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il libro di antonio billi 313

in cui fu composto il detto libro vien fissata fra gli anni 1506 e 1540 (1532). Nella stessa biografia si registrano in S. Lorenzo «i dua pergami di bronzo non finiti». Questi furono trasferiti nella chiesa ed alzati provvisoriamente, quando si aspettava la visita di Leone X che poi ebbe luogo il 22 dicembre 1515 (1). Nella notizia su Fra Bartolommeo si accenna a una sua tavola «che andò in Francia», e a un’altra nel capitolo di S. Marco rappresentante un «S. Sebastiano ignudo». La prima fu portata in Francia nel 1512; (2) la seconda nel 1516 era ancora al suo posto (3), nel 1530 però era già in Francia (4). Nella notizia infine su Andrea del Sarto sono ricordati gli affreschi nella Compagnia dello Scalzo e quelli nel chiostrino de’ Servi, i primi eseguiti fra il 1514 e il 1520, i secondi fra il 1509 e il 1514 (5). Da tutte queste date quindi il periodo fra il 1506 e il 1540 assegnato più sopra alla composizione del libro d’Antonio Billi viene ristretto agli anni dopo il 1516 e prima del 1530.

Riguardo al suo autore, niente di positivo ci è dato di poter stabilire. Forse era lo stesso Billi da cui ebbe la denominazione e che finora si credette soltanto il suo possessore. Ma siccome non si sa niente altro sulla sua persona se non che visse sulla fine del 1400 e al principio del 1500 e che era mercante, ne l’una nè l’altra congettura si può appoggiar con argomenti positivi e reali. È certo che non ne fu autore Domenico Ghirlandaio, perchè il libro in discorso - almeno nella forma che di esso ci fu trasmessa nelle nostre due copie è posteriore di circa venti anni alla sua morte. Ma esistono anche ragioni valide da non ammetter neppure l’ipotesi che l’autore di esso per compilarlo si sia giovato dei Ricordi del Ghirlandaio. Per primo la notizia sulle opere del maestro contenuta nel libro d’Antonio (Cod. Petrei e Gaddiano) è piuttosto

  1. Cianfogni-Moreni. Memorie della R. Basilica di S. Lorenzo, t. II, pag. 179.
  2. Vinc. Marchese, Memorie dei più insigni pittori ecct. domenicani, 4.a ediz. Bologna 1879. vol. II, pag. 77, nota 1.
  3. V. Marchese, l. c. vol. II, pag. 140.
  4. G. Daelli, Carte Michelangiolesche inedite. Milano 1865, pag. 23.
  5. Vasari-Milanesi, t. V, pag. 66 e seg.