna o d’Alemagna, il territorio della Repubblica sarebbe stato come assedialo compiutamente da essi Austriaci; i quali a ciò appunto miravano, e Roma li aiutava. Ma i Veneti non dormivano, e a’ Francesi non garbava; ond’è che quando Spagna ed Austria s’accinsero a impadronirsi di quella valle, scoppiò una guerra, che non insanguinò solamente quelle povere rupi, ma buona parte d’Europa». (Nota alla Lett. 1431, pag. 72, Vol. 3.°)
  3. Lett. 1435, dell’11 novembre. Vi ritorna anche nella lettera del 21 novembre (N.° 1564).
  4. Lett. 1528.
  5. Lett. 1546, del 30 gennaio 1619.