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Polemiche 61

lui l’assoluzione giudiziaria che giustifichi davanti a Dio.

Il nostro prete professore cita S. Pier Damiani, Anselmo cantuariense, e Pietro Lombardo per provare che la confessione auricolare è un sacramento: ma anche qui si mostra uomo o ignorante o in malafede. Perchè di fatti non dice che l’autore della gerarchia attribuita a Dionigi l’Areopagita, chiama sagramento l’unzione che si faceva sui cadaveri? Perchè non dice che S. Agostino nel 2 libro contro questo dice che il segno di croce che si fa sui catecumeni prima di battezzarli è un sagramento? Nel libro 2 della remission dei peccati dice che è un sagramento il pane benedetto che si faceva mangiare ai catecumeni prima di battezzarli. Nel libro 4 del simbolo chiama sagramenti gli esorcismi, le preghiere, i cantici, e tutte le cerimonie che si praticano sui catecumeni. S. Bernardo sostiene ex professo che la lavanda dei piedi è un sagramento. Sia di buona fede il signor prete professore.

In quanto poi al maestro delle sentenze, ed altri scolastici da lui citati, noi diciamo che alcuni di essi hanno creduto la confessione un sagramento, altri lo hanno negato, altri ne hanno dubitato. E questo fatto prova che fino agli scolastici, cioè al sec. XII nulla vi era di certo. S. Bonaventura per es. dice chiaramente che la confessione non è stata istituita da G. C. S. Tommaso parla in enimma, e non si può capire cosa voglia dire. Scoto dice che la confessione non si trova nel Vangelo; e così potrei citare molti altri dottori contrarj a Pietro Lombardo.

Conchiudo col dire che io mi faceva altra idea del clero mantovano; ma quando vedo un prete professore così ignorante o di mala fede, mi dico: cosa dovranno essere gli scolari?

Mi creda suo devotiss.

Firenze, 30 luglio 1867.


Abbiamo voluto pubblicare per intero la lettera scritta in fretta, come egli stesso ci dice, dal nostro vecchio teo-