Pagina:Arco - Statuto concesso al foro d'Arco, 1646.djvu/17

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del Giulie 1 p retiti nella Città di Trento: & quelli coli eletti, enominatiprefentarein rcritto al Reuerendifsimo Signor Vefcouodi Trento, òallilui Luogotenenti, quali debbi eleggere, e confermare vno denominati,di fuo maggior gufto, con il lalario annuale di Lire. 82?. di buona moneta, cioè di caran- tam. i2.perciafchedunaLira,da pagarli dal Vefcouatoàluircon obligodi tenere almeno vn feruitore, ed vn ragazzo, a fuefpefe, ed vn Caualier idoneo, nato fuori della Diocefi, fenza fpefa però del Signor Podeftà. Qual Signor Podeftà al fuono della campanadella torre della Communirà di Trento entrarà allo fteifoMagiftrato honoreuolmente, conftendardi, ed armedellafua famiglia: & entrando vada per la Città, e luoghi confueti: poi venendo verfo il Palazzo vifiti la Catedrale di S. VigiIio,noftro padrone; coni offerta alfaltar maggiore, à fuo gufto, in termine di tre giorni ; nè prima tenghi ragione. Poi legga, e confideri gli Statuti della Città : & gli Confoli ftefsi Io prefentino al Reuerendifsimo Signor Vefcouoà lui piace- re,oueroalliLuoghitenenti: dal quale il medemo Podeftà riceuerà il feet- tro della Pretura, e Podeftaria, tanto nè Criminali, quanto nè Ciuilije nelle mani del predetto Reuerendifsimo Signor Vefcouo,ò del fuo Capitano, ouero delli Luogotenenti, toccate le facrofante fcritture, giurerà, ad Sanala Dei Euangelia, per Deumomnipotentem, &eiusfilium, Dominum noftrum, Iefum Chriftum, & Spirirum ban&um , &per fan&a quattuor Euangelia, che con buona fede, fenza fraude 3mminiftrarà la Podeftaria della Citta di Trento, e di lei giuridittione; e gouernarà il Commune di Trento con il fuo riftretto; le perfonehabitanti nella Città, eriftretto. Et con buona fede, e fenza fraude mantenerà le ragioni, beni, pofìefsioni, ho- nori ,giuridituoni ,riftretn del medemo Signor Vefcouo, del Vefcoato, della Chiefa, &della Città di Trento, con il fuo riftretto; nè comporterà, che n parte alcuna fianofminuitù&chefaràgiuftitiaà qualfivoglia, chela domanderà, fecondo Jeleggi, ragioni, eStatuti di Trento, buono, ed ap- prouato vfo, & buone confuetudini della Città Tridentina. Parimente, chepadfìcarà guerre,difcordie,maleuolenze,& odi; da sèintefi,& le termi- narà, à fuo potere: & che farà diligenteinquifitione, quanto potrà, & la farà fare della fallita, furto, dell’homicidio, &di qualunque altro malefìcio. Il quale Signor Podeftà non poffa ftare nell’vffizio della Podeftaria più d vn anno : &fp ira ol vffizio, non polla efferammeflo à quello , in fpatio d’anni fette: & in fine del detto fuo vffizio fia findicatodatre: due de quali faranno eletti dalli Signori Confoli; il terzo poi dal Reuerendiffimo Signore, ò dalli lui Luogotenenti, conforme all’antica confuerudine. ° Parimente fi decreta,& determina, che’I detto Signor Podeftà fiaobliga- to, &debbi in ciafcheduno giornoferiato, enonferiato, eccettuato in hò- nore d’iddio,amminiftrar giuftitia à quelli,the la dimandano in caufe fom- marie, & ciafehedune hore, conforme al bifogno delle caufe: lafciando libero ringreffo,ed aperte le porte del Palazzo, fin alla feconda fcala fupe- riore inclufiuè aImeno,à tutti quelli,che verranno per giuftitia • Nelle caufe ordinarie fia obligato feder al Banco della ragione confueto, tre volte la fettimana, Lunedi ,Mercordi,e Venerdì, fonata femprela campana maggiore della torredi Trento, come è coftume, nel leuar del fole: e finalmente la campanella del Palazzo tré volte , con alquanto interuallo, prima che vada al Banco della ragione, come fu fempre coftume: nè quali tre giorni lèmpre federa come di fopra, più, ò meno, conforme al bifogno delle caufe : laelMartedì; eGiouedi darà audienza à Criminali, qualijceYsàdoattenderà A 2 alle