Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/473

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di una sconfitta nel vicentino ec. 179

della stessa famiglia; ma chiaro mi pare che la sia aferesi di avanzo, come postema per apostema, e lodola per allodola; e Dante anch’egli (senza accattarlo da’ Veneti) cantò lodoletta. Vanzo è dunque terreno che avanza dalle acque, che sulle acque avanza, per cui l’uomo e le umane culture possono venire avanzando. Dante stesso del luogo per cui si può andare da’ fianchi del monte: Quanto, per via, di fuor del monte avanza. E siccome il Poeta con bella figura S’appressa un sasso che dalla gran cerchia Si muove e varca tutti i vallon’ feri, Salvo che questo è rotto, e noi coverchia; così potrebbesi spiegare che il suolo non soverchiato dalle acque, cammina esso stesso avanzandosi per entro a quelle: come in Orazio Locus.... planis porrectus spatiis; alla qual locuzione dell’aureo corrisponde quella di Guglielmo Brettone nella Filippeide Paliciumque triplex.... Usque sub extremas protensum fluminis oras. Potrebbe altresì dichiararsi con altra immagine figurata e di comune uso, avanzo in senso d’acquisto, come la accessione de’ giureconsulti, ch’è un modo onde le proprietà hanno incremento. E quel che avanza o si fa per arte e fatica avanzare dalle acque, è acquisto e vantaggio; e acquisto mi si dice in Romagna esser nomignolo, come tra’ Veneti Vanzo; e il Torricelli approssima le due voci: Quegli acquisti verrebbero ad avere pochissimo vantaggio che li assicurasse sopra l’acqua. E il Targioni: Non solamente si perdono i moderni acquisti, ma si rendono sterili e paludosi i terreni vecchi, i quali dovevano essere sani di lor natura.

Ella dice Acheronte chiamato dal Poeta Palude perchè le acque sue livide, e perchè la palude stigia si fa di lui; ma laddove lo chiama Dante cosi, non è Stige: e io direi che a quel modo e’ lo nominasse, perchè acqua di corso tardo e da parere stagnante; così lo nominasse appunto come rammenta Caronte, ridicendo con le figure simboliche insieme i vocaboli del maestro, e per scienza o per istinto sentendo come quelle voci scambiassersi e nell’antichissima origine italica e nell’uso latino. Vuole il Salvini che la gora derivi da le acque, le aquora come le pratora (e le prata che tuttavia dicesi nella montagna di Pistoia), e come nel Crescenzio le fossora. Ma se le norme analogiche e prosodiche non consentono tale